ItaliaOggi, 25 maggio 2024
I turisti tedeschi, appena tornano a casa dalle vacanze, denunciano spesso le agenzie di viaggio. Un giudice ha negato l’indennizzo richiesto per le oche chiassose dietro l’albergo
I pregiudizi sono per sempre. Per i tedeschi, gli italiani sarebbero poco affidabili, e i siciliani ancor peggio. Ma è sempre meno vero. Un giudice ha dato torto a una turista che sperava di essere rimborsata grazie alla nostra cattiva reputazione. Ha chiesto di essere risarcita dopo una vacanza sull’isola perché le oche nel cortile dietro il suo albergo erano troppo chiassose, ma le è andata male.
I pregiudizi dei vacanzieri tedeschi sugli italiani, ma la musica è cambiata
A esser sinceri, la vacanza non era iniziata bene. L’hotel per overbooking l’ha mandata il primo giorno in una dependance, poi le ha proposto una camera senza vista mare, come pattuito nella prenotazione, ma per un solo giorno. Infine la turista ha ottenuto la stanza desiderata. E la proprietaria dell’albergo l’ha comunque rimborsata per gli inconvenienti con 242 euro, e la signora ha accettato.
In vacanza bisogna mettere in conto l’atmosfera locale
Tornata a casa la turista ha denunciato, tuttavia, l’albergatrice perché avrebbe rovinato a lei e al marito «la gioia delle vacanze», per colpa delle oche troppo chiassose. Gioco facile, una bavarese contro una siciliana dovrebbe aver partita vinta. Invece, il magistrato ha deciso a favore della Sicilia, stabilendo un risarcimento simbolico, 115 euro, e non 750 a testa, per la turista e il marito. In vacanza bisogna mettere in conto l’atmosfera locale, non si può pretendere la perfezione, ha scritto la Frankfurter Allgemeine.
Possibile ottenere risarcimenti direttamente dal tour operator
La signora che non ama le oche aveva prenotato la vacanza all inclusive, tutto compreso, viaggio, soggiorno, pasti, presso un’agenzia. In Germania è possibile fare reclamo e ottenere un risarcimento direttamente dal tour operator, purché vengano rispettate precise regole.
Denunce immediate e documentate con foto e testimonianze
Le eventuali manchevolezze vanno denunciate subito, se possibile già durante il viaggio, e documentate se possibile con foto, e testimonianze di altri ospiti. Non viene precisato se la querelante avesse registrato il frastuono delle oche in cortile. È spesso difficile, o impossibile, rivalersi su un albergatore alle Maldive, o in Marocco.
Le denunce sono migliaia ogni anno, e ci sono percentuali fisse per ogni manchevolezza, ma secondo la legge non tutte le prestazioni promesse e non mantenute sono un Mangel, una mancanza, un difetto rimborsabile.
Esistono tabelle per gli indennizzi utilizzate dai giudici
Con gli anni, si è creata una sorta di tabella per i risarcimenti che fa ormai testo per i giudici. Se l’hotel è sporco si ha diritto dal 3% al 60%, dipende non solo dalla sporcizia, ma anche dalla località.
È normale che una pensione in Oriente sia meno pulita di un albergo a tre stelle in Europa, ma si sa che a Parigi o a Londra la pulizia lascia a desiderare in confronto alla Germania.
Se manca il balcone promesso, e la camera non ha il panorama descritto nella pubblicità, si ottiene dal 5% al 75%. Se la piscina è sporca si arriva al 30%. Per gli insetti, dipende: nei paesi del sud, la presenza di uno scarafaggio non basta per un rimborso.
Per le pulci, ovviamente, si è più severi. Le zanzare vengono quasi sempre assolte, è normale trovarle nelle vacanze sul Mediterraneo.
Nel 2023 presentati 63mila reclami alla Tui, il più grande gruppo tedesco di viaggi
Se l’hotel è vicino a un cantiere rumoroso il disturbo è compensato con il 60%. Ma ho letto che qualche tedesco sensibile, ha reclamato perché le onde troppo rumorose disturbavano il sonno. Naturalmente i giudici hanno consigliato ai clienti di andare in montagna. Frau Judith Roth, responsabile per i reclami presentati alla Tui, ha ricevuto l’anno scorso 63mila Reklamationen da parte di clienti scontenti, appena il 2%.
«Si arriva a casi limite», ha dichiarato, «una coppia in vacanza a Madera ha fotografato ogni mattina le fette di prosciutto e di salame al buffet per dimostrare che erano identiche a quelle del giorno prima». Una donna ha chiesto i danni perché l’animatore del club vacanze con cui aveva avuto un flirt, l’aveva poi tradita con un’altra cliente.
Villeggianti troppo pignoli presentano molte proteste
Per non perdere tempo, la Tui in molti casi, abbiano torto o ragione, preferisce accontentare chi protesta con un Cd o una bottiglia di vino. Karl Bom, specialista per il tourismusmanagement, ha ammesso che la percentuale di proteste sia comunque troppo alta, ma ritiene che i suoi connazionali siano troppo pignoli: i tedeschi vanno in vacanza già pronti al reclamo.