Corriere della Sera, 4 giugno 2024
Il caso del bestseller della 25enne sull’autoanalisi
Era il 2006, e la presentatrice tv più famosa degli Stati Uniti, cioè del mondo, parlò nel suo programma di un libro di autoaiuto, The Secret. The Secret prometteva di rinsecchire i grassi (grande sogno di lei, poi avverato), rallegrare i depressi e arricchire i poveri, tutto col solo potere della «legge dell’attrazione». Quando due anni dopo una telespettatrice scrisse a Oprah che grazie a The Secret sapeva di poter rinunciare alla chemioterapia, e guarire il cancro a forza di pensieri positivi, lei dovette dire in trasmissione chiaro e tondo che il libro non si doveva usare così.
Quasi vent’anni dopo la tv è quasi sempre spenta; i bestseller planetari nascono quasi sempre su TikTok; e la nuova promessa di benessere in stile «sette chili in sette giorni» arriva dal manuale The Shadow Work Journal, famoso proprio su TikTok al punto da aver venduto, solo negli Stati Uniti e solo nell’ultimo anno, un milione di copie senza un editore (è autopubblicato), senza un agente, senza traduzioni.
Senza soprattutto che l’autrice, Keila Shaheen, laureata in economia, texana, classe 1999, con un lavoro nel marketing, abbia studiato psicologia (solo un corso online) o si sia specializzata in psicoterapia. Ed è il punto più assurdo: il suo manuale promette di «rendere consce le vostre parti inconsce», portare alla luce «la vostra Ombra cioè le parti rimosse della vostra persona», con «5-10 minuti di lavoro alla settimana», meglio se filmati e pubblicati sui social.
Lo fanno in tanti: l’hashtag #shadowwork evoca più di 400 mila video su TikTok e 1,8 milioni di post su Instagram, come altri collegati a psicoterapia e benessere psichico: un’inchiesta del New York Magazine ha mostrato di recente come sempre più professionisti del settore stiano lasciando la pratica clinica in favore della «divulgazione» social, più redditizia in sponsorizzazioni, contratti, notorietà, e oggetto di una domanda che sembra sconfinata.
Vale anche per Keila Shaheen, la non-psicologa che dopo l’exploit su TikTok ha firmato un contratto a sette cifre per cinque prossimi titoli con la grande casa editrice Simon & Schuster, venduto i diritti per il libro in 27 Paesi (in Italia a Mondadori) e blindato il termine «shadow work», visto che le imitazioni del suo manuale sono già decine.
Certo, l’originale per quanto riguarda il concetto di Ombra sarebbe il pensiero dello svizzero Carl Gustav Jung, tra i padri della psicoanalisi. L’archetipo dell’ombra indica un lato «oscuro» della personalità contrapposto all’Io cosciente; ma è un concetto che negli scritti di Jung è così complesso che non è semplice fornirne una definizione univoca. Shaheen, nel manuale, lo sintetizza in tre righe e ammette di esservisi «ispirata».
La storia di lei ha gli ingredienti di molte narrazioni social. Il lavoro che opprime: subito dopo il Covid pativa l’azienda. Una qualche fragilità: «Sono una grande introversa», dice di sé, «e dopo l’isolamento soffrivo di ansia sociale». La terapia fai-da-te: il concetto di Ombra, dice nelle interviste, lo ha trovato «googlando materiale psicologico» per l’ansia. Trova una serie di esercizi di «lavoro ombra», e inizia a eseguirli e riproporli su TikTok.
Molti sono nel suo manuale. «Completa le seguenti frasi: “La cosa di cui più ho paura è...”; “Da bambino venivo sgridato se...”; “Per non sentire la tristezza faccio...”». Oppure: «Scrivi una lettera al tuo Sé passato». Seguono «Liste della gratitudine» ed esercizi di respirazione.
Cinque-dieci minuti a settimana bastano, recita il manuale: gli esercizi «sono intensi». «Chiunque può farli da solo, ma una buona idea», concede Shaheen, «può essere farsi aiutare da uno psicoterapeuta qualificato». Certo, in quel caso cinque minuti a settimana sono pochini.
E così ecco gli «shadow journals» su TikTok, anche in italiano: il boom negli Stati Uniti si deve soprattutto a una funzione dell’app che in Italia ancora non c’è, cioè TikTok Shop, canale diretto di vendita che Shaheen ha usato personalmente. Diventando un caso: mentre non è raro che un romanzo faccia il botto su TikTok, non accade spesso per i saggi. Ma stare meglio, per di più con sforzo minimo, per di più a favor di camera, è forse il desiderio più comune dell’epoca. Keila Shaheen, l’autrice, ha intanto guarito la sua ansia sociale ed è pronta per la luce, dei riflettori.