Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  maggio 30 Giovedì calendario

Intervista a Dalma Maradona

«Non possiamo usare proprio niente». Un sorriso amaro quello di Dalma Maradona alla cerimonia di inaugurazione di “Diego Vive”, il parco tematico dedicato a suo padre che non ha alcun riferimento alla maglia del Napoli. Accade proprio nella città che continua ad amare alla follia l’argentino, a quasi quattro anni dalla sua scomparsa e a trentatrè dall’ultima partita giocata in azzurro.
La figlia del Diez, assieme ai suoi quattro fratelli, è stata respinta da Aurelio De Laurentiis: non si è trovato l’accordo per lo sfruttamento dei diritti d’immagine del capitano dei due scudetti napoletani. A Dalma Maradona, la primogenita dell’ex campione, fu negato dal Comune pure l’accesso allo stadio che adesso porta il nome di suo padre in occasione del documentario girato tre anni fa, era il 2021.
Dalma Maradona, le piace questo parco interattivo?
«Moltissimo».
Ma non c’è suo padre con la maglia del Napoli. Proprio nella sua città.
«Non sono affatto contenta, anzi mi dispiace molto. Ci sono le maglie di tutte le squadre dove ha militato mio padre e manca proprio il Napoli, che è forse la più importante, anche più dell’Argentina. Io le sue maglie del Napoli le ho tutte. È davvero un dispiacere anche per i tifosi. Gli appassionati verranno e non potranno godersi un momento dedicato al rapporto tra mio padre e gli azzurri. Che resta fortissimo.
Basta fare un giro in città».
Lei lo ha fatto?
«Assolutamente sì. Sono arrivata lunedì scorso, assieme a mia sorella Gianinna e a mia madre Claudia. Abbiamo avuto l’opportunità di respirare Maradona. Papà è veramente ovunque: nei vicoli del centro storico e non solo. Ieri sono stata al Centro Paradiso, la sede degli allenamenti del Napoli di Maradona».
All’esterno c’è un murale di Diego.
«Sì, in realtà ci siamo io e lui. Ho una margherita tra le mani.
Sono legatissima a questa immagine. Purtroppo andrò via già oggi (giovedì mattina, ndr ):mi aspettano i miei bambini a Buenos Aires. Ma amo Napoli e tornerò prestissimo. Noi Maradona abbiamo un legame indelebile con questa città. Per sempre».