La Stampa, 29 maggio 2024
Ritratto di Anna Kalinskaya
Mettersi insieme con chi fa il tuo stesso lavoro, quasi sempre, conviene. Stessi orari, stessi problemi, la sicurezza di avere sempre a portata una spalla su cui ridere o piangere. Anime colleghe.
Il tennis non fa eccezione; anzi, la lista è lunghissima: Chris Evert e Jimmy Connors, Kim Clijsters e Lleyton Hewitt, Steffi Graf e Andre Agassi, Fabio Fognini e Flavia Pennetta, Roger Federer e Mirka Vavrinec, la ex coppia tutta al femminile formata da Alison van Uytvank e Greet Minnen. A Parigi è ufficialmente entrato nel club Jannik Sinner. A suo modo, ma su questo non c’erano dubbi. «Sì, io e Anna stiamo insieme – ha ammesso dopo il primo turno, arrossendo al di sotto dei capelli – Ma come sapete non amo parlare della mia vita privata, quindi non dirò altro». Anna ovvero Anna c, venticinque anni, tre in più della Volpe, nata a Mosca da nonna e mamma ucraina, Elena, e papà russo, Nikolay, entrambi ex campioni di badminton, mentre il fratello gioca a calcio. Russa come Maria Sharapova che ai tempi di Bordighera fece da chioccia al giovane Jannik. Bionda e graziosa, grintosa e coraggiosa proprio come Masha: due anni fa si presentò a Indian Wells con la scritta “no war” stampata sulle scarpe. La sua superficie preferita è il cemento, per diventare forte (finora è stata al massimo n.24 Wta) si è trasferita prima negli States poi in Francia all’academy di Patrick Mouratoglou, ma alla fine ha scelto di tornare a Mosca.
Lo scorso febbraio l’abbiamo vista perdere la finale di Dubai contro Jasmine Paolini, ma sul campo ha già fatto parecchie vittime illustri – Ostapenko, Gauff, la numero 1 del mondo Iga Swiantek – e fuori anche. Prima che con Jannik è stata fidanzata di Nick Kyrgios, due psiche agli antipodi, che a sua volta si è accompagnato in passato a Ajla Tomljanovic, ex di Matteo Berrettini. Anche il globalizzato circuito pro in fondo è corto. Con Nick è stata lei a troncare; con Jannik la scintilla sarebbe scatta in Australia, quando già il rapporto del campione azzurro con l’ineffabile influencer Maria Braccini (un solo post in comune, di spalle, una sola apparizione insieme, freddina, a Torino l’anno scorso) era logorato.
A Roma già il gossip era decollato, a Torino i due erano stati avvistati durante il soggiorno di Sinner al J Medical. Alla vigilia del Roland Garros sono stati paparazzati alla Langosteria, posto scicchissimo, vista Senna, specializzato in pesce e amato da Neymar ai tempi del PSG, gestito dall’italianissimo Enrico Buonocore insieme con lo chef Michele Biassoni. Anna peraltro ama cucinare in proprio – Jannik, figlio d’arte, apprezzerà.. – fare shopping, ma soprattutto stare con gli amici. Ascolta Dua Lipa, Post Malone, Rihanna, Jutin Bieber e DJ Kaled e possiede due cani, uno fisso a Mosca, l’altro, un pomsky che la segue nel circuito, di nome Kobe, non a caso le piace il basket. Lei e Jan sono ragazzi straordinariamente normali, difficilmente sfameranno i social come Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa, l’equivalente tennistico di Richard Burton ed Elizabeth Taylor (a Parigi si sono rimessi insieme e giocano anche il misto), o Gael Monfils e Elina Svitolina, già sposi e genitori. Ma saranno i social, prevedibilmente, a cibarsi di loro. —