il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2024
Europee, la campagna elettorale tra spritz, mucche, stronze e “X”: per fortuna è finita
È finita, ma ha dato tanto. La campagna elettorale per le Europee e le Amministrative del 2024 è finalmente alle nostre spalle. Ha regalato squarci di genio e momenti memorabili.
Giorgia, detta “stronza”. La presidente del Consiglio stringe la mano al presidente della Campania e si presenta così, gioviale, affatto vendicativa: “Sono quella stronza della Meloni” (Giorgia Meloni, 27 maggio)
Anche poeta. Editore della stampa di destra, ras delle cliniche private e parlamentare leghista, Angelucci risponde lirico alle domande del nostro Manolo Lanaro, a margine della manifestazione di FdI: “Ma vattene affanculo, fatte li cazzi tua, vai a lavorare” (Antonio Angelucci, 1º giugno)
Tutto merito suo. “Avviso a tutti quelli che parlano male dell’Italia. Record di turisti. Sinner numero uno. Sarà un caso ma si respira un’aria nuova”. Tre giorni dopo Sinner è stato eliminato dal Roland Garros (Daniela Santanchè, 4 giugno)
La X sinfonia. Il generale Vannacci è ospite dell’Aria che tira, a inizio trasmissione suona l’inno europeo, la Nona sinfonia di Beethoven. Il conduttore chiede al candidato leghista chi sia il compositore dell’ode: “Bella domanda, non sarà mica Vivaldi?” (Roberto Vannacci, 7 giugno)
La X Mas. Ecco lo spot elettorale dell’illustrissimo: “Quando andate a votare per il Parlamento europeo, fate una decima sul simbolo della Lega” (Vannacci, 31 maggio)
Vivo, morto o X. Il vademecum elettorale distribuito da Forza Italia invita a scrivere “Berlusconi” tra le preferenze: “Il principio base è quello del ‘favor voti’ – si legge – ossia quello della salvaguardia della volontà dell’elettore per il quale, in sede di scrutinio, la validità del voto contenuto nella scheda deve essere ammessa ogni qualvolta sia possibile desumere l’effettiva volontà dell’elettore” (Forza Italia, 28 maggio)
Fuoco amico. “L’importante è mettere la X su un altro candidato presidente che non sia Alberto Cirio”, spiega in un video elettorale una candidata (leghista) nelle liste di Alberto Cirio (Sara Zambaia, 25 maggio)
La spiegazione. Un collega la scagiona: “Nessun dispetto. Era solo un filmato di istruzioni per il mio cugino di Collegno” (Stefano Allasia, 26 maggio)
Dio benedica Lollo/1. “Quanto è importante stare a tavola, discutere, ragionare, bere un bicchiere di vino, dialogare… Quante guerre non ci sarebbero state di fronte a cene ben organizzate?” (Francesco Lollobrigida, 17 maggio)
Dio benedica Lollo/2. “Vi siete mai chiesti se gli animali negli allevamenti sono felici? C’è un metodo semplice, basta chiederlo direttamente a loro” (Lollobrigida, 18 maggio)
Dio benedica Lollo/3. “La tolleranza ha portato al terrorismo, fino all’episodio di Aldo Moro che fortunatamente, tra virgolette, con il suo sacrificio creò un allarme democratico” (Lollobrigida, 23 maggio)
Lollo, detto Rollo. “Se te la devi fa ’na canna, fattela bene, no?” (Lollobrigida, 4 giugno)
Know-how. Il pescivendolo dell’ex forzista siciliano Miccichè, lo stimato Salvatore Serio, ha ottenuto una consulenza in Senato. Il suo mentore non fa una piega: “Seguirà le questioni ittiche” (Gianfranco Miccichè, 29 maggio)
#Ciocca too “Gli avversari mi hanno sempre definito il Brad Pitt della politica, mi attaccavano per essere un sex symbol e non mi sentivo così” (L’eurodeputato leghista Angelo Ciocca, 1º giugno)
Priorità. “Mi piacerebbe avere uno spritz. Lei non me lo può portare?” (Il ministro Carlo Nordio a una giornalista, dopo essere stato respinto dal retropalco della manifestazione di FdI, 1º giugno)
O-ne-stà. “La lista del Pd, diciamocelo, fa un po’ schifo” (Andrea Borello, candidato del Pd)
Un ministro empirico. “Se un tutore dell’ordine ti ferma e si trova in palese stato di ubriachezza, ma non c’è a portata di mano l’alcol test, penso che il tanfo e la prova di stare su un piede e sull’altro piede sia assolutamente sufficiente per bloccare un automobilista” (Matteo Salvini, 4 giugno).