il Fatto Quotidiano, 26 maggio 2024
Balneari, ancora su i prezzi degli ombrelloni: +4% a giugno. Blitz di ‘Mare Libero’ al Twiga
Anche se le concessioni balneari sono scadute e le proroghe generalizzate agli stabilimenti sono illegittime, come riaffermato dal Consiglio di Stato, nel primo weekend quasi estivo c’è l’immancabile certezza: sotto l’ombrellone è già iniziata la stagione dei rincari. Il costo medio per un giornaliero festivo quest’anno è arrivato a 24,55 euro€ durante la bassa stagione, con un aumento del 3,98% rispetto all’anno scorso. E non parliamo di lettini all’ultimo grido, come quelli gazebo, ma del costo per una famiglia media italiana, composta da 2 adulti ed 1 bambino per un ombrellone e due semplici lettini in terza fila ipotizzando la settimana dal 9 al 15 giugno. A fare i conti per i bagnanti è l’Istituto ricerche sul consumo ambiente e formazione (Ircaf) che ha presentato un’indagine su 65 stabilimenti balneari delle località più rinomate in tutta Italia, dal quale emerge che per un giornaliero si va dai 25 euro sborsati lungo la costa romagnola ai 40 della costiera Amalfitana (Campania), ai 42 di Lerici (Liguria) fino ai 45 euro a Sabaudia (Lazio). Anche il costo medio nazionale di un pacchetto settimanale è salito: 159,85 euro, vale a dire un aumento dell’1,73% (pari a 2,71 euro) rispetto al giugno 2023. Insomma, l’ennesimo aumento che anno dopo anno viene imposto ai bagnanti dai gestori e che non è imputabile neanche all’aumento dell’inflazione. Se, infatti, il caro-prezzi vale il +0,5% (da giugno 2023 ad aprile 2024, secondo i dati Istat), prendendo in esame i prezzi imposti dagli stabilimenti si registra un incremento che è 8 volte superiore per il costo giornaliero e triplo per quello settimanale. A livello regionale, gli stabilimenti presenti sui mari Adriatico e Ionio tendono ad essere più economici. Qui per un giornaliero si spende sui 21 euro (+5,22% rispetto al 2023) e 129 euro per il settimanale (+0,79 %). Mentre per quelli presenti sulle coste tirrenica e ligure il giornaliero arriva a 27,24 euro€ (+1,52%) e il settimanale a 183 euro (+0,22%). Intanto continuano i blitz del coordinamento “Mare Libero” per combattere la privatizzazione delle spiagge e “restituire il mare alla collettività”. Ieri una ventina di attivisti hanno montato ombrelloni, sdraio e steso gli asciugamani tra i lettini dello stabilimento Twiga, la spiaggia vip di Marina di Pietrasanta. Si tratta del bagno di Flavio Briatore – e un tempo della ministra del Turismo Daniela Santanchè – che a fronte di un canone demaniale da poche migliaia di euro ne fattura milioni.