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 2024  giugno 07 Venerdì calendario

Chi è Luce Cardinale


È una Luce che non ti aspetti. Sua zia è Claudia Cardinale e lei si chiama Luce Cardinale, nata a Roma, figlia di Adriano, fratello della grande attrice (cameraman al cinema) e di Rosalba, insegnante alle medie. Luce ha presentato alla Camera dei deputati il cortometraggio di cui è protagonista, Doppia Vita di Giorgio Molteni, sulla violenza contro le donne. Il suo cognome non è un peso, lo vive «come un dono. Se mi vedono come la nipote di... succede sempre, è come se fossi invisibile, eppure lo considero è un regalo».
Un ragionamento da buddhista, infatti lo è: «La felicità risiede nell’affrontare le battaglie, non è un punto di arrivo, è il vivere coraggiosamente tutto quello che ti arriva».
Per lei sua zia è semplicemente Claudia, l’ha chiamata zia «solo nei due anni in cui ho vissuto a casa sua a Parigi, quando studiavo ancora recitazione, dopo il Centro Sperimentale di Cinematografia. Non mi ha mai detto: ti dico come si fa l’attrice. Lei è per vivi e lascia vivere, non è terrena, è una creatura astratta con una forte spiritualità. Ci somigliamo. Ed è protettiva». Astratta, però Visconti diceva che è una gatta soriana che può diventare tigre: «E aveva ragione. Ma non l’ho mai vista arrabbiata. Però è iper precisa e ti fa venire l’ansia. Una volta Mastroianni disse che forse è rimasta africana nel profondo, intendeva un misto di docilità e di indomabilità. È come se avesse vissuto più di una vita. Dice che le rughe danno identità. Vuole essere sé stessa, non faceva nulla per essere sensuale, lo era naturalmente. È una donna libera». Ha una foto, con la zia e Carla Fracci, dove ballano scatenate a una festa durante il Festival di Taormina. «Ci piace ballare».
Claudia Cardinale le parla di cinema attraverso aneddoti. «Piero Tosi, il costumista del Gattopardo, per il ruolo di Angelica le infliggeva il supplizio del giro vita, da 68 a 54 centimetri, lei piangeva dal dolore ma a Tosi rispondeva: continua, non fai male a me ma ad Angelica». Dice che oggi un attore bello come Delon nel Gattopardo è «forse Luca Marinelli. Schivo e scanzonato».
Luce ha debuttato nel 2013 «In Anni felici di Daniele Luchetti, sono la sorella di Micaela Ramazzotti. Poi ho fatto da protagonista Pacifico, un thriller horror in Colombia, e un tour teatrale a Mosca su Shakespeare con Pippo Del Bono. A Rainews leggo poesie che richiamano l’attualità e mi è scappato un vaffa... perché ho saltato una riga. È diventato virale, ne ha parlato Luciana Littizzetto, poi mi ha invitato in tv Geppi Cucciari».
Ha 33 anni. «Il 30 lo sento... Ai casting vogliono vedere me, non il cognome. Il rifiuto che mi è pesato è quella volta che mi hanno detto che avevo qualche chilo di troppo». Ma se è filiforme! «Sono minuta, alta 1 metro e 57. Da piccola è stato un complesso. Paolo Sorrentino mi dice che i miei occhi gli ricordano quelli di Claudia Cardinale. Gli ho detto che è mia zia e lui ha commentato: non lo sapevo, io sono un genio».
Il film della sua vita è In the Mood for Love di Wong Kar-wai «dove i personaggi parlano attraverso la loro anima», e dunque aleggia Buddha