la Repubblica, 4 giugno 2024
Stefano De Martino, il giovane di belle speranze che piace a tutti (anche alla Rai)
E così, per il nuovo divo formato tv, ex ballerino di Amici, ex fidanzato di Emma, ex marito di Belén, futuro uomo dei pacchi, blindato con un contratto quadriennale con la Rai – cachet mirabolante da 8 milioni di euro secondo Oggi, foto ricordo della firma con i vertici Rai Giampaolo Rossi e Roberto Sergio e l’annuncio dell’accordo dato al Tg1 delle 20, nel caso qualcuno si fosse distratto – si scatena la fantapolitica. Amadeus ha lasciato un vuoto da colmare. Ma è possibile che Stefano De Martino, 34 anni, da Torre Annunziata, nella Rai in austerity, abbia avuto l’upgrade di star indispensabile senza la protezione di qualcuno? Se lo sono chiesto in tanti. Va bene, ha fatto Made in Sud, si è inventato Bar Stella sulla scia (sbiadita) del mondo geniale di Renzo Arbore; ok, è andato bene Stasera tutto è possibile, show infarcito di comici, ma tutta questa enfasi è parsa francamente esagerata.
La voce che dietro l’inarrestabile ascesa ci fosse la first sister Arianna Meloni – vox populi “grande fan” – è diventata sempre più insistente. Al punto che la sorella della premier, responsabile del tesseramento e della segreteria politica di Fratelli d’Italia, ha smentito: «Credo che siamo di fronte a un fenomeno sociologico, che andrebbe approfondito nelle università: il giornalismo gossipparo creativo. Non ho mai avuto modo di conoscere Stefano De Martino, guardo molto poco la tv e non mi interesso delle dinamiche in Rai, mi occupo h 24 solo di Fratelli d’Italia e della straordinaria campagna elettorale che stiamo facendo sui territori. Fantasy per fantasy, al giornalismo creativo preferisco di gran lunga grandi saghe come il Trono di spade».
Preso atto che preferisce kolossal con spargimenti di sangue, tradimenti e alleanze per conquistare il potere, si è accreditata l’ipotesi che qualcuno sia stato più realista del re, o meglio, della regina in questo caso. Nel dubbio, a viale Mazzini devono aver pensato che comunque fosse meglio allinearsi. Se piace a tutti e tutti parlano di De Martino, una ragione ci sarà.
Come sia andata (e non va sottovalutato che è rappresentato dal manager Beppe Caschetto, una potenza, in grado da solo di fare un palinsesto: segue Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Geppi Cucciari, Alessia Marcuzzi, Enrico Brignano, Sabrina Ferilli, solo per fare qualche nome), la prossima stagione il giovanotto di belle speranze sarà alla guida di Affari tuoi. La Rai gli affida il gioco dell’access prime time, la cassaforte degli ascolti di Rai 1.
Determinato, l’aria da sciupafemmine, ritocchini evidenti qua e là (smentiti a Belve), Fazio che tesse le sue lodi di showman, De Martino sa che è il suo momento e tira dritto. Arbore come modello, la voglia di crescere, ha la consapevolezza di essere stato per anni il signor Belén. «Le etichette sminuiscono per definizione» spiegò in un’intervista a Repubblica. «Ho sempre creduto in quello che volevo fare. A 23 anni, per il tipo di ambizione che avevo, è stato avvilente pensare di essere solo l’ombra di qualcun altro. Volevo dimostrare che c’era dell’altro. Ma forse in quegli anni non comunicavo tanto altro, e essere stato solo “il signor Belén” ci stava. Forse anche io mi sarei definito così».
Padre ballerino, gavetta in sala prove – giovinezza laboriosa, cassette di frutta da scaricare comprese – borsa di studio per la scuola di danza a New York, orgoglioso di essere “in parte analogico”, ragazzo vintage, ha imparato la disciplina da Maria De Filippi: «La prima ad arrivare, l’ultima ad andare via: mi ha insegnato la dedizione al lavoro».
Nel contratto con la Rai c’è un’opzione per il Festival di Sanremo 2027, per qualcuno potrebbe salire sul palco dell’Ariston in una serata già quest’anno, al fianco di Carlo Conti. Chissà. Lui spiegava di voler arrivare a Sanremo «con qualche capello bianco, a coronamento di una carriera». Ma si sa, nella vita si può cambiare idea.