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 2024  giugno 19 Mercoledì calendario

Rai, ecco i conduttori in bilico


«Speriamo di rivederci presto». «Torneremo auspicabilmente a settembre». Fino al tombale «Buon vento a tutti». Nessuno dice espressamente «addio», ma il senso di precarietà è tangibile: a un mese dalla presentazione dei palinsesti autunnali, diversi volti Rai non sanno se torneranno in onda dopo le ferie. Lo ammettono loro stessi, in diretta, guardando dritto in telecamera, durante quello che una volta era il rito televisivo più formale che esistesse, e che adesso si è trasformato in una conta (anticipata) dei caduti. Stiamo parlando dei saluti di fine edizione: nell’ultima puntata del programma, che chiude la stagione primaverile per lasciare spazio all’estiva, il conduttore di turno è solito ringraziare troupe e spettatori, dando appuntamento tra tre o quattro mesi. Solo che adesso molti non possono farlo: si limitano a ringraziare ma, sul futuro, non danno garanzie. Perché nemmeno loro le hanno.
C’è chi potrebbe saltare un turno, o forse non tornare mai, per effetto di nuove strategie editoriali, e chi invece pagherebbe il prezzo di polemiche o scelte politiche. Per non parlare dei pasticci burocratici Rai, che non avrebbe rinnovato i diritti di alcuni titoli di punta, cedendoli su un piatto d’argento alla concorrenza. Di per sé il cambiamento sarebbe in parte fisiologico: un mercato sano è tale quando non resta immobile. Tuttavia a fare notizia non sono tanto le novità in arrivo, quanto la Rai che non vedremo: una sorta di «non palinsesto» composto da nomi e titoli eccellenti che, da settembre, scompariranno dall’orizzonte pubblico.
«Il prossimo autunno sarà all’insegna del grande rimescolamento di carte, anche per effetto dell’avanzata dei terzi poli, ossia La7, Discovery, Tv8 e delle piattaforme», spiega Massimo Scaglioni, Direttore del Ce. R. T. A. – Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell’Università Cattolica di Milano. «La Rai ha davanti tante sfide, che vanno dal rinnovo dell’access prime time al Festival di Sanremo, affidato all’usato sicuro di Carlo Conti, ma a mio avviso la maggiore sfida è riuscire a ridare identità a Rai2 e Rai3». L’anno scorso entrambe le reti sono state penalizzate dall’uscita di volti eccellenti, tra i quali Fabio Fazio, Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer. «È necessario anche un maggiore coordinamento dei palinsesti altrimenti il rischio è di perdere più terreno di quanto non si sia già perso in questa stagione».
Dunque, cosa non rivedremo in tv a settembre? Il primo nome in bilico è quello di Serena Bortone. Dopo il caso Scurati, la giornalista sembra essere finita nella black list di Viale Mazzini. Come si ricorderà, in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile Antonio Scurati doveva essere ospite del programma CheSarà. Poi, all’ultimo momento, la sua partecipazione è saltata. Bortone ha preso le distanze da questa scelta con un post sui social e poi ha deciso di leggere in diretta il monologo che lo scrittore aveva preparato. Questa presa di posizione le è costata un procedimento disciplinare: prima si è parlato di un richiamo, poi negli ultimi giorni di licenziamento. «Doveva essere licenziata per quello che ha fatto», sono state le parole dell’ad Roberto Sergio. La sua posizione in Rai è pertanto in bilico e lei stessa, nell’ultima puntata di CheSarà, ha salutato il pubblico con un «Grazie a voi, telespettatrici e telespettatori che ci avete seguito e supportato e che siete cresciuti puntata dopo puntata. Grazie dell’affetto e del sostegno, vi auguro una buona estate e soprattutto, di cuore, buon vento». Non ha detto addio, ma nemmeno arrivederci.
Sibillino anche il saluto di Giorgio Zanchini: il conduttore di Rebus ha chiuso l’edizione con un «ci vediamo sperabilmente a settembre». Lo stesso dicasi per Duilio Giammaria, volto di Gocce di petrolio, appuntamento del sabato pomeriggio di Rai 3. «Finisce qui il ciclo di puntate di Gocce di Petrolio, un ciclo pomeridiano, appunto del sabato pomeriggio. Ci rivedremo speriamo presto nei palinsesti altrove», ha detto in tv il conduttore, auspicando di essere collocato, «in luoghi forse più adatti a programmi come il nostro». Tra i titoli e i nomi in bilico spunta a sorpresa anche Marco Liorni: stando a indiscrezioni, il conduttore sarebbe confermato a L’eredità ma non a Italia sì. La programmazione pomeridiana di Rai1 verrebbe riconfigurata e al suo talk subentrerebbe un nuovo format. Di certo non torneranno Amadeus né Fiorello. Come è noto il primo migra sul canale Nove, dove riproporrà I soliti ignoti in access prime time. La Rai non ha rinnovato i diritti del format e quindi il gruppo Warner Bros Discovery ha potuto comprare il celebre game. Inoltre, secondo Davide Maggio, Amadeus condurrà anche la Corrida, in prima serata su Nove: i casting sarebbero appena iniziati.
Quanto a Fiorello, la certezza è che Viva Rai2! non tornerà in onda. Il servizio pubblico starebbe studiando un nuovo «mattin show», per cavalcare quanto meno l’abitudine che Fiorello aveva consolidato tra gli spettatori più mattutini. Non sarà facile riuscire a fare altrettanto bene. —