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 2024  giugno 13 Giovedì calendario

In Germania torna il servizio militare ma non sarà obbligatorio


BERLINO Una lettera – una cartolina – a tutti i ragazzi quando compiono 18 anni. Come succedeva fino al 2011, quando la chiamata alla leva era un’esperienza generazionale, l’incontro con la maggiore età, come poter fare la patente. La Germania reintroduce così il «servizio militare volontario», la discussa riforma che dovrebbe riempire i ranghi decimati delle sue forze armate e, come dice il ministro della Difesa Boris Pistorius, prepararle alla guerra. Perché, questo ripete il ministro da mesi, un conflitto tra la Russia e i Paesi Nato è possibile nei prossimi 5-8 anni. Se doveva essere però una grande svolta, manca l’obiettivo. Pistorius, che ha esaminato i modelli dei Paesi nordici, ha dovuto cedere alle pressioni del proprio partito, i socialdemocratici, contrari alla costrizione. Il piano tedesco ricalca annacquandolo l’originale svedese, dove però sono previsti dei vincoli che per ora Berlino non si darà. Molto rumore per nulla? Anche sminuirlo troppo è un errore. Nello schema, i circa 400 mila diciottenni tedeschi maschi riceveranno a casa un formulario a cui sono tenuti a rispondere. Dovranno dichiarare se sono interessati a servire nell’esercito, poi tra quelli disponibili una piccola parte sarà selezionata in base alle attitudini fisiche e mentali. Per le ragazze, il discorso è diverso: anche loro riceveranno la «cartolina» ma sono libere di rispondere o no, perché la costituzione per loro non prevede il servizio obbligatorio. Pistorius, il più popolare dei politici tedeschi, intende portare i numeri della Bundeshwehr dagli attuali 181 mila a 203 mila. Ogni anno, 5mila diciottenni (sui circa 100mila presunti «disponibili») riceveranno un addestramento di 6 mesi, che può estendersi fino ai 23. Gli organici insufficienti delle forze armate tedesche sono un problema noto. Il rapporto annuale, pubblicato a marzo, parla di personale che «sta invecchiando» e dice che nelle forze armate «manca un po’ di tutto». Al loro apice, durante la guerra fredda, i militari della sola Germania Ovest erano mezzo milione. Fu il governo di Angela Merkel a rendere l’esercito professionale, abolendo lo leva. «Un errore», lo definisce Pistorius. E un altro aspetto dell’era Merkel che se ne va.