La Stampa, 4 giugno 2024
Feltri sulla democrazia non ha dubbi
L’accusa più sbalorditiva rivolta alle democrazie occidentali è di considerarsi migliori di altri paesi, dove la democrazia non c’è. Io dubbi non ne ho. La democrazia è il sistema di governo migliore e migliori sono le nostre società: della democrazia amo di poter prendere il passaporto e andare dove mi pare senza che il mio governo me lo impedisca, cosa che altrove succede; amo leggere i libri che ritengo senza che il mio governo me li proibisca, cosa che altrove succede; amo guardare i film che scelgo senza che il mio governo me li censuri, cosa che altrove succede; amo pregare il mio Dio o anche nessun Dio senza che il mio governo me ne imponga uno suo, cosa che altrove succede; amo vestirmi come voglio, amare chi voglio, sentire la musica che voglio senza che il mio governo mi dica che quel vestito, quell’amore e quella musica sono roba del demonio, cosa che altrove succede; amo parlar male del mio governo senza che il mio governo mi impicchi o mi rinchiuda in un carcere, cosa che altrove succede. Arrivato a metà strada fra i cinquanta e i sessanta, amo ancora andare a votare e ci vado ogni volta, sebbene con distacco crescente, perché la democrazia mi garantisce che vince la destra o la sinistra, e qualcosa cambierà, in fondo non troppo, ma potrò continuare a seguire il mio Dio, le mie idee, i miei gusti, le mie opinioni, e cioè di esercitare quel tanto di libertà che la condizione umana consente. Se non si capisce che per queste ragioni la democrazia è migliore, e quindi sono migliori le nostre società, non si è capito nulla della democrazia e di che cosa succede quando la democrazia non c’è. —