il Giornale, 8 giugno 2024
Se TikTok censura la Storia
Tik Tok ci ha censurato. E questa è la (sconfortante) notizia. Ma andiamo con ordine: qualche giorno fa, abbiamo pubblicato un video in cui raccontavamo che gli incursori del Comsubin, non avendo potuto urlare «Decima!» durante la parata del 2 giugno, hanno deciso di lasciare dieci rose, in omaggio ai caduti della Decima Mas, di fronte all’altare della Patria.
Poi, per spiegare il perché di questo gesto, abbiamo raccontato la storia di questa unità. Lo abbiamo fatto in maniera assolutamente neutrale tanto che anche Radio Radicale, nella sua consueta rassegna stampa, lo ha apprezzato, dicendo che il Giornale, «per antica tradizione, sa di che cosa scrive» quando parla di questi temi. Abbiamo ricordato che la Decima Mas ha compiuto certamente dei crimini di guerra (ma quale reparto non lo fece tra il 1943 e il 1945?), ma anche imprese che restano non solo nella storia militare del nostro Paese, ma pure in quella del mondo intero. E questo almeno per quel che riguarda la Decima prima dell’8 settembre 1943. Dopo questa data, fatti salvi (lo ripetiamo) i noti crimini di guerra, questa unità, sul confine orientale, contribuì a salvare l’Italia dal comunismo titino. Tutto qua.
Eppure Tik Tok ci censura. E rimuove il video per «ideologia basata sull’odio». Ma quale ideologia? Raccontavamo i fatti. Semplicemente i fatti. Scomodi, certamente, ma veri. Colpisce, poi, che la censura arrivi da un social network più volte accusato di disinformazione e di aver eliminato contenuti non graditi al regime di Pechino e che, ora, proprio per le sue non limpide condotte (questa l’accusa) potrebbe essere bandito dagli Stati Uniti.