il Giornale, 29 maggio 2024
Riecco i «tormentoni» (con tante sorprese)
Finita la pioggia (pare), iniziano i tormentoni. Giorno dopo giorno escono o vengono annunciati nuovi brani che provano a giocarsi uno dei campionati più vecchi del pop: quello del brano che si «attacca» all’estate, la colora, la rende riconoscibile e poi rimane nella nostra memoria. Stavolta i primi sono stati Fiorello e Orietta Berti con Una vespa in 2, che è semplice e vincente e ha scandito l’inizio del torneo insieme con Karma dei The Kolors (che sarà abbinato pure a una delle classiche campagne pubblicitarie estive). Ma l’elenco è già lungo. Ieri Fedez ed Emis Killa hanno annunciato Sexy shop, che uscirà il 31 (esibizione al Future Hits Live di Roma) e, se non sarà il re dei tormentoni, sarà senz’altro uno dei più discussi visto che nel testo ci sono chiari, e non teneri, riferimenti a Chiara Ferragni. Insieme con Rutti di Morgan (che si ascolterà molto) è probabilmente il più polemico della stagione meno polemica, ossia l’estate. In estate ci vogliono pezzi come Bestiale di Eiffel 65 con Loredana Bertè oppure Maranza di Rovazzi con il Pagante, che sono cuciti su misura per questo periodo. Anche Frutta malinconia di Francesco Gabbani ha tanta voglia di mare e mescola la voce campionata di Giorgio Gaber a riferimenti agli anni Sessanta («Alle falde di Riccione...») in un brano più elaborato e costruito della media.
Dopotutto, neanche più nel pop ci sono le mezze stagioni e difatti alcuni brani sanremesi come Tuta gold di Mahmood e Sinceramente di Annalisa resistono ancora nonostante lei sia già in testa con Tedua per il brano Beatrice e abbia chiaramente anticipato sui social che sta per uscire un altro brano con Tananai (occhio che questa potrebbe essere la combinazione giusta). Anche Elodie, fresca di Croisette, ha già pronta una canzone, che uscirà venerdì e filerà dritta in cima allo streaming. E se c’è chi come Ghali in Paprika, non rinuncia a spunti polemici («Puoi dirmi quello che vuoi, non farò come la Rai»), ci sono anche pesi massimi come Articolo 31 con Fabri Fibra e Rocco Hunt che in Peyote non perdono un grammo della loro incisività (tra l’altro Rocco Hunt gioca anche da solista con Musica Italiana). E poi ci sono i Coma Cose che con Malavita non avranno forse pubblicato un tormentone ma sicuramente è uno dei brani migliori e meglio cantati del momento. Anche Alessandra Amoroso e Big Mama sono sorprendenti con Mezzo rotto, brano nato da una sintonia di spirito che si è notata anche a «Una Nessuna Centomila» e va ben oltre il pop. Si completano bene, non è un brano volatile. Così come non lo è quello di una Emma in continua evoluzione: Femme fatale non è soltanto al momento uno dei pochi brani «singoli» (ossia senza uno o più feat.) ma è pure un altro passo avanti nella storia di questa tormentata vagabonda stilistica. Più lineare, forse, la scelta di Angelina Mango che con Melodrama scende ancora più a fondo nella propria identità musicale.
Insomma il panorama si sta formando e, come sempre, entro inizio luglio pioveranno canzoni su canzoni in gara per arrivare a fine stagione al Power Hits di Rtl 102.5 all’Arena di Verona con il titolo di «re dei tormentoni». Senza dubbio, al momento c’è poca internazionalità all’orizzonte. Sparito il reggaeton, siamo in attesa di un’altra invasione che, mah, è difficile prevedere a stretto giro. Al momento tocca a Paola & Chiara, agli immancabili Boomdabash, a Tony Effe con Gaia e al Cinema spento di Ana Mena con Dargen D’Amico. Sono questi i protagonisti dei prossimi mesi pop (ma si attendono sorprese).