ItaliaOggi, 1 giugno 2024
Non solo Usa, anche la Germania dice addio alla mancia
Stimmt so, va bene così, cioè al momento di pagare si rinuncia al resto, una battuta che viene sempre meno pronunciata in Germania. Il Trinkgeld, la mancia si estingue, ha intitolato la popolare Bild Zeitung. I tedeschi sono parsimoniosi, o avari, secondo i punti di vista, e l’inflazione li ha resi ancora più attenti al conto.Negli Stati Uniti, si sa, la mancia è obbligatoria, e viene automaticamente calcolata e aggiunta al conto, come il “servizio” in Italia, che da anni è stato abolito. Nei ristoranti e nei caffè, al momento di pagare, il cameriere rivolge la domanda “Sind Sie zufrieden?”, è contento, sia delle pietanze che di me?, nessuno osa rispondere “no”, anche se non si è affatto soddisfatti. Una volta, un mio amico berlinese ha replicato con un secco “nein”, ed ha provocato l?intervento del direttore, che ha preteso di sapere il come e il perché. Sotto accusa siamo finiti noi clienti.
Negli ultimi tempi, sia a Roma che a Berlino, dovrei imitare spesso il mio burbero amico tedesco. Ma evito, preferisco semplicemente non tornare. L’economista Sascha Hoffmann spiega che il pagamento con carta di credito ha dimininuito l?importo delle mance, ed è un pericolo per il settore. Il personale nei ristoranti e negli alberghi riceve già una paga bassa, pari o poco superiore al minimo legale, 12 euro all’ora. I gestori calcolano che i dipendenti arrotondano con le mance. Se diminuiscono, si rischia di non trovare più personale. In Germania, si calcola che alla gastronomia manchino almeno 50mila lavoratori.
In alcuni locali di lusso sulla Kurfürstendamm a Berlino, il lungo viale simile ai parigini Champs Elysées, al momento di pagare con la carta, i clienti dovrebbero scegliere sul display tre possibilità per la mancia, il 7 il 10 o il 20 per cento. Solo in piccolo si leggono altre due alternative: Freie Eingabe, percentuale libera, o Kein Trinkgeld, niente mancia. Un metodo pericoloso, commenta Hoffmann, il cliente si sente ricattato, obbligato a scegliere sulla percentuale più elevata, e magari non torna più. Nel dubbio, la maggioranza finisce per scegliere la percentuale media, giudicata già troppo elevata.
I prezzi sono aumentati negli ultimi mesi ben oltre il tasso di inflazione, si paga fino al 30 per cento di più rispetto all’anno scorso. E da gennaio l?Iva, diminuita al 7 per cento durante la pandemia, è tornata al 19. Per una normale cena in due, in un locale medio, il conto arriva a 80 o 100 euro. Anche un classico hamburger costa più di dieci euro. E si risparmia sulla mancia. Spesso, se si paga con la carta di credito, si deve andare alla cassa, perché è necessario aggiungere il pin, non si è più a contatto con il cameriere, diventa più facile dimenticare il Trinkgeld. E i tedeschi non capiscono perché si debba dare la mancia nei locali self service. Hanno fatto tutto da soli.
Anche nei supermercati, alle casse, sono scomparsi i salvadanai o le ciotole in cui si lasciavano le monete del resto. Tutti, o quasi, pagano con le carte, perfino i conti di pochi euro. Il sistema fa risparmiare tempo, i clienti non cercano più i cent per giungere alla cifra esatta, e la cassiera non è costretta a contare il resto.
E un’altra usanza tipicamente tedesca ha contribuito a diminuire le mance. Quando si va a cena con gli amici, alla fine il cameriere chiede Alle zusammen, un conto solo per tutti? Si divide semplicemente, tanto a testa, anche se l’amico ha bevuto un bicchiere di vino costoso, ed io ho chiesto acqua minerale. A Roma si divide, a Berlino l’usanza andava scomparendo, ma adesso con l’aumento dei prezzi vedo che riprende piede, e rende problematica la scelta individuale della mancia. Se si esagera si mette in difficoltà l?amico parsimonioso, o scontento del servizio, e la tendenza è di evitare semplicemente il Trinkgeld, o di limitarsi a arrotondare il conto, sia pure per pochi centesimi.
Quando, mi trovo a tavola con gli amici a Berlino, e si decide di pagare alle zusammen, in gruppo, e arriva il momento di decidere quanto lasciare di mancia, preferisco diplomaticamente parlare per ultimo. Noi italiani abbiamo la fama di essere spreconi, per questo la nostra Italia è sempre in rosso, e gli amici tedeschi sospettano che sia anche colpa mia.