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 2024  maggio 29 Mercoledì calendario

Scuole, case e strade nuove Benvenuti a Kalundborg il borgo danese rinato con il farmaco antiobesità


KALUNDBORG – Una piccola città danese pianeggiante e dalle strade dritte è il centro del mondo, nella lotta contro ventri pingui e fianchi curvi. A Kalundborg, porto ventoso di 17mila abitanti, 100 chilometri a ovest di Copenaghen, sorge una fabbrica speciale. Il suo compito è ridurre l’appetito e demolire il grasso dall’umanità a colpi di semaglutide: un ormone sintetizzato qui e rinchiuso in penne per l’autoiniezione, che mima l’ormone naturale prodotto dall’intestino quando è sazio.
Dal 2021, quando il semaglutide si è diffuso, le conferme si sono accumulate: al calo dell’appetito è associata una perdita di peso di almeno il 10%. Personaggi come Elon Musk e Oprah Winfrey hanno pubblicato sui social le loro foto snellite. E a un’umanità sempre più ricca di adipe le quantità sfornate dalla fabbrica di Kalundborg, di proprietà della farmaceutica danese Novo Nordisk, sono diventate insufficienti. La tranquilla cittadina dai tetti spioventi, dalle case con staccionata e modellini di navi alle finestre, dove la parola semaglutide è per i più uno scioglilingua, è così diventata l’ombelico del mondo. A lei guarda il miliardo di persone obese e in sovrappeso.
«Grande vero?». Il sindaco di Kalundborg Martin Damm, 60 anni, ex marine esperto nel pilotare torpediniere nel Mare del Nord, guida da 20 minuti e ancora non ha completato il periplo della Novo Nordisk, fra impianti che sfornano semaglutide anche di notte e cantieri che per ora contengono solo mucchi di terra. Per soddisfare la fame che il mondo ha dell’ormone che fa passare la fame, Novo Nordisk investirà da qui al 2029 otto miliardi di dollari in nuovi impianti e personale. Sono tanti, ma sempre meno dei 10 guadagnati in un anno.
«Su quel tetto pochi giorni fa c’è stato un piccolo incendio». Damm indica un edificio in costruzione enorme. «C’è stato molto fumo, ma è stato spento in pochi minuti. Con 5.500 operai, questo è il cantiere più grande del Nord Europa». Nella parte già attiva di Novo Nordisk lavorano 4mila addetti. Se ne stanno reclutando altri 1.200.
Kalundborg trova tutto questo eccitante. «È un grande cambiamento, anche se a volte c’è cattivo odore nell’aria» sorride Fadia, arrivata dallaPalestina vent’anni fa, assistente sociale. Il grande magazzino Biltema, che ha anche un fast food, è accanto al cantiere di Novo Nordisk. Nell’ultimo mese ha confezionato 17.500 hot dog, e non grazie alla loro qualità.
«Una casa a due stanze che vendevamo a 700mila corone oggi arriva a 900, anche 950 se l’acquirente è straniero e ha fretta» aggiunge Thomas Jensen, titolare dell’agenzia immobiliare Estate Kalundborg, che lamenta un aumento del traffico (la concezione del traffico a Kalundborg è diversa dalla nostra). Shaun Gamble è originario di Auckland, Nuova Zelanda. È arrivato qui per amore e gestisce il Costa Cafe sul mare. «Rispetto ai primi 4 mesi dell’anno scorso abbiamo guadagnato il 20% in più. Per un piccolo centro un cambiamento così rappresenta comunque uno shock». Anche in centro si vedono gru al lavoro. «Avevamo terreni invenduti da anni» racconta il sindaco. «Ora non ne è rimasto più uno». Ai nuovi impiegati di Novo Nordisk il Comune offre un ufficio che aiuta a sbrigare le pratiche. Condivide poi i curricula dei familiari con le aziende del luogo. Gli studenti delle due università di Copenhagen che stanno per aprire una filiale qui hanno una residenza tutta nuova, ricavata dall’ex ospedale. Presto saranno pronti anche l’asilo e la scuola elementare in inglese. L’autostrada attesa da trent’anni è finalmente stata completata.
