Corriere della Sera, 28 maggio 2024
Via al nuovo test per Medicina
Roma Al via oggi alle 13 la prima tornata del Concorsone per l’accesso a Medicina. Dopo l’esperimento dei test Tolc (Test online Cisia) dello scorso anno, spazzati via dai ricorsi al Tar e dalla volontà del governo di riformare il numero chiuso, si torna al passato. Un test uguale per tutti di sessanta domande a crocette, cento minuti per rispondere. Niente computer: si farà tutto su carta. E il 30 luglio – dopo la maturità – gli aspiranti medici potranno ritentare la prova per cercare di migliorare il risultato.
A settembre uscirà la graduatoria nazionale: i posti disponibili per i 67.260 candidati sono 20.867, oltre mille in più dello scorso anno. In aggiunta gli studenti che lo scorso anno, frequentando la quarta superiore, avevano sostenuto il test e avevano ottenuto almeno 56,59 punti, avranno dei posti riservati.
L’unica novità di questo concorso 2024 rispetto al passato è che gli studenti si sono potuti allenare sui quesiti grazie a una banca dati di 3.500 domande rese pubbliche dal ministero quasi un mese fa. Sarà tra queste che verranno «pescati», con un meccanismo simile a quello usato per l’esame della patente, i sessanta quesiti del test: quattro di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, cinque di ragionamento logico, 23 di biologia, 15 di chimica e 13 di fisica e matematica.
Il bis
Il 30 luglio gli aspiranti medici potranno ripetere la prova per migliorare il risultato
Nelle intenzioni della ministra dell’Università Anna Maria Bernini il Concorsone di quest’anno dovrebbe essere un unicum, in attesa che il Parlamento approvi la legge che modifica le modalità di accesso a Medicina, ma è possibile che i tempi della riforma e di adeguamento dei piani di studio non consentano di cambiare già il prossimo anno. La nuova legge prevede di spostare il test di accesso alla facoltà dopo un primo semestre di studio universitario, quando gli studenti hanno già passato tre esami di indirizzo. Chi non dovesse riuscire a superare il test potrà comunque iscriversi a facoltà come Biologia o Scienze motorie per non perdere il lavoro fatto nei mesi di preparazione.
Alla vigilia del Concorsone il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli ha lanciato l’allarme sui numeri: «Nel 2034, quando finiranno gli studi gli studenti che si immatricoleranno quest’anno, arriveranno oltre 20 mila nuovi specialisti; ma saranno soltanto 7.189 i colleghi che andranno in pensione: sarà molto difficile evitare una nuova pletora medica, a meno di non rivedere i modelli organizzativi. Dobbiamo evitare che i medici così formati, a carico dello Stato, abbandonino il Servizio sanitario nazionale verso il privato o verso l’estero. Sono quasi 40 mila i medici che in 5 anni hanno lasciato l’Italia».