Corriere della Sera, 12 giugno 2024
L’ondata neopuritana che travolge gli inglesi
È un’ondata di neo-puritanesimo quella che sta attraversando le istituzioni e la società inglesi. La British Petroleum (BP), il colosso dell’energia, ha stabilito che tutti i suoi dipendenti devono rivelare le eventuali relazioni intime con colleghi, pena il licenziamento. In più, i 4.500 manager dell’azienda dovranno confessare tutte le relazioni avute con colleghi negli ultimi tre anni ed è fatto divieto di avere alle proprie dipendenze, dirette o indirette, impiegati con cui si ha una relazione. È una stretta che fa seguito al caso dell’amministratore delegato di BP, Bernard Looney, cacciato l’anno scorso perché non aveva rivelato al consiglio di amministrazione tutte le relazioni avute con colleghe: il top manager si è anche visto negare 35 milioni fra stipendio e bonus. Contemporaneamente, l’università di Cambridge ha messo al bando le relazioni fra docenti e studenti e lo staff deve riferire alle autorità accademiche ogni comportamento di natura suggestiva (tra l’altro, per staff si intendono anche gli aspiranti al dottorato, che in realtà fanno vita comune con tutti gli altri studenti). È una questione, ha spiegato l’università, di «equilibrio di potere e natura del consenso»: cosa verissima, che vale anche e soprattutto sul luogo di lavoro. Ma quella che si sta facendo strada è una vera rivoluzione dei rapporti interpersonali e del costume che può avere un impatto su comportamenti quotidiani finora considerati non censurabili.