la Repubblica, 21 giugno 2024
Giorgetti finisce all’angolo sul Mes:“Pregiudizi contro l’Italia”
ROMA – Stretto all’angolo sul Mes, il meccanismo europeo di sostegno ai Paesi in difficoltà a finanziarsi sui mercati, Giancarlo Giorgetti alza la voce. Alla riunione del Consiglio dei governatori del Meccanismo europeo di stabilità, in Lussemburgo, i colleghi gli chiedono se l’Italia è finalmente pronta a ratificare la riforma del Fondo “salva-Stati” che è bloccata a causa della contrarietà di Roma.
Gli alibi sono finiti: le elezioni europee si sono svolte e oggi terminano i sei mesi che hanno impedito al Parlamento italiano di esprimersi di nuovo, dopo la bocciatura di dicembre. Il titolare del Tesoro italiano ripete lo stesso ritornello: la maggioranza non ha i numeri alle Camere per accendere il disco verde.
Ma l’isolamento è così evidente da costringere Giorgetti ad alzare ancora di più i toni. E a riversare sul tavolo la lamentela per il trattamento riservato all’Italia a un altro tavolo, quello delle nomine. Fonti del Mef riferiscono come Giorgetti abbia stigmatizzato «la conventio ad escludendum assolutamente sbagliata» e «l’atteggiamento pregiudizievole». Il pressing sull’Italia – è il ragionamento del ministro – influenza negativamente la trattativa sul Mes, perché «quello che accadea Bruxelles», dove la premier Giorgia Meloni è isolata, «influisce su tutto il resto». Altro che riforma del Mes, di cui comunque si parla, e che Giorgetti vorrebbe stravolgere, trasformandolo in uno strumento votato alla difesa e alla sicurezza, aiuti all’Ucraina compresi.
Critiche che vengono rispedite al mittente dai partner europei. Il tema politico è la difficoltà del governo italiano di ritagliarsi un posto nelle discussioni che contano per i nuovi vertici europei. Per questo i toni accesi. Che però si trasformano in un giallo. A sera è il direttore esecutivo del Mes Pierre Gramegna a smentire la ricostruzione delle fonti del Tesoro. «Senza citare precisamente cosa ha detto o non ha detto il ministro italiano Giorgetti, tutte le cose che lei ha menzionato non sono state menzionate», risponde ai giornalisti che gli chiedono conto di quanto è accaduto alla riunione. Giorgetti, però, tiene il punto. Stavolta è una nota ufficiale del ministero a posizionarlo: «Il ministro Giorgetti, pur rammaricato per l’evidente equivoco, conferma di aver fatto riferimento, nel corso dell’assemblea del Mes, al trattamento riservato all’Italia a Bruxelles, sottolineando che questo non agevola sereni confronti politici». Ecco la carta della controsmentita, immagine plastica del muro contro muro.