Per il sindaco e i cittadini il semaglutide è una manna dal cielo. Da quando è arrivato le tasse pagate da Novo Nordisk in Danimarca sono decuplicate (secondo Bloomberg nel 2023 hanno raggiunto i 2,3 miliardi di dollari). Le strade di Kalundborg sono perfette e senza buche, ognuna affiancata dalla sua pista ciclabile. Tubi dell’acqua portano il calore dei processi industriali nei termosifoni delle case. I disoccupati, prima sostenuti dal municipio, si sono estinti. «Oltre un certo limite però, per legge i Comuni non possono spendere» lamenta Damm. «Per impiegare i proventi fiscali abbiamo ridotto le tasse. Gli scaglioni dei cittadini hanno già subito 4 tagli. Quelli delle piccole imprese 2».
La manna dal cielo è caduta sull’intera Danimarca. Dal 2021 le azioni di Novo Nordisk sono cresciute del 260%. Oggi il valore dell’azienda supera i 500 miliardi, il più alto d’Europa dopo il sorpasso su Louis Vuitton. «Ha superato anche Tesla» sorride Damm. E surclassa il Pil dell’intera Danimarca, che l’anno scorso è cresciuta dell’1,9% e sarebbe caduta altrimenti in recessione, secondo molti economisti. Uno di loro a dicembre ha scritto su X: «Bello che gli americani sovrappeso mantengano basso il mio mutuo».
Gli Stati Uniti non sono una menzione casuale: 4 confezioni su 5 del semaglutide prodotto a Kalundborg finiscono lì. L’ormone è sul mercato con due confezioni e due nomi diversi, anche se il principio attivo è lo stesso: Ozempic è prescritto contro il diabete, Wegovy contro l’obesità. Il primo è approvato e rimborsato da molti paesi, Italia inclusa. Il secondo è autorizzato in una decina di paesi (l’Italia non è fra essi) e gode di un mercato potenziale enorme, che nonostante gli sforzi di Kalundborg resta in buona parte insoddisfatto. Novo Nordisk sul mercato americano fa pagare oltre mille dollari una confezione di Wegovy: 4 penne per un’iniezione a settimana. Se si interrompe la cura, i chili spesso ritornano. La maggior parte delle assicurazioni, a queste cifre, si tira indietro. La battaglia per riportare Wegovy a condizioni più terrene ha coinvolto anche il senatore americano Bernie Sanders, noto per le sue idee di sinistra, che ha scritto un editoriale su un giornale danese: il semaglutide – è la sintesi – è troppo importante per l’umanità per costare tanto.
La gallina dalle uova d’oro ha attirato altre case farmaceutiche. L’americana Eli Lilly ha già un semaglutide alternativo, approvato da sei mesi negli Usa. Novo Nordisk allora ha limato un po’ il prezzo. Presto però – si stima un decennio – i brevetti scadranno. «La festa finirà, lo sappiamo. Speriamo c he l’atterraggio non sia duro«dice Jensen. «Ci fanno spesso l’esempio di Nokia, che ha guidato l’espansione della Finlandia per poi finire spiazzata dal mercato» aggiunge Damm. «Ma Kalundborg ha superato altre crisi. Negli anni ’20 molti cantieri navali sono falliti per la crisi economica. Negli anni ’60 una fabbrica di arriccia-capelli è stata comprata dagli americani. La terza occasione sarà quella buona». Kalundborg nel frattempo non perde le sue buone abitudini. Il 20 maggio ha ospitato un grande evento sportivo: la Royal Run, una 10 chilometri di corsa. «Ha partecipato anche la regina. Ho faticato a starle dietro» racconta Damm. E sarà forse per questo, più che per il semaglutide, che nel paese che sciama dietro alla sua regina – la 52enne Mary – e ha piste ciclabili ovunque non si incrocia una persona sovrappeso.