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 2024  giugno 19 Mercoledì calendario

La tribuna di Lollobrigida Dall’Agricoltura 1,7 milioni per fare pubblicità allo sport


ROMA – Da quasi due anni a questa parte non c’è evento sportivo degno di nota che non veda il ministro in prima fila: in tribuna d’onore, a premiare la squadra o il campione di turno. Lui d’altronde attraverso il suo dicastero finanzia lo sport con grande generosità e per gli eventi in questione ha dato alle varie Federazioni sportive 1,7 milioni di euro e sempre e solo per campagne di comunicazione. Lui non è il ministro dello Sport, bensì quello all’Agricoltura: Francesco Lollobrigida, cognato della premier Giorgia Meloni e ormai volto del governo ai grandi eventi sportivi del Paese. Volto grazie anche ai lauti contributi dati dal ministero, direttamente ma soprattutto attraverso l’Ismea: il braccio economico del dicastero che sulla carta si dovrebbe occupare di servizi per il mercato agricolo ma che dall’arrivo di Lollobrigida al comando è stato rilanciato come ente che sostiene la comunicazione e il marketing dei prodotti dell’eccellenza agricola italiana: soprattutto legati allo sport.
Al debutto della squadra italiana agli Europei di calcio il ministro Lollobrigida era in tribuna d’onore a Dortmund. Qualche giorno prima della partita si era tenuta a casa Italia a Iserlohn una conferenza stampa per presentare lo spot sostenuto dal ministero e con protagonisti l’allenatore della nazionale Luciano Spalletti e alcuni giocatori che promuovono riso, pomodoro, parmigiano o mozzarella. L’Ismea per «l’organizzazione di una conferenza stampa e la realizzazione di uno spot istituzionale sui prodotti Dop e Igp» ha dato alla Figc 250 mila euro con affidamento diretto e determina del 12giugno. Tre giorni prima della conferenza stampa a Iserlohn. Ma sul portale appalti Anac c’è anche un altro affidamento diretto, via ministero Agricoltura, di 80 mila euro per la stessa campagna di comunicazione: totale, quindi, 330 mila euro.
Il mese scorso invece il ministro faceva quasi gli onori di casa al Foro Italico per gli Internazionali di tennis con tanto di padiglione con prodotti tipici italiani. Un caso? Certo che no. L’Ismea il 6 maggio ha rinnovato una vecchia convenzione conSport e salute e tre giorni dopo, a tempo di record, viene firmato tra le parti un accordo attuativo per una campagna di informazione avente l’obiettivo di «esaltare il legame tra sport, sana alimentazione, primati agonistici e tipicità alimentari promuovendo anche eccellenze dell’agroalimentare italiano». Scritta così sembra dire che se mangi italiano vinci nello sport, ma tant’è. Ecco che dalle parole si passa ai fatti l’Ismea versa 300 mila euro a Sport e salute.
Ma davvero l’Ismea finanzia campagne di comunicazione sportive solitamente?
Fanpage aveva sollevato il caso di alcuni finanziamenti allo sport via Ismea, di certo c’è che aRepubblica risulta un intervento diretto del ministero sull’ente. Ad esempio lo scorso 25 gennaio l’Ismea firma un accordo con la Federazione Rugby in vista del Sei Nazioni. Pochi giorni prima il ministero aveva chiesto all’Ismea «una proposta di modifica progettuale delle attività per la produzione di uno spot capace dicoinvolgere il consumatore grazie ad un testimonial sportivo di elevato impatto quale la nazionale di rugby». Ed ecco quindi l’erogazione di 113 mila euro. Casualità, il 9 marzo il ministro e la premier erano a favore di flash nello spogliatoio della nazionale vittoriosa contro la Scozia per festeggiare su invito del presidente della Federazione Marzio Innocenti: il tutto in pieno silenzio elettorale per le elezioni in Abruzzo. Comunque sempre su indicazione del ministero l’Ismea lo scorso settembre ha finanziato la Federazione italiana volley con 180 mila euro per promuovere la filiera della pasta (ministro era in prima fila alla finale del campionato europeo) e lo scorso settembre 100 mila euro erano andati alla Federazione golf per la Ryder cup.
Cifre maggiori sono andate via Ismea e via ministero direttamente per il Giro d’Italia e la società che lo organizza, la Rcs Sport&events: 327 mila euro attraverso l’Ismea per «la campagna di comunicazione di prodotti Igp e Dop», e poi due affidamenti da 138 mila euro via ministero direttamente per la partecipazione alla dodicesima tappa. Lollobrigida era in prima fila alla presentazione del Giro, alla partenza e all’arrivo a Roma.
Il ministro d’altronde ha trasformato il dicastero Agricoltura secondo i suoi desiderata: ha ottenuto un aumento di budget di 2 milioni di euro per il suo staff e con lo sport è sempre sotto i riflettori. Ma resta una domanda di fondo: queste campagne a carico del ministero che ritorno hanno avuto per le nostre produzioni d’eccellenza?