la Repubblica, 9 giugno 2024
A Parigi Giochi a perdere quando lo sport non è un affare
“Campioni olimpionici”, anche di costi. I grandi eventi sportivi internazionali, a partire dai giochi olimpici appunto, sono stati quasi in ogni caso un bagno di sangue, a causa del lievitare delle spese puntualmente superiori alle entrate. Fino all’ultima imminente edizione, Parigi 2024, dove il conto è passato dai 3,6 miliardi di euro iniziali ai 9 stimati fino a questo punto. Ai grandi eventi sportivi – e ai relativi costi – è dedicato il servizio di copertina del numero di Affari&Finanza in edicola domani con Repubblica.
Che fa il punto anche del calcio, dove in genere il bilancio è migliore: per gli Europei che si giocheranno in Germania la Uefa prevede di incassare 2,4 miliardi, a fronte di costi pari a 1,2.
E ancora di Europa si parla nell’altro ampio servizio dedicato al fenomeno – sempre più diffuso – del “reshoring”, il processo per cui si riportano le produzioni più vicino a casa, accorciando le catene di forniture e i pericoli di shock esterni, come è accaduto ai tempi della pandemia ma anche in occasione dei conflitti. Un fenomeno, peraltro, che mira a limitare la dipendenza dalla Cina e dagli altri paesi asiatici. Tra i grandi temi del momento affrontati in questo numero, oltre a vari interventi sull’Intelligenza Artificiale, il “business del blu”, la protezione degli oceani: una necessità per il pianeta, ma anche un’opportunità per le imprese che cavalcano la transizione ecologica. La cartina di tornasole sono le tante emissioni di bond dedicate al settore, che ormai hanno superato i 5 miliardi di dollari. Infine, focus su Piazza Affari. Dal proliferare delle vendite di pacchetti azionari attraverso gli Abb (Accelerated bookbuilding) allo shopping di azioni dei grandi manager, sulle aziende in cui lavorano.