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 2024  giugno 10 Lunedì calendario

Intervista a Francesca Masiero

Francesca Masiero è la pecora nera del Veneto che investe e produce.
Pecora rossa, prego.
Costruisce maniglie e maniglioni di raffinato design, roba per ricchi. Ma è comunista e radical chic.
Orgogliosa della mia azienda. Siamo divenuti un brand del lusso: Stati Uniti, Germania, Francia… Non è cinese il nostro concorrente, sono i mercati floridi i luoghi della nostra avventura.
Lei presiede la Pba, azienda di Bassano del Grappa, ma è fuori dalla fila del Nord-Est che vota dove si deve.
La solita accusa: comunista e radical chic. Orgogliosa di esserlo, grazie. La prossima domanda?
Cuore a sinistra e portafoglio a destra.
Rido. Beh la mia azienda, fortunatamente per me, ha un ebitda (utile prima delle imposte) del 32%, cioè molto più in alto della media. Grazie alla nostra fatica e al nostro talento non abbiamo di che lagnarci.
Vede? Adesso provoca anche.
Siamo pur sempre un’azienda metalmeccanica. Il settore non se la passa molto bene: da aprile 2023 ad aprile 2024 le ore di cassa integrazione sono aumentate del 52%. Detta in cifra la situazione è che le ore di cassa integrazione sono arrivate a venticinque milioni.
Lei di quante ne ha usufruito?
Zero. Ho pensato che il profitto serve anche ad allargare la rete di protezione quando è possibile e nel momento in cui è necessario.
Quando parla ha un alito decisamente comunista.
Molti miei colleghi per ignoranza stanno dando via le loro industrie ai fondi di private equity. Si affidano alla finanza disinibita nella speranza di salvare l’azienda, si consegnano a questi novelli rubacuori. La finanza invece gozzoviglia col frutto del sudore di chi fa impresa. È uno scandalo, ma nessuno sembra accorgersene.
Gli imprenditori vivono nella paura di perdere le loro aziende?
Sanno che il sistema Paese sta arretrando, che la reputazione dell’Italia non è quella di una volta. Ora siamo molto più deboli nello scenario internazionale. Ciascuno punta alla salvezza individuale, si tuffa nel mare profondo e tenta a bracciate di raggiungere la riva. Ma non sa nuotare ed è senza salvagente. Spesso affoga.
Confindustria è senza voce?
È morta l’idea di una battaglia comune.
Giuseppe Conte parla dell’esistenza di un capitalismo infetto.
Dargli torto non si può. Le immagini dell’imprenditore genovese che riceve i rappresentanti del potere politico sul suo yacht sono la cartolina della discesa agli inferi della dignità e dell’autonomia della classe dirigente. È il fotogramma che descrive la sudditanza della politica incaprettata dal volere dell’imprenditore potente che cambia le regole in suo favore e contro i suoi competitori. Siamo allo zenit della concorrenza sleale.
Lei ha anche difeso il reddito di cittadinanza.
Si può cassare il servizio sanitario perché lo utilizzava anche Messina Denaro? Ma che cretinata è? Gli imprenditori attaccavano una misura necessaria e non capivano che il problema era costituito dal fatto che il reddito fosse competitivo con il salario offerto.
Ieri erano i cosiddetti divanisti a rifiutare il lavoro. Oggi però la situazione non è cambiata.
Infatti il problema è dell’impresa: se non ci ficchiamo in testa che con i salari da fame si rinuncia a dare dignità al lavoro e a trovare chi accetta l’offerta.
Il suo operaio di livello più basso quanto riceve in busta paga?
Guadagna 1700 euro. In media siamo sui 2200 euro, un capo reparto arriva a tremila euro.
Lei è illuminata e i suoi colleghi invece sono chiusi nella caverna della conservazione? Sente di poter dire questo?
No, semplicemente sono impauriti dal nuovo mondo, dai nuovi mercati. Le raccomando il sindacato. Le piazze sono vuote.
Vuole candidarsi anche al posto di Landini?
In pandemia chiamai quattro volte la sua segreteria. Non ha mai ritenuto di dovermi fare uno squillo per sapere perché lo stessi importunando.
Francesca Masiero, la guastafeste del Veneto leghista.
Tento di usare la ragione e di coniugare lavoro e talento, fatica e passione. Guido una piccola azienda che ho ricevuto dal mio papà e sono orgogliosa dei risultati economici e del fatto che i dipendenti, ce ne sono 120, siano remunerati al meglio delle nostre possibilità.
Lei è anche una grande lettrice.
Mangio libri e sono nel board de La nave di Teseo.
Da ragazza voleva fare la giornalista.
Per un anno e mezzo ho anche frequentato una redazione. Ho persino curato l’ufficio stampa di San Vittore.
Il carcere?
Esattamente.
Veneta, benestante e di sinistra. Ieri chi ha votato?
Mi sono tappata il naso e ho votato Pd. La destra mi fa troppa paura.