la Repubblica, 27 maggio 2024
Intervista a Robert Hardman. Parla di Carlo III
LONDRA -Robert Hardman, 59 anni, uno dei massimi esperti della Royal Family, lei conosce bene il re, lo ha intervistato più volte e ora ha scritto una sua “biografia contemporanea”, “Carlo III”, dal 4 giugno per Rizzoli, piena di dettagli e rivelazioni. Come sta il sovrano?«Meglio. Non sappiamo dettagli del suo tumore. Ma ha 75 anni e pare sulla buona strada. Mi dicono che stia migliorando, decisamente».Negli ultimi tempi ci sono stati rumour di condizioni aggravate.Addirittura di piani per il funerale aggiornati per i prossimi mesi.«No, ora Carlo sta meglio. Nessuno al palazzo si sta preparando al peggio.Né per quest’anno, né per l’anno prossimo. Non c’è una vera cura per il cancro: devi fermarlo. E al momento mi dicono che si sia fermato».Come la sta vivendo il re?«Beh, lui è un internazionalista, più della madre Elisabetta II. Deve tenere insieme il Commonwealth e vuolecontribuire a ricucire i rapporti con l’Europa post Brexit, non a caso il primo viaggio all’estero della sua reggenza doveva essere in Francia.Lo turba il non poter viaggiare ed essere sempre tra la folla».Certo, a suo modo, che “re sfortunato”...«Ma ha avuto tempo per prepararsi. E non ha mai agognato di prendere il potere prima della morte di Elisabetta».Eppure “The Crown” su Netflix ce lo ha rappresentato così.«Spazzatura! Figuriamoci se Carlo complottasse con Tony Blair perspodestare la madre…».Ma il figlio William potrebbe prendere il suo posto? Voglio dire, in queste circostanze, un’abdicazione è possibile«Ho intervistato la regina di Danimarca due volte, nel 2000 e nel 2012. Mi ha sempre risposto: “Io abdicare? Giammai!”. E invece...Quindi mai dire mai. Ma non credo ciò accadrà alla nostra monarchia».Perché?«Perché William non vuole salire sul trono così. Carlo può comunque continuare a lavorare durante la malattia, come ha fatto sua madre. Epoi, anche in casi estremi, ci sono altre soluzioni temporanee come i cosiddetti “consiglieri di Stato”».Però, diciamolo: la “monarchia snella” voluta dal re è stata un boomerang, vista anche la malattia sua, della principessa Kate e di Sarah Ferguson.«Falso mito. La monarchia snella è stata una necessità: il mondo è cambiato. E Harry, Meghan e Andrea si sono auto-esclusi».È questo il vero “annus horribilis” della Royal Family?«Nonostante tutto, non credo. Chi lo ha vissuto, sa che il 1992 (recte: 1997), quando è morta Diana, è stato peggiore. Perché la monarchia britannica non è mai stata in discussione come allora».Andrea lo rivedremo mai più in prima linea nella Royal Family?«Impossibile. È finito. A meno che il caso Epstein ci regali colpi di scena».Ma è vero che Carlo lo vuole sfrattare dalla sua villa a Windsor?«Non credo che lo caccerà da un giorno all’altro. Ma so che ci sono negoziati in corso. Se Andrea non riuscirà a pagare le spese della sua residenza, potrebbe dover sloggiare».E Harry e Meghan?«Hanno fatto una scelta che non mi pare stia portando frutti. Le accuse di razzismo alla famiglia, per esempio, erano lunari, basate sul sentito dire.Mi sembra che siano davvero mal consigliati… e ora dovrebbe uscire un nuovo libro di Harry, dopo Spare».Davvero«Sì. Ma nella Royal Family non sono più preoccupati. Basta vedere i sondaggi: i duchi del Sussex non hanno guadagnato in popolarità e non l’hanno fatta perdere agli altri membri della Ditta».Ma sarà un’altra pietra tombale sulla riconciliazione tra Harry, Carlo e il fratello William, con il quale pare non parli da oltre un anno.«Beh… non proprio».Cioè?«Mi pare di capire che una riconciliazione sia possibile. Il punto è che Harry ha spifferato fatti privati di famiglia e quindi nessuno ha più fiducia in lui. Ma se Harry venisse a Londra in privato più volte per ricucire, senza farsi pubblicità come due settimane fa, allora le cose potrebbero davvero cambiare...».E Kate?«Ha chiesto privacy e le auguriamo il meglio. Certo, il caso della foto modificata ha incrinato la fiducia, anche perché la principessa aveva questa aura di perfezione... Ma si è subito presa la responsabilità. E con quel video in cui ha confessato la malattia ha riconquistato tutti».