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 2024  maggio 30 Giovedì calendario

Aumento di stipendi in Cnel (riass)

Dopo i vitalizi per gli ex parlamentari, tornano pure gli stipendi d’oro ai vertici del Cnel, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Scampato alla rottamazione, con Renato Brunetta riecco le maxi-indennità, più rimborsi per pasti, spese di trasporto e alberghi anche se di classe “non superiore alle 4 stelle”. Compresa una suggestione “scala mobile”, con il possibile adeguamento annuo degli stipendi al tasso di inflazione. Tutto come ai vecchi tempi, insomma. Ieri infatti il plenum di Villa Lubin, “l’organismo più inutile della Costituzione italiana” (il copyright è di Matteo Renzi), ha votato uno schema di regolamento che ripristina le indennità per il presidente, i due vicepresidenti e i 64 consiglieri, soppresse quasi 10 anni fa con l’approvazione della legge di bilancio per il 2015. Ora manca solo la bollinatura, ma si tratta di formalità: il “carrozzone” della Repubblica, con ricchi premi e cotillon, è tornato.Il blitz in Assemblea, benedetto dal presidente ed ex ministro della Funzione pubblica, Brunetta – lo stesso che ha regalato l’assist a Giorgia Meloni per affossare la legge sul salario minimo – ieri è andato in porto con 34 voti favorevoli, 12 contrari e 4 astenuti (più 14 consiglieri assenti): i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno votato contro, quelli di Usb e Ugl si sono astenuti, mentre i componenti legati alle organizzazioni di categoria (Confindustria, Confcommercio, Coldiretti, ecc.) si sono espressi favorevolmente.
Grazie a questo schema si torna quindi allo status determinato dalla legge 936 del 1986. L’indennità del presidente del Cnel sarà equiparata a quella dei presidenti dei cosiddetti organi ausiliari previsti dall’articolo 100 della Costituzione, ossia il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti. Al presidente di magistrati contabili Guido Carlino per dire, spetta un trattamento economico complessivo che per il 2023 è stato pari a 241 mila euro: l’emolumento del numero uno di Villa Lubin non si discosterà da questa cifra. Ci sono poi i due vicepresidenti (attualmente Floriano Botta di Confindustria e Claudio Risso della Cisl) che guadagneranno, stando alle norme del regolamento, il 20% della cifra spettante al presidente, dunque circa 48 mila euro. Infine, ed è la parte più sostanziosa, i ben 64 consiglieri: il loro stipendio sarà pari al 10% di quello di Brunetta, circa 24 mila euro. Il che vuol dire che solo per le indennità dei vertici di Villa Lubin se ne andranno circa 1,8 milioni di euro l’anno su un bilancio che attualmente è di complessivi 7. Ma c’è di più. All’articolo 3 dello schema di regolamento si legge che “l’Assemblea del Cnel (…) in sede di approvazione del bilancio annuale di previsione, può adeguare le indennità (…) al tasso di inflazione registrato nell’anno precedente”, che con il tasso galoppante degli ultimi anni promette lauti scatti per i fortunati consiglieri.
Poi c’è tutto il capitolo dei rimborsi spese, che si sommano agli stipendi ma non fanno cumulo rispetto al limite del tetto dei 240 mila euro annui fissato dalla legge. A iniziare dai pasti giornalieri. “Al Presidente, ai vicepresidenti e ai consiglieri del Cnel – si legge all’articolo 7 – in caso di partecipazione a missione esterna, anche in delegazione, spetta il rimborso dell’importo per ciascun pasto fino a un massimo di euro 30,55”, che diventano 61,10 euro se i pasti sono due e la missione supera le 12 ore. Rimborso totale anche per le spese di trasporto: aerei, treni, auto. Ma attenzione ai taxi: ci deve essere la “documentata assenza di trasporto pubblico”.
L’approvazione del documento ieri ha creato un gran caos nel Cnel. Cgil, Cisl e Uil, come detto, hanno votato contro. I rappresentanti di Cgil e Uil hanno proposto di girare le proprie indennità per integrare i compensi dei lavoratori che prestano servizio all’interno dell’organismo. Ma il tema resta il conto per il nuovo corso del Cnel che necessiterà di nuova linfa da parte del ministero dell’Economia anche per quel che riguarda i progetti relativi alle nuove assunzioni in animo a Brunetta, che pensa sempre in grande. Le vie della “casta” sono infinite quando paga Pantalone.