il Fatto Quotidiano, 13 giugno 2024
Lucarelli stronca Vespa che difende Knox
Negli ultimi giorni, dopo aver difeso Chico Forti, il generale Vannacci e la X Mas, Bruno Vespa ha deciso di difendere un’altra vittima inerme del sistema: Amanda Knox. Quest’ultima infatti, in seguito all’accoglimento del ricorso che ha cancellato la precedente condanna per calunnia, è stata nuovamente condannata per lo stesso reato commesso ai danni di Patrick Lumumba.
Per la cronaca, Lumumba era il suo datore di lavoro e lei aveva pensato bene di accusarlo dell’omicidio di Meredith Kercher. Il povero Lumumba era stato arrestato, le sue foto in manette avevano fatto il giro del mondo e si era fatto ben 14 giorni in carcere da innocente. Rimasto senza lavoro, si era trasferito in Polonia per sfuggire allo stigma sociale.
Vespa, sempre dalla parte dei deboli, invita dunque nel suo salotto Cinque minuti la calunniatrice Knox e non il calunniato Lumumba. Chiama la vittima dell’omicidio di Perugia “Mered Kircher”. Consente a Knox di affermare che lei e Patrick sono “vittime delle stesse persone”, senza replicare: “No bella, Patrick è vittima tua”. Senza farle notare che, come ha ricordato l’avvocato di Lumumba, Carlo Pacelli, sarà pure stata torturata dagli inquirenti, ma davanti al Gip, due giorni dopo, non disse “Ho accusato ingiustamente Lumumba”. Vespa imbecca poi Knox chiedendole se c’è una storia di una persona innocente in carcere che l’abbia colpita. E lei risponde, guarda caso: “Chico Forti”, specificando che il suo avvocato è l’avvocato di Forti e che si augura esca presto di prigione. E se lo augura non si sa bene in base a quale valutazione, come se condividere gli stessi avvocati imponesse empatia tra assistiti. Ora che ci penso, visto che io ho avuto lo stesso avvocato del defunto Priebke, potrei andare da Vespa per dire che sarebbe ora di riabilitare la sua figura di centenario e modello per il suo salutare stile di vita. Riassumendo: ospite di Cinque minuti, una calunniatrice che ha fatto arrestare un innocente proclama l’innocenza di un condannato definitivo all’ergastolo per omicidio. Casualmente, la condannata per calunnia ha lo stesso avvocato dell’omicida. Insomma, Vespa ha deciso che Knox vada creduta su tutto. Ed è così pronto ad assolverla che lui, proprio lui, l’uomo delle cravatte Marinella, la lascia entrare in studio con le Birkenstock. Se non è garantismo questo…