il Giornale, 9 giugno 2024
I metodi maniacali di Conte Antonio
Conte fa vomitare. Scritto così, in silenzio elettorale, potrebbe provocare indignazione e querele, in verità l’ex premier foggiano stia sereno, qui trattasi dell’omonimo salentino che fa l’allenatore di football e che provocherebbe conati di vomito. Esiste, infatti, una propaganda infernale secondo la quale gli atleti sottoposti al lavoro sul campo, con o senza pallone, sotto il solleone o la pioggia battente, finiscano stremati, sconvolti nel corpo, annebbiati nella mente, piegati o acculati a rimettere tutto quello che hanno ingerito ma non perché si sia trattato di cibo scadente o scaduto o di grandi abbuffate, ma perché i metodi maniacali di Conte Antonio producano reazioni tumultuose, i calciatori, conclusa la seduta quotidiana, si aggirano come zombie nello spogliatoio pregando o sognando di raggiungere al più presto le rispettive dimore. Non è una novità, Giagnoni imponeva l’interval training, Bersellini la capillarizzazione attuata dal suo «marine» Armando Onesti, Zeman la fatica sui gradoni, ma oggi i social e i nuovi docenti di football hanno scoperto il vomito causato da Conte, sul sistema del quale un campione del mondo mi disse: «Non riesco a prenotare l’appuntamento dal dentista. Lui ogni sera cambia improvvisamente l’orario della seduta». Lui, in quanto Conte, mica il dentista.