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 2024  maggio 26 Domenica calendario

Il fratello di Dale scagiona Chico Forti



Non è la prima volta che si schiera apertamente dalla parte di Chico Forti, condannato all’ergastolo negli Stati Uniti con l’accusa di aver ucciso suo fratello Dale, a Miami nel 1998. Bradley Pike aveva già scritto al governatore della Florida nel 2020: «Non è stato lui, liberatelo». All’epoca il 65enne che si è sempre dichiarato innocente, aveva già scontato 20 anni di carcere.
Anche adesso, con l’ex surfista e produttore tv finalmente tornato in Italia per finire di scontare la sua pena vicino all’anziana madre grazie ad un accordo tra gli Stati Uniti e il nostro Paese, il fratello di Pike si è fatto sentire con una lettera alla famiglia. Ha parole piene di affetto per la donna quasi centenaria che non vedeva il figlio da 16 anni in occasione della visita che Forti le ha potuto fare nella sua casa di Trento, mettendo su uno stesso piano la tragedia di suo fratello e quella di mamma Maria. «Sono davvero molto felice – scrive – che sia riuscita a rivedere suo figlio dopo tutti questi anni e dopo le tragedie e il lutto con cui entrambe le nostre famiglie hanno dovuto fare i conti negli ultimi 27 anni. La cosa più crudele che si possa infliggere a una persona, specialmente se è madre, è separarla dal proprio figlio, indipendentemente dalle sue azioni. Mi auguro di poterci ritrovare e piangere insieme le vite sprecate/perdute, pensando a quello che avrebbero potuto essere se tutta questa storia non fosse avvenuta. Si rassereni ora e si goda la prossimità di Chico, sperando che un giorno riusciate a sedervi a tavola insieme a tutti i vostri cari e guardare negli occhi i vostri figli, lavorando e pregando affinché possano vivere in un mondo più giusto». Nessun cenno, nella lettera, al merito di un processo pieno di buchi, senza prove e senza movente, arrivato al termine di un’inchiesta zeppa di errori e omissioni.
Soltanto umanità e quella convinzione, sull’innocenza di Forti, già manifestata nel 2020 al governatore della Florida. Nello scritto, letto venerdì sera nel corso della trasmissione Quarto Grado, Bradley Pike chiedeva l’immediato rilascio dell’uomo che per i giudici ha ucciso suo fratello Dale, tanto da meritare l’ergastolo. «Credo fermamente che il signor Forti sia innocente rispetto al reato per il quale è stato ingiustamente detenuto per vent’anni. Considerata questa dura circostanza, sostengo pienamente la concessione della grazia al signor Forti il prima possibile», aveva sottolineato il fratello della vittima nella lettera al governatore. «L’omicidio di mio fratello – aveva aggiunto Pike – è stata una tragedia che mi ha perseguitato negli ultimi vent’anni, ma aggiungerlo alla sofferenza di un uomo innocente è un peso troppo grande da sopportare per il resto dei miei giorni. Chiedo quindi, per favore, che il signor Forti venga rilasciato dal carcere per evitare ulteriori sofferenze inutili e ingiustificate».