Corriere della Sera, 26 maggio 2024
Società off shore, conti bancari, quadri «Elkann dia gli atti sull’eredità Agnelli»
Sono gli eredi testamentari ed è «presumibile» che i documenti relativi ai conti bancari e alle società offshore un tempo riconducibili a Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato, siano nella «disponibilità» dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann. Allo stesso modo, il notaio svizzero Urs von Grünigen, che di donna Marella ha curato la successione, ne sarebbe custode insieme con l’inventario dei beni. Riparte da qui la disputa civile che Margherita Agnelli, assistita dall’avvocato Dario Trevisan, ha avviato contro i tre fratelli Elkann per l’eredità della madre, deceduta nel febbraio 2019. Lo ha deciso il giudice torinese Nicoletta Aloj che, con un’ordinanza di 11 pagine, riscrive le linee guida di un procedimento che nel luglio 2023 era stato sospeso in attesa che arrivassero a conclusione altre cause svizzere e che la Cassazione, invece, ha disposto riprendesse. Ritenendo che lo stop non fosse sufficientemente motivato, tenuto conto che il procedimento italiano tratta questioni diverse dai processi elvetici. Due i punti chiave del provvedimento: la convocazione per un interrogatorio dell’ad di Exor, che dovrà raccontare al giudice la verità sul patrimonio ereditato dalla nonna, a cominciare da quello protetto in alcune società offshore delle Isole Vergini; e l’ordine che obbliga i fratelli Elkann e il notaio a esibire tutti i documenti relativi a conti bancari (se ne contano almeno 15) e a società con sedi in paradisi fiscali appartenuti a donna Marella (Bundeena Consulting, Silver Tioga Company, Fima Inc., Silkestone Invest e Layton S.A.). Non solo: tra gli atti che dovranno essere consegnati ci sono pure quelli che svelano le donazioni disposte tra il 2010 e il 2014 dalla vedova di Gianni Agnelli e in questo capitolo potrebbero rientrare le opere d’arte. Di contro, non dovranno essere esibiti gli atti della Dicembre, la cassaforte della famiglia: «Documenti solo genericamente individuati e risultanti per lo più da pubblici registri». La prima udienza è in menu per il 2 dicembre: l’interrogatorio di Elkann non è ancora fissato, ma potrebbe avvenire nella primavera del 2025. Per allora dovrebbe essere chiusa anche l’inchiesta penale – nata da un esposto di Margherita – in cui i fratelli Elkann, con il notaio von Grünigen e il commercialista Gianluca Ferrero, sono indagati per truffa ai danni dello Stato per il mancato pagamento della tassa di successione relativa all’eredità della nonna. L’indagine, che ruota sulla presunta residenza fittizia di Marella in Svizzera, corre parallela alla causa civile. E per ora solo una parte dei documenti su cui i pm stanno lavorando sono sovrapponibili. Se entro dicembre l’aggiunto Marco Gianoglio e i sostituti Mario Bendoni e Giulia Marchetti depositeranno gli atti, l’avvocato Trevisan potrà chiederne l’acquisizione in civile. Ai primi di maggio i pm hanno chiesto una proroga delle indagini, svelando l’esistenza di una rogatoria in Svizzera con cui si domanda l’accesso alla documentazione fiscale e alle carte della successione di donna Marella. Le stesse che il giudice civile ha ordinato agli Elkann di esibire.