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 2024  giugno 04 Martedì calendario

Tutte le donne che guidano il mondo (o lo hanno guidato)

«Non vi deluderò», ha detto agli elettori la presidente eletta del Messico, Claudia Sheinbaum, durante il suo discorso di vittoria. «Per la prima volta in 200 anni di Repubblica, ci sarà una presidente donna e sarà trasformatrice. Grazie a tutti i messicani. Oggi abbiamo dimostrato con il nostro voto che siamo un popolo democratico», ha poi aggiunto in un messaggio sui social. La presidente eletta ha ringraziato anche la sua diretta avversaria, la candidata conservatrice Xóchitl Gálvez Ruiz, per averla chiamata al telefono riconoscendone la vittoria.
 
Chi è la presidente del Messico Claudia Sheinbaum
Claudia Sheinbaum ha fatto la storia diventando la prima donna a vincere le elezioni presidenziali in Messico e, a partire dal 1° ottobre, quando entrerà in carica, inizierà il suo contributo alla “quarta trasformazione”, l’agenda di riforme lanciata dal presidente uscente, Andres Manuel Lopez Obrador. Ingegnera, con un Nobel per la Pace “nel curriculum”, Sheinbaum è ex sindaca della capitale e protège di Lopez Obrador. Sheinbaum aveva vinto le primarie del Movimento Rigenerazione Nazionale (Morena), il partito del presidente, impossibilitato a ricandidarsi per i limiti di mandato. Ha promesso di governare in continuità con Lopez Obrador, cavalcando la forte popolarità del presidente uscente. Tuttavia, la formazione da scienziata e le posizioni ambientaliste potrebbero distanziarla dal suo mentore.
 
Chi sono le presidenti e leader donna nel mondo
Bisogna tornare al 1960 per ricordare la donna che ha aperto la strada alla leadership femminile. La prima donna al mondo a diventare primo ministro, è stata Sirimavo Bandaranaike, che ha servito come Primo Ministro dello Sri Lanka per tre mandati.
A seguirla Indira Gandhi, la prima e unica donna a ricoprire la carica di Primo Ministro dell’India, dal 1966 al 1977 e di nuovo dal 1980 al 1984.
Nel 1969 Golda Meir è stata la quarta Primo Ministro di Israele e una delle prime donne a guidare un Paese in tempi moderni. Meir è stata una figura chiave durante il conflitto arabo-israeliano e ha lavorato instancabilmente per la sicurezza e la stabilità del suo paese.
A fare da apripista In Europa nel 1979 è stata Margaret Thatcher, la prima donna Primo Ministro del Regno Unito. È rimasta in carica fino al 28 novembre 1990 e il suo governo è stato noto per le sue politiche economiche conservatrici e per il suo ruolo significativo nella Guerra Fredda.
Quasi in contemporanea Gro Harlem Brundtland, nel 1981, è diventata la prima donna Primo Ministro della Norvegia, anche se il suo primo mandato è durato solo fino all’ottobre dello stesso anno. Successivamente, è tornata al potere dal 1986 al 1989 e di nuovo dal 1990 al 1996.
Così come l’islandese Vigdís Finnbogadóttir che merita una menzione come la prima donna eletta democraticamente come capo di stato. È stata presidente dell’Islanda dal 1º agosto 1980 al 1996.
Dall’altra parte del mondo, Corazon Aquino, la prima donna presidente delle Filippine, in carica dal 1986 al 1992, è stata una figura centrale nella Rivoluzione del Rosario che ha rovesciato il regime di Ferdinand Marcos.
Mary Robinson è stata la prima donna presidente dell’Irlanda, eletta nel 1990. Durante il suo mandato, ha lavorato per modernizzare il paese, promuovendo i diritti umani e l’inclusione sociale. Dopo il suo mandato presidenziale, Robinson ha continuato a lavorare come Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Facendo un balzo in avanti di qualche anno c’è Ellen Johnson Sirleaf: la prima donna eletta presidente di uno stato africano. Ha servito come presidente della Liberia dal 2006 al 2018.
Nello stesso anno, il 2006, Michelle Bachelet veniva eletta, per due mandati non consecutivi, come presidente del Cile. Dal 2006 al 2010 e dal 2014 al 2018.
Negli ultimi anni, numerose donne hanno raggiunto posizioni di vertice come prime ministre o presidenti, dimostrando che la leadership femminile è in costante crescita a livello globale. Tra queste, Sheikh Hasina è una delle figure più prominenti. Ha assunto l’incarico di Primo Ministro del Bangladesh nel 2009 e ha consolidato la sua posizione come una delle leader più longeve e influenti a livello mondiale. Sotto la sua guida, il Bangladesh ha visto importanti riforme economiche, educative e sociali, che hanno contribuito alla crescita e alla stabilità del paese.
 
Le premier donna in Europa
Erna Solberg ha servito come Primo Ministro della Norvegia dal 2013 al 2021. La sua leadership è stata caratterizzata da decisioni risolute in ambito economico e ambientale, contribuendo a mantenere la Norvegia come uno dei paesi più avanzati e sostenibili al mondo.
 
In Islanda, Katrin Jakobsdóttir è Primo Ministro dal 2017 e presidente del Consiglio delle Donne Leader Mondiali dal 2020. È riconosciuta per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale e l’inclusività sociale, promuovendo politiche progressiste che hanno fatto dell’Islanda un esempio di innovazione e uguaglianza.
 
Ana Brnabić, Primo Ministro della Serbia dal 2017, è la prima donna e la prima persona apertamente gay a ricoprire questa carica nel paese. La sua leadership ha portato avanti riforme economiche e sociali significative, rendendola una figura centrale nella politica serba contemporanea.
 
Sanna Marin, Primo Ministro della Finlandia dal 2019 al 2023, è diventata famosa come la più giovane capo di governo della Finlandia. Le sue politiche progressiste in materia di uguaglianza sociale e clima hanno ricevuto riconoscimenti a livello internazionale, rappresentando una nuova generazione di leader.
 
Mette Frederiksen ha assunto l’incarico di Primo Ministro della Danimarca nel 2019 e guida i Socialdemocratici dal 2015. La sua amministrazione si distingue per il focus su politiche di welfare e azioni climatiche, che hanno rafforzato la posizione della Danimarca come leader globale nella sostenibilità.
 
In Francia, Elisabeth Borne è stata Primo Ministro dal 2022 al 9 gennaio 2024, la seconda donna a ricoprire questo ruolo. È nota per le sue riforme nel mercato del lavoro e la promozione della sostenibilità, elementi chiave della sua agenda politica.
 
Natalia Gavrilița Primo Ministro della Moldavia dal 2021 fino al 16 febbraio 2023 ha guidato importanti riforme anticorruzione e modernizzazioni economiche nel paese, dimostrando una leadership efficace in tempi di cambiamento.
 
Ingrida Šimonytė, Primo Ministro della Lituania dal 2020, è nota per la sua competenza in economia e la gestione della pandemia da COVID-19, contribuendo a mantenere la stabilità del paese in un periodo critico.
 
Kaja Kallas guida il governo dell’Estonia dal 2021 e ha enfatizzato la digitalizzazione e le politiche di sicurezza, posizionando l’Estonia come uno dei paesi più avanzati tecnologicamente in Europa.
 
Mia Mottley, Primo Ministro di Barbados dal 2018, ha trasformato il paese in una repubblica nel 2021, ponendo fine al dominio formale della regina Elisabetta II e segnando una nuova era di indipendenza e sviluppo per Barbados.
 
Borjana Krišto è Presidente del Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina dal 2023. Infine, Saara Kuugongelwa-Amadhila è Primo Ministro della Namibia dal 2015 e dal 2003 al 2015 è stata Ministro delle finanze. Ha lavorato su riforme economiche e sociali per migliorare le condizioni di vita nel paese, mostrando un forte impegno per lo sviluppo sostenibile.
 
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