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 2024  maggio 22 Mercoledì calendario

Periscopio

«Netanyahu e Sinwar criminali di guerra». All’Aia il procuratore Karim Khan chiede il loro arresto. [Questo o quello, Israele o Hamas, aggrediti e aaggressori, per lui pari sono].Repubblica.
Israele: «Vergogna». Biden: «Scandaloso». HuffPost.
Israele ha commesso molti atti terroristici contro i palestinesi anche quando Anconetana non era premier. Ciò è dimostrato da due casi tipici di terrorismo di Stato da parte d’Israele: i massacri di Sabra e Shatila del 1982. [Che di solito è un caso solo: il massacro di Sabra e Shatila]. Alessandro Orsini, il Fattoide quotidiano.

[In calce all’articolo del prof. Orsini, una precisazione del direttore:] la strage di Sabra e Chatila, permessa dalle truppe israeliane, fu perpetrata dai falangisti cristiano-maroniti dopo l’assassinio del loro presidente Bachir Gemayel. M. Trav., il Fattaccio quotidiano.
Sposata con George Clooney, avvocatessa che si occupa di diritti umani, Amal Clooney – che non ha account social, che non dà interviste praticamente mai, che fa il suo lavoro invece di esibire la sua vita, madre non dico degli unici ma di due rarissimi bambini hollywoodiani di cui non girino foto – Amal Clooney è stata criticata perché non è andata da Mara Venier a dire «stop al genocidio»? Ma pensa te. Guia Soncini, Linkiesta.
Avendo smarrito ogni criterio comune di distinzione tra Bene e Male, non riusciamo ad accettare la nostra responsabilità dinanzi alle crisi aperte nel mondo.La linea di Francesco Cundari.
La Corte internazionale di giustizia, che ha impiegato oltre un anno per preparare un mandato di cattura nei confronti di Vladimir Putin, o dieci anni a voler essere precisi sull’inizio dei crimini di guerra russi in Ucraina, in poche settimane è arrivata a chiedere l’arresto del premier israeliano Benjamin Netanyahu e, bontà loro, anche del capo di Hamas a Gaza Yahia Sinwar, il volenteroso genocida di ebrei manovrato come un burattino dalle stesse guardie rivoluzionarie di Raisi che a Teheran uccidono le donne, impiccano gli omosessuali e cancellano qualsiasi diritto civile individuale del popolo iraniano. Christian Rocca, Linkiesta.

Quest’uomo aveva le mani sporche di sangue. John Kirby, portavoce della Sicurezza nazionale Usa.
Nel 1988, quando da capo della magistratura Ebrahim Raisi mandò al patibolo migliaia d’oppositori, anche intere famiglie e coppie trentenni con figli piccoli, l’ayatollah Montazeri lo affrontò e gli disse: «Non sarai ricordato come un rivoluzionario, sarai ricordato come un criminale». (…) I condannati erano talmente tanti che i furgoni della polizia non bastavano e vennero deportati nella capitale sui treni. Cecilia Sala 1, il Foglio.
Nelle chat e sui balconi la gioia degli oppositori: «Il boia è morto». Corriere della Sera.
A Teheran, nel settembre del 2022, soltanto il venti per cento degli aventi diritto si è presentato ai seggi e la metà ha votato scheda bianca. Significa che oggi, nella capitale, il regime viene sconfessato da nove cittadini su dieci. Cecilia Sala 2, il Foglio.
Lutto nazionale [mah!] in Turchia e India.Corriere della Sera.
Putin non è il nuovo Hitler o Stalin. Ha reagito alla minaccia Usa. A parti invertite, Washington avrebbe fatto lo stesso. Anzi, è proprio lei ad aver causato questo disastro. [Lei? Mrs. Washington? Meglio essa]. Benjamin Abelow, «storico americano», La Veritasky 1.

Una decina di sostenitori s’è unito a Trump in tribunale a Manhattan per il processo che lo vede alla sbarra. Tra di loro Chuck Zito, che ha passato diversi anni dietro le sbarre per droga. Zito è l’ex boss d’una banda di motociclisti, la sezione New York Nomads newyorchese degli Hells Angels. Il Dipartimento di Giustizia descrive i Nomads come un’impresa criminale collegata alla famiglia criminale Gambino. Trump mostra da tempo affetto per i motociclisti macho: «Amiamo i motociclisti? Sì». newyorktimes.com (da Dagospia).
Pnrr. Quei soldi [dice Gentiloni] li ha dati l’algoritmo. Rocco Casalino: «Ma perché 209 miliardi e non 210?» Giuseppe Conte: «Un miliardo je l’ho lasciato de mancia all’algoritmo». Osho, il Tempo.
Quando il 26 settembre del 1999 fu estradata dagli Stati Uniti Silvia Baraldini, condannata a 43 anni per reati d’«associazione sovversiva» all’aeroporto si presentarono Armando Cossutta con le rose rosse e il ministro della giustizia di D’Alema, Oliviero Diliberto, raggiante di gioia. (…) Oggi sul Fatto, che per l’estradizione di Chico Forti titola «Benvenuto assassino», Antonio Padellaro scrive che Forti è stato “pur sempre condannato da un paese dove, fino a prova contraria, vige lo stato di diritto”. (…) È lo stesso Fatto che quando Di Maio s’adoperava per riportarlo in Italia, chiamava Forti «ex produttore televisivo» e adesso che l’ha liberato Giorgia Meloni scrive «assassino». (…) Di Maio non c’è più e allora ecco che «Meloni svilisce lo stato». Maurizio Crippa, il Foglio.

Chico Forti è stato trasportato a Roma con l’aereo di Stato (la procura della Corte dei conti non ha nulla da rilevare?) Domenico Cacopardo, ItaliaOggi.
Gianfranco Miccichè [FI] è accusato di peculato e truffa aggravata, perché in maniera a dir poco «spregiudicata» avrebbe usato l’auto blu per fini personali facendosi scarrozzare tra Palermo e Cefalù, dove ha la residenza estiva, per la quale ha ricevuto oggi il divieto di dimora. Saul Caia, il Fattoide quotidiano.
Beatificazione in corso. Verdi-Sinistra vuole proiettare l’effige dell’anarchica sul Campidoglio.Libero.
[La kermesse] di Madrid è utile all’estrema destra spagnola che negli ultimi tempi ha dimostrato di non essere proprio in buona salute. Serve anche all’ungherese Orbán, un altro in perdita di consensi. Fa comodo al portoghese Chega che invece sta avendo successo nel suo Paese, ma ha necessità di farsi conoscere in Europa. E ovviamente manda in visibilio il presidente argentino, l’istrione Milei, che adora i palcoscenici. Ma Giorgia Meloni? Cos’ha da guadagnare e cosa da perdere la premier italiana? Guadagnare, niente. Perdere, parecchio: almeno rispetto all’immagine della leader conservatrice che ha le sue idee e le difende, ma senza nulla da spartire col guazzabuglio estremista di Madrid. Anche perché le contraddizioni emerse sono un po’ troppo numerose persino per chi è esperto nel gioco delle tre carte. Stefano Folli, Repubblica.
La nostra reputazione dipende da quello che diciamo non meno che da quello che teniamo nascosto. Roberto Gervaso.