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 2024  giugno 06 Giovedì calendario

Biografia di Giovanna di Savoia

Fra lo straordinario materiale dell’Istituto Luce c’è un documentario – piuttosto vecchio, tanto da non avere il sonoro – che cristallizza un’epoca. Si apre con una didascalia che spiega: «Le nozze della principessa Giovanna con Boris III Re dei Bulgari», e poi «Assisi». Dopo qualche immagine in bianco e nero del paesino, appare la scritta «Giunge il corteo reale». Sullo sfondo della basilica è arrivato infatti un gran numero di macchine e di persone. Da una vettura scende la sposa, con un lunghissimo strascico. È molto legata ad Assisi e al Santo, tanto che sarà detta “regina francescana”.
LA DINASTIA
Siamo al 25 ottobre 1930. Giovanna, nata il 13 novembre 1907, è la quarta figlia di Vittorio Emanuele III re d’Italia (nonché, con un titolo altisonante, “imperatore d’Etiopia") e di Elena del Montenegro. Prima di lei sono arrivati Iolanda, Margherita, Mafalda, Umberto. Venuta al mondo nel palazzo del Quirinale, la bambina non immagina che diverrà “zarina” della Bulgaria. Un paese fascinoso e poco conosciuto, che evoca innanzitutto le rose, i loro colori, la loro fragranza. In particolare, la profumatissima damascena. E Giovanna sarà nota come “la regina delle rose”.
I SANTI
Forti sono, da tempi immemorabili, i legami (soprattutto culturali) fra l’Italia e la Bulgaria. L’antica Tracia era stata “limen” (confine) dell’Impero Romano. I Santi Cirillo e Metodio, inventori dell’alfabeto cirillico in cui hanno tradotto la Bibbia, co-patroni d’Europa e patroni dei popoli slavi (ma particolarmente venerati in Bulgaria), hanno vissuto a Roma. San Cirillo – o meglio, alcune sue reliquie – è sepolto nella Basilica di San Clemente. Per non parlare del Trattato di Petar Bodgan, la prima storia della Bulgaria completata intorno al 1667 dall’arcivescovo e patriota omonimo, considerato l’antesignano del successivo Risorgimento bulgaro. Il Trattato è conservato alla Biblioteca Estense Universitaria di Modena. Forse, alcune di queste vicende sono note alla giovane Savoia. «Giovanna è stata una donna amante della cultura, una grande divoratrice di libri, dotata di una saggezza fuori dal comune. Visse per sedici anni in Bulgaria come amata zarina, riuscendo a conquistare il popolo con il suo fascino e con la sua capacità di parlare al cuore della gente», scrive nella biografia a lei dedicata Cristina Siccardi. Predilige lo studio tanto da farne «il suo più grande divertimento. Non ricercò mai feste o incontri mondani, ma andò sempre a caccia di libri».
IL CONSORTE
Se lei è una donna fuori dal comune, anche il futuro marito lo è. Intelligente, colto, dinamico, definito «un monarca troppo grande per un paese così piccolo», è al tempo stesso oggetto di odi e contestazioni. Scoppiano rivolte comuniste; nella cattedrale di Sofia viene fatto un attentato in cui muoiono oltre 160 persone. La Russia sovietica cerca di appropriarsi della Bulgaria. Non è sorprendente, quindi, che il percorso per giungere alle nozze sia un po’ impervio. Boris, inizialmente cattolico, ha poi aderito alla Chiesa ortodossa. E il papa non è stato contento. Un aiuto decisivo per ottenere la dispensa viene offerto alla coppia dal Nunzio Apostolico in Bulgaria Angelo Roncalli, futuro Giovanni XXIII. Si arriva così al matrimonio, poi all’arrivo in Bulgaria e alla cerimonia ortodossa. Giovanna succede a Maria Luisa di Borbone-Parma. Affascinata dal suo nuovo Paese, ne impara la lingua, studia la sua storia, osserva i suoi costumi, si fa benvolere. Nel 1933 nasce Maria Luisa, nel 37 arriverà Simeone. Intorno, però, la situazione è critica. I regimi totalitari hanno preso, in molte parti d’Europa, il sopravvento. Da una parte c’è la disumana ferocia del III Reich tedesco, dall’altra la minacciosa ombra della Russia staliniana. La II Guerra Mondiale è alle porte. La Bulgaria prima si dichiara neutrale, poi si avvicina alla Germania, ottenendo alcuni territori assegnati ad altri paesi dal Trattato di Versailles. Nel 1941 si allea con la Germania e l’Italia, paventando altrimenti di essere invasa. Non che Boris e Giovanna siano contenti, ma pensano di non avere scelta. Difendono come possono gli ebrei bulgari e si oppongono alla loro deportazione. Boris si rifiuta di intervenire militarmente in Russia, insistendo sui forti legami con il suo paese. Sembra che cominci a pensare a una soluzione per staccarsi dall’Asse.
IL MISTERO
Nel mese di agosto del 1943, però, il re si sente male e muore pochi giorni dopo. Secondo alcuni, è stato avvelenato. Se l’ipotesi è vera, da chi? Dai tedeschi o dai russi? Comunque, il corpo sparirà misteriosamente dalla tomba. A lui succede il figlio bambino, mentre reggente è il fratello. Nel settembre 1944 la Russia dichiara guerra alla Bulgaria e la invade. I comunisti di Dimitrov sono al potere: quanto meno alla sovrana e ai figli non tocca la sorte dei Romanov. Nel 1947 un referendum mette fine alla monarchia. Giovanna con i figli va in Egitto, poi in Spagna, quindi in Portogallo, dove muore nel 2000. Viene poi sepolta nell’amata Assisi. Ma non fa a tempo ad assistere a una rivincita morale sulla Storia: dal 2001 al 2005 il figlio Simeone diviene Primo ministro della Bulgaria.