Il Messaggero, 8 giugno 2024
Il caro-estate prende il volo Aerei aumentati del 20%
ROMA Dovevano mantenersi stabili, o addirittura diminuire. E invece i prezzi dei biglietti aerei quest’estate aumenteranno. Almeno per le principali mete stagionali in Italia e nel resto del mondo. Ad agosto, i biglietti dei voli da Roma e Milano cresceranno in media del 20%, con picchi fino al 68%. Insomma, torna il caro-voli, nonostante il prezzo del carburante sia in calo e i costi di gestione siano stabili. Certo, le compagnie aeree soffrono l’aumento della domanda a fronte di un’offerta ancora stagnante, visti i problemi dei produttori di velivoli (Airbus e Boeing), ma i profitti volano alle stelle. Sopratutto quelli delle cosiddette “low cost”. «La tensione sui prezzi – secondo Andrea Giuricin, tra i massimi esperti del settore aereo in Italia – non si arresterà facilmente nei prossimi mesi». Lo stesso registrano le agenzie di viaggio, riunite sotto il cappello di Fto-Confcommercio. Per il presidente Franco Gattinoni, «di riduzione dei costi dei biglietti per ora non se ne vede l’ombra». A calcolare tutti gli aumenti è uno studio di Assoutenti-Cnc, visionato da Il Messaggero. Prenotando oggi un volo andata e ritorno per la settimana di Ferragosto una famiglia con due figli, per volare da Roma a Cagliari, spende in media 686 euro, il 20% in più rispetto a un anno fa. Quasi mille euro, poi, per andare da Milano a Brindisi, con un balzo del 15%. Tra Roma e Olbia, invece, si pagano 924 euro, il 15,5% in più.LE DESTINAZIONIQuanto ai voli internazionali, per spostarsi da Roma a Tenerife un singolo passeggero paga 649 euro in media tra andata e ritorno (+28,8%). E ancora: per andare da Roma a Sharm el-Sheikh, in Egitto, si pagano 993 euro, quasi 400 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+63,3%). Aumenti importanti anche per le mete più lussuose o di nicchia. Per la tratta Roma-Maldive si arriva quasi a 2mila euro (+44,2%), per quella Milano-Bodrum (località turca con importanti flussi turistici) a 800 euro (+68%).Nei primi mesi di quest’anno, dopo una seconda metà del 2023 in lieve rialzo, il prezzo del carburante aereo è in calo. L’ultimo dato disponibile, quello al 31 maggio, segna il cosiddetto jet fuel in discesa dell’11,1% rispetto allo stesso mese di un anno fa. «Tuttavia – segnala Giuricin – la domanda da parte dei passeggeri è cresciuta a inizio 2024 di circa il 10%, a fronte di un’offerta che è ancora lievemente inferiore ai livelli del 2019 (-0,2%)». Non solo. «Le tensioni geopolitiche – aggiunge – non aiutano a tornare alla normalità, perché in determinate zone l’offerta può essere stata ridotta». Rimangono però i profitti record delle compagnie, a partire dalle low cost. Oramai sono del tutto fuori dai ribassi della pandemia, grazie alla spinta dei prezzi dei biglietti. Ryanair ha chiuso l’anno fiscale 2024 con un utile netto di 1,92 miliardi, in crescita del 34% in un anno. Easyjet a fine 2023 è tornata in positivo di 535 milioni e WizzAir, nonostante un quarto della flotta sia ferma per i problemi ai motori, ha nell’esercizio 2024 utili per 366 milioni. Queste compagnie, dopo il lancio di alcune offerte a prezzi bassi, avevano promesso di mantenere invariati i prezzi dei biglietti per quest’estate. Ma qualcosa non torna, perché ai dati complessivi calcolati da Assoutenti contribuiscono anche le loro offerte, soprattutto per i voli nazionali.L’INDAGINE DELL’ANTITRUSTAnche un recente report di Ubs segnala come i prezzi dei voli aerei siano in aumento, anche se complessivamente prevede rialzi moderati tra luglio e settembre: un 2-3% in più. Deutsche Bank, invece, segnala come le tariffe di luglio, pubblicizzate a maggio dalle compagnie, siano in lieve calo rispetto al 2023. Ma questi dati non isolano le mete più gettonate e i periodi in cui si vola di più, a partire proprio da Ferragosto.In tutto ciò le agenzie di viaggio, dopo lo stop alla procedura cautelare dell’Antitrust contro Ryanair per presunti danni a loro e ai consumatori, chiedono maggiore programmazione sui voli, per non compromettere i pacchetti che vendono. Ma anche certezze sulla fusione Ita-Lufthansa, tenuta in stallo dalla Commissione Ue. L’Antitrust, comunque, tiene ancora aperto il procedimento contro Ryanair per presunte restrizioni alla vendita dei biglietti alle agenzie, oltre a un indagine generale sull’uso degli algoritmi per alzare i prezzi dei voli per Sardegna e Sicilia. Per questo ha commissionato ad alcuni esperti una fotografia delle rotte e delle tariffe per le isole, da cui emergerebbe che dal 2019 a oggi i prezzi sono quasi raddoppiati, coinvolgendo in primis le low cost, de facto in oligopolio.