12 giugno 2024
“MI HANNO PIGNORATO LA CASA, NON SO DOVE ANDARE” - KEVIN SPACEY PIANGE, DURANTE UN'INTERVISTA CON PIERS MORGAN, RIVELANDO DI ESSERE CON LE PEZZE AL CULO DOPO I PROCESSI PER MOLESTIE SESSUALI DA CUI È USCITO INNOCENTE: “NON POSSO PAGARE I CONTI. HO MILIONI DI DEBITI IN SPESE LEGALI. MI SONO COMPORTATO MALE, CI HO PROVATO E HO ALLUNGATO LE MANI. MA LE ALTRE PERSONE DOVEVANO FERMARMI SE NON ERANO CONSENSUALI” – PER DARE IL COLPO DI GRAZIA ALL’ATTORE DISCOVERY+ SCODELLA IL DOCUMENTARIO “SPACEY UNMASKED”: DALLE VIOLENZE SESSUALI DEL PADRE FILONAZISTA ALLE INTERVISTE AI SUOI ACCUSATORI… VIDEO -
1. KEVIN SPACEY IN LACRIME DA PIERS MORGAN: «MI È STATA PIGNORATA LA CASA PERCHÉ NON POSSO PAGARE I CONTI» Estratto dell'articolo da www.rollingstone.it Kevin Spacey non è riuscito a trattenere la lacrime durante l’intervista rilasciata a Piers Morgan: 90 minuti in cui ha parlato delle accuse di molestie che lo hanno travolto e della difficile situazione finanziaria che sta affrontando a causa delle numerose spese legali, della sua rimozione dal film Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, di quel volo sul jet di Jeffrey Epstein e del supporto che ha ricevuto da Carlo III.
“Questa settimana la casa in cui vivo a Baltimora è stata pignorata, venduta all’asta”, ha detto Spacey piangendo. “Quindi devo tornare là e mettere tutte le mie cose in un magazzino. Non sono sicuro di dove vivrò adesso. Sono stato a Baltimora da quando abbiamo iniziato a girare lì House of Cards“.
Morgan ha poi chiesto perché la sua casa fosse stata pignorata, al che Spacey ha risposto: “Perché non posso pagare i conti”. Quando gli è stato domandato se fosse sull’orlo della bancarotta, l’attore ha rivelato, che ci è andato vicino, ma ad oggi è riuscito a “schivarla” un paio di volte. Morgan ha poi chiesto quanti soldi possedesse Spacey adesso e lui ha risposto “Non ne ho, sai come funzionano le spese legali, ne devo pagarne ancora parecchie”, ammettendo di avere dei debiti per “molti milioni, la casa stessa vale diversi milioni”.
“Che cosa farai?”, gli chiede ancora Morgan. “Cercherò di tornare in pista”. La parabola discendente della carriera di Spacey è iniziata nel 2017, quando Anthony Rapp ha dichiarato di essere stato aggredito all’età di 14 anni, anche se Spacey è stato successivamente ritenuto non responsabile dal tribunale di New York. Da allora, più di 50 accusatori si sono fatti avanti a vari livelli nei confronti dell’attore di House of Cards, che è già stato assolto anche una seconda volta a Londra nel processo intentato da altri quattro uomini.
Le accuse più recenti invece provengono dal documentario Spacey Unmasked, che contiene interviste con il fratello di Spacey, Randall Fowler, e le presunte vittime che danno la loro versione dei fatti avvenuti all’Old Vic Theatre di Londra. “Sono state due settimane molto interessanti e, credo, importanti in cui ho avuto l’opportunità di iniziare a parlare di cose di cui, in alcuni casi non avevo mai parlato prima, e di assumermi la responsabilità per le situazioni in cui mi sono comportato male, e spero di raccontare alcuni fatti che forse la maggioranza del pubblico non conosce,” ha detto Spacey all’inizio dell’intervista.
Più tardi, Morgan ha insistito su cosa intendesse esattamente con “mi sono comportato male”. Spacey ha risposto: “Superare i limiti. Allungare troppo le mani. Toccare qualcuno sessualmente in un modo che non sapevo in quel momento non volesse”.
[…] Io sono fatto così, ci stai provando con qualcuno, non vuoi essere aggressivo, vuoi essere gentile, vedere se risponderanno positivamente. […] dovrebbero farti sapere che non vogliono farlo, in modo che tu possa capire che non è consensuale, e fermarti”.
2. SPACEY , LE SUE VIOLENZE IN UNA SERIE TV Estratto dell’articolo di Francesca Scorcucchi per il "Corriere della Sera"
«Mi invitò a vedere con lui Salvate il soldato Ryan , scelse posti sul retro e durante la scena dello sbarco iniziò a eccitarsi. Io ero seduto accanto, pietrificato, era la scena più cruenta del film e lui si procurava piacere». È la testimonianza di uno dei tanti accusatori di Kevin Spacey in Spacey Unmasked, da venerdì su Discovery+. Ci sono momenti nel documentario che sono un pugno nello stomaco. Il racconto del fratello Randy ad esempio: «Non abbiamo avuto un’infanzia normale, gli abusi erano costanti».
Prodotta e diretta da Katherine Haywood, la miniserie in due puntate traccia il percorso del comportamento predatorio di Spacey nel corso della sua carriera, dagli inizi alla Juilliard School di New York ai successi di American Beauty e House of Cards . Fra la produzione del documentario e la sua messa in onda ci sono stati due processi, uno a New York e l’altro a Londra, entrambi conclusi con una assoluzione, ma il lavoro della Haywood non si cura dell’aspetto giuridico.
Scandaglia la condotta di Spacey attraverso la testimonianza di una decina di uomini. «Quello che abbiamo voluto fare è partire dagli inizi, osservarne la condotta anche quando non era conosciuto. Parlando con i compagni di scuola, con i colleghi degli inizi, volevamo capire se il suo comportamento fosse precedente al potere». Tutti hanno un racconto dell’orrore: un collega sul set di House of Cards , un compagno di scuola, una maschera dell’Old Vic, il teatro londinese di cui l’attore, due volte premio Oscar, era direttore artistico.
Randy, fratello maggiore, racconta le violenze sessuali inflitte dal padre, filonazista e suprematista bianco, con il silenzio colpevole della madre. «Quando dopo anni di abusi scappai di casa temetti per mio fratello, ma confidavo nel fatto che mia madre avrebbe aiutato almeno lui». […]
La reazione di Spacey in un post su X: «Ogni volta che sono stato accusato nelle sedi opportune sono stato scagionato. Mi farò sentire».