Corriere della Sera, 20 maggio 2024
A cena con Vannacci
Jeans, t-shirt gialla e chewing gum d’ordinanza. Il generale Roberto Vannacci, vestito come un giocatore di baseball (sua definizione, ndr ) arriva scortato da tre donne, in abito nero : «Siamo sue amiche. Se possiamo definirci “vannaccine”? Certo».
La campagna elettorale del generale tocca l’Emilia-Romagna. «Mi muovo solo su invito. Non ho nessuno che mi finanzi, la Lega meno che mai, quindi ottimizzo tutto quello che posso». A San Lazzaro di Savena, esterno giorno, periferia di Bologna, roccaforte della sinistra, ci sono tre carabinieri e nessuna contestazione. Il banchetto è gestito dall’amico-autista-militare: «Lo aiuto in maniera informale».
Qui dove si voterà anche per le Comunali, è il giorno della presentazione della lista Lega-FI-Dc. Vannacci è di buon umore, scherza con i giornalisti: «Se sono qui come autore di libri o di candidato? Entrambi. Sono binario anch’io. Chi votavo? Potrