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 2024  giugno 07 Venerdì calendario

Europei di Roma


ROMA – La macchia azzurra si allarga. Da oggi l’Europa dell’atletica va in scena all’Olimpico di Roma.
Athletics is coming home. È un ritorno dopo cinquant’anni. Prima novità: la pedana dei salti in estensione (lungo e triplo) è sopraelevata, di quasi due metri, e si affaccia sulla tribuna Tevere. «Sensazione bellissima, sembra di volare in mezzo al pubblico, di condividere ogni gesto», dice Mattia Furlani, 19 anni, che esordisce all’ora di pranzo nello stadio della sua Roma. Khaty Seck, la madre allenatrice, aggiunge: «Abbiamo avuto qualche problema con la ritmica, ma tutto è risolto». Nel ’74 l’Italia vinse un oro con Mennea (200 metri), due argenti con la staffetta (4x100) e ancora Mennea (100), due bronzi con Simeoni e Cindolo (alto e 10 mila metri), questa volta i podi potrebbero essere 20. Il record è Spalato ’90 con 12 medaglie (molte nel mezzofondo), ma era un’altra Europa: l’ultima volta della falce e martello diUrss e Ddr, con una Germania potente e Francia e Gran Bretagna in buona forma.
Adesso il fronte orientale è debole, Russia e Bielorussia non ci sono, le superpotenze sono scomparse, ma quelle più piccole come Olanda e Norvegia hanno grande qualità. E c’è un’Italia che per la prima voltaha tutto: forza, respiro, velocità (per ora trattenuta), resistenza, reattività. Leonardo Fabbri nel peso si diverte a mollare botte oltre i 22 metri, seguito da Zane Weir che è guarito, Antonella Palmisano, regina olimpica, stasera è impegnata nella sua (diversa) marcia su Roma per un titolo che le manca («Sto bene, mi sono allenata senza sentire dolore»), Gianmarco Tamberi nell’alto è al suo esordio stagionale con i razzi puntati su Parigi, Marcell Jacobs e il gigante Chituru Ali (1.98 per 100 chili) sui 100 metri sono favoriti come il potente Lorenzo Simonelli sui 110 ostacoli, negli 800 Catalin Tecuceanu promette di avvicinarsi al record italiano diMarcello Fiasconaro e Nadia Battocletti stasera sui 5 mila, senza africane che ti rubano il respiro, può piazzare il colpo. È un’Italia con molta forza d’urto in questo sogno di piena estate dove l’azzurro non si scolora e anzi diventa numero uno. Fosse arrivata l’età dell’oro? O forse è il risveglio di una generazione che non ha problemi nel ritrovarsi. Furlani sta prendendo la patente e deve dare la maturità: «Passo dopo passo faccio tutto, voglio crescere». Battocletti è iscritta a ingegneria edile e ha appena dato l’esame di architettura del legno: «Studiare è un impegno, ma dà anche leggerezza e aiuta a lasciare andare lo stress». La tennista Elisabetta Cocciaretto, iscritta a Giurisprudenza, durante le interruzioni per pioggia al Roland Garros preparava l’esame di diritto agrario. Vincere aiuta a vincere, ma anche studiare per vincere non è male.