la Repubblica, 10 giugno 2024
L’Austria. Gli eredi di Haider primi a Vienna. L’estrema destra vede la cancelleria
BERLINO – È un sinistro presagio di ciò che potrebbe accadere il 29 settembre, quando in Austria sono annunciate le elezioni politiche. All’ultradestra Fpoe è riuscito il sorpasso dei due partiti tradizionali che hanno sempre gestito i governi di Vienna nel secondo dopoguerra, socialisti (Spoe) e popolari (Oevp). Per la prima volta nella storia austriaca, il partito di Joerg Haider che sconvolse l’Europa degli anni ’90 con il suo populismo nazionalista e xenofobo, è arrivato primo. E si presenterà alle politiche con un leader, Herbert Kickl, che usa senza pudore il termine “remigration”, deportazioni di massa – un’espressione che quando è stata attribuita all’Afd, ha fatto insorgere l’intera Germania. Peraltro, già anni fa Kickl ha sdoganato le SS naziste: secondo l’ex ministro dell’Interno austriaco «non possono essere condannate collettivamente». Per la stessa opinione, espressa dal suo spitzenkandidat Maximilian Krah, l’Afd è stata espulsa in Europa dal gruppo degli Identitari di Le Pen e Salvini. Poco dopo i primi exit poll delle europee in Austria, Herbert Kickl ha parlato di un «risultato storico».La sua Fpoe resterà negli Identitari: potrebbe conquistare con il 26% dei voti, stando alle prime proiezioni, sei mandati a Strasburgo. Rispetto alle ultime Europee è un balzo di quasi nove punti. Al secondo posto ci sono i popolari della Oevp, crollati quasi al 25% dei voti (10 in meno rispetto al 2019) e i socialisti, dati al 23% (perdono poco meno di un punto).Il cancelliere della Oevp, Karl Nehammer, sembra non riuscire a risollevare il partito dagli scandali che hanno portato alle dimissioni dell’ex enfant prodige dei popolari, l’allora cancelliere Sebastian Kurz. D’altra parte Kurz aveva riportato la Fpoe alla vittoria e alla cancelleria, riformando il partito, facendolo virare decisamente a destra sulle questioni migratorie negli anni dell’emergenza europea dei profughi e cambiandone il colore: oggi la Oevp è turchese.Il cancelliere più giovane della storia aveva anche tentato una coabitazione con l’ultradestra Fpoe, guidata allora da Heinz-Christian Strache. Ma il governo era andato a casa nel 2019, quando era emerso un video clamoroso, che mostrava Strache, allora vicecancelliere, offrire discutibili accordi a una finta ereditiera russa e promettere una strettasui media pubblici in stile Orbán. Contrariamente all’Oevp, che non si è mai ripresa dall’uscita di scena di Kurz, la Fpoe sembra aver superato l’”Ibizagate” brillantemente: gli elettori austriaci, almeno, non sembrano serbarle alcun rancore. Anzi, hanno fatto capire che potrebbero volere un cancelliere di estrema destra.I socialisti della Spoe tallonano da vicino la Oevp, si attestano al 23%. E i Verdi crollano di tre punti e mezzo poco sotto l’11%, mentre i Neos scendono sotto il 10%. Balzo dei comunisti, che dopo alcuni successi locali alle Europee incassano il 3%: nel 2019 era stato lo 0,8%.