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 2024  giugno 17 Lunedì calendario

I prof in pensione salvano la maturità Saranno uno su 7


RomaTra i professori d’esame ci sono troppe defezioni: alla maturità arrivano in soccorso i docenti in pensione da non più di tre anni. Un nutrito drappello considerato che rappresentano il 10-15% dei commissari. I numeri sono forniti dall’Associazione nazionale presidi (Anp in sigla) e dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio.«Come ogni anno – spiega Mario Rusconi dell’Anp – circa il 10-15% dei docenti rinunciano, per varie ragioni, perché hanno altri impegni o perché malati, insomma è un fatto fisiologico. Ricorreremo quindi ai pensionati che hanno fatto domanda per fare il commissario o il presidente di commissione». E la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio Anna Paola Sabatini conferma: «Tra i professori in pensione sono arrivate diverse candidature, che rappresentano circa il 10% del totale nella nostra Regione. Si tratta di un’importante risorsa perché i pensionati hanno un’esperienza e una serie di competenze che in questo modo non vanno disperse. Tanto più che l’esame di maturità, oltre che sostanza, è un atto di formalità».Per chi ha lasciato la scuola da non più di tre anni si tratta, inoltre, anche di un’opportunità economica. I compensi, stabiliti da un decreto del 2007, vanno dai 1249 euro lordi per i presidenti ai 911 euro per i commissari esterni, con maggiorazioni in base alle distanze da percorrere. Per i commissari interni il compenso è di 399 euro lordi.Oggi è prevista la riunione plenaria delle commissioni in vista degli esami di Stato che prenderanno il via mercoledì 19 giugno alle ore 8,30. Il presidente, dopo aver verificato la composizione delle commissioni e la presenza dei commissari, comunicherà i nominativi dei componenti assenti all’Ufficio scolastico regionale. Durante la riunione verranno anche individuati e definiti gli aspetti organizzativi delle attività previste durante i giorni dell’esame, in particolare, la data di inizio dei colloqui per ciascuna classe e, in base al sorteggio, l’ordine di convocazione dei candidati. Come ogni anno c’è il timore di defezioni tra i commissari d’esame e già in questi giorni gli Uffici scolastici regionali hanno aperto le iscrizioni per i docenti supplenti che intendono far parte delle commissioni d’esame proprio per fronteggiare le rinunce che sono attese numerose anche quest’anno da parte dei professori di ruolo. Alcuni Usr, come quello del Lazio, hanno aperto le iscrizioni per le supplenze anche ai pensionati, come prevede la normativa nazionale. Le lamentele principali dei commissari designati riguardano l’assegnazione in scuole molto distanti tra loro all’interno dello stesso Comune, senza riconoscimento di rimborsi per gli spostamenti, e i compensi rimasti fermi dal 2007.Nonostante siano state intensificate le verifiche sui certificati medici presentati dai commissari che rinunciano all’incarico, le defezioni non mancano. Di qui, quindi, il ricorso ai pensionati. Gli esami di Stato quest’anno interesseranno 526.317 studenti che verranno esaminati da 14.072 commissioni, per un totale di 28.038 classi. Si parte dopodomani con la prima prova, uguale per tutti, e si prosegue il giorno successivo, con prove diverse secondo le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. Dal lunedì successivo è previsto il colloquio. Per alcuni studenti, però, l’inizio dell’orale slitterà a causa dei ballottaggi, poiché i Comuni al secondo turno tornano alle urne domenica 23 e lunedì 24. —