la Repubblica, 2 giugno 2024
Portofino chiude per delle quasi nozze
L’operazione scatta alle cinque in punto. I primi nel mirino sono i fotografi appostati davanti alla Stella del mare, lo yacht che ospita Andrea Bocelli, vedette indiscussa della serata. I modi sono garbati, il tono risoluto, il look da film d’azione. Giacca e pantaloni neri, auricolare e microfono. Spiegano che deve partire labonifica. Significa che bisogna sloggiare. A Portofino, entro pochi minuti, non deve esserci più nessuno. A parte gli 800 invitati alla festa, e lo staff, appena più esiguo: 600 persone.Di eventi, e di personaggi, daqueste parti, ne hanno visti parecchi. Da Churchill a Onassis, da Magic Johnson alla Duchessa di Westminster, madrina di battesimo del Principe William, che a Portofino si è pure stabilita e ora produce ottimo vino. Ma la cessione di sovranità a un privato è un inedito. E accade quando il matrimonio tra due rampolli delle più facoltose famiglie indiane si trasforma in un happening senza fine, che non vuole farsi mancare la tappa più ambita.Per le nozze, in realtà, bisognerà attendere ancora un mesetto. Il 12 luglio, a Londra, arriverà finalmente il sì tra Anant Ambani e Radhikha Merchant. Mica due sposi qualsiasi: Mukesh Ambani, il papà di lui, è un magnate del petrolchimico, ora impegnato anche in compagnie telefoniche. È l’uomo più ricco dell’India, con un patrimonio stimato da Forbes intorno ai 113 miliardi di dollari. Che gli consente di essere anche stabilmente nella top ten mondiale. Anche Radhikha non se la passa male: Merchant senior, che di nome fa Viren, guida il maggiore colosso farmaceutico indiano.E allora perché non concedersi qualche lusso per il giorno più importante? In fondo erano bastati 8 milioni di euro per ingaggiare Rihanna per il primo festeggiamento ufficiale a Jamnagar, a marzo. Non per tutti, s’intende, ma per un selezionatissimo pubblico di multimilionari. Certo, con una star del genere anche il contorno era stato all’altezza. I costi, alla fine, avevano raggiunto i 120 milioni. Ma non era che il primo round: il timone aveva virato verso l’Italia. Crociera esclusiva: si affitta la lussuossima Celebrity Ascent. E poi via, da Palermo a Portofino, passando per Civitavecchia e tappa a Cannes, dove si ingaggia Kate Perry.Ieri l’approdo in Liguria, in un borgo trasformato in un gigantesco luna park. Bonificato sicuramente da presenze non all’altezza, meno dal kitsch. E così, mentre sul porticciolo sciamavano le ultime comitive di crocieristi delle navi Msc, ordinatamente allineate dietro ai numerini delle guide, Portofino completava la sua metamorfosi. In un profluvio di basilico e pomodorini. Ovunque: decorazioni elevate a simbolo dell’ Italian food. Che si contamina però con il chiosco dei cheese toast,imarshmallows, addirittura la hot chocolate. E, per chi vuole divertirsi quale passatempo migliore della pesca delle paperette, come nei migliori giostre. Anche i locali storici cambiano pelle: divise d’occasione, piccoli assaggi, diverse concessioni alla cucina indiana. Per i clienti tradizionali: ripassare domani.Non però da Puny, il ristorante preferito (tra gli altri) da Silvio Berlusconi. Andrea Miroli, erede del fondatore, guida la fronda: «Questo è un progetto sbagliato e partito male. Come puoi venire da me e offrirmi diecimila euro, con due mesi di anticipo, per affittare il mio locale? È una questione di modi, ma anche di etica. Portofino ha equilibri delicati. E io preferisco, anche stasera, ospitare i miei soliti clienti». Che però avranno la vista mare solo parziale. Davanti a Puny hanno piazzato il grande gazebo nero che ospita i fonici del concerto. Chissà se per caso.Quando in piazzetta sbuca Steven Spielberg e la bonifica non fa più prigionieri, al varco d’accesso, ormai interdetto, il sindaco, Matteo Viacava, affronta gli insoddisfatti. «Senza pass non si entra, non se ne parla neppure. Ci hanno elevato il coefficiente di rischio. Sono arrivate le unità cinofile e i sommozzatori hanno controllato la rada. E basta parlare di paese sotto sequestro. Questa è una grande occasione di promozione internazionale».Gli ottocenti invitati scendono dai tender. Tra loro imprenditori, star del cinema, musicisti e campioni di cricket. Il luna park è pronto. Le ultime, decine, di bottiglie di Campari e Aperol vengono sistemate nello stand realizzato proprio sotto alla targa che ricorda il soggiorno nel golfo di Guy de Maupassant. Per il suo Bel ami, un tavolo riservato in piazzetta, stasera, sarebbe stato un sogno.