la Repubblica, 12 giugno 2024
Tutto sul G7
Sono le cinque del pomeriggio, il cielo tende all’azzurro, il rumore di due elicotteri militari che stanno per atterrare in una delle piste improvvisate sul litorale è assordante, la terra è color mattone e avvolge gli ulivi intrecciati che hanno resistito alla xylella. La zona è rossa, anzi rossissima, nessuno dovrebbe poter entrare qui perché tra qualche ora questo diventerà il centro del mondo: i sette grandi, il Papa, Volodymyr Zelens’kyj, non ci sarà obiettivo che non sarà puntato su questo vialetto tra Savelletri e Fasano, sulla sinistra il cancello d’accesso a Borgo Egnazia. Un Van nero carica una piccola delegazione di quattro tedeschi, sono gli sherpa arrivati in struttura per definire ogni dettaglio. E a credere a quanto trambusto c’è qui attorno i dettagli sono davvero tanti. «Zelens’kyj cerca una sala per alcune riunioni: ma io in struttura ho gli arabi, come diavolo faccio?», grida al telefono un signore elegantissimo.
Giorgia Meloni è arrivata ieri, in anticipo su ogni tabella di marcia. Con lei c’è sua figlia, Ginevra, una sorta di talismano nei grandi eventi. E la direttrice del Dis e la coordinatrice del summit, l’ambasciatrice Elisabetta Belloni. Il resort che ha fatto impazzire le star (qui al lato, dove ora sono montate delle tensostrutture, probabilmente a supporto de personale di scorta dei singoli paesi, sono entrati gli elefanti per un matrimonio indiano; la suite invece nel fondo, quella con le piscine, che è stata assegnata a un capo di Stato, è quella preferita da Madonna) è tutto per la premier che ai suoi ha raccontato di volersi prendere qualche ora di relax dopo le elezioni europee. Ma in realtà pare che non si sia fermata un attimo. In serata pubblica sulla sua pagina Instragram un selfie per ringraziare le migliaia di ragazze e ragazzi che stanno lavorando all’evento. I telefoni sono vietati, tutti hanno firmato un patto di riservatezza con penali salatissime, nessuno confermerà, ma le voci che arrivano dal lunghissimo corridoio della hall – i sacchi di yuta ai lati pieni di mandorle, le candele che si alternano nella riproduzione della pietra delle masserie – raccontano che la premier in persona chiede e si occupa di ogni particolare. Da quelli di merito a quelli di forma, che in questi casi sono però anche sostanza.
I protocolli di sicurezza sono già massimi. Le telecamere sono state montate sui muri di recinzione della struttura. In paese, a Savelletri, i residenti portano un badge al collo, «siamo il backstage» scherza una ragazza, qui sul porto. Chi arriva per lavoro a Borgo Egnazia o nella vicina San Domenico lo può fare solo in pullman. Fa caldo e tre ragazzi ci fermano: «Aspettiamo il bus da mezzora, ci dai un passaggio all’Acquapark dove abbiamo dovuto lasciare le nostre auto?». Stanno allestendo la struttura. «Resort tutto ok. Sul resto vediamo un po’ di improvvisazione…». C’è nervosismo tra chi si occupa della sicurezza per lo sgradevolissimo incidente della nave – la Mykonos Magic – ormeggiata al porto di Brindisi e che avrebbe dovuto ospitare tremila agenti: sporcizia, niente aria condizionata, scarichi intasati, «condizioni igenico-sanitarie non corrispondenti ai requisiti» ha detto la stesso Viminale che l’ha immediatamente chiusa – «riservandosi di rivalersi in sede giudiziaria» – mandando circa 1.300 poliziotti negli alberghi vicini.
Il summit inizierà alle 10.30 di giovedì. Subito un primo giro di incontri bilaterali (venerdì ci sarà quello fra il Papa e il presidente Usa, Joe Biden) poi le sessioni sulle migrazioni, l’Indo-Pacifico, l’intelligenza artificiale, l’energia, l’Africa e il Mediterraneo. «Vedrai che piaceranno molto i regali», dice una delle ragazze dell’organizzazione. Quali? «Una borsa in pelle per le donne» dice la casa di moda Talarico, che le ha prodotte, gemelli in argento per gli uomini e una cravatta per le delegazioni con cucitura a “X”. Che non significa decima, questa volta.
Giuliano Foschini
Saranno cene pugliesi bagnate da vini soprattutto pugliesi quelle del G7. Già da quella inaugurale domani sera al castello svevo di Brindisi,organizzata dal Quirinale e alla presenza di Sergio Mattarella. Poi i leader si sposteranno a Borgo Egnazia. E qui i calici si riempiranno anche dei vini prodotti da Bruno Vespa, che poco distante da Manduria possiede masseria Li Reni. «Verranno serviti 32 vini di altrettante cantine pugliesi – spiega il giornalista – Nella cena in cui verrà offerto il Donna Augusta saranno presenti altri 5 vini pugliesi». E, a spezzare le polemiche, specifica che «Donna Augusta, uno deibianchi più premiati, è presente da tempo nella carta di Borgo Egnazia» [Puricella, Rep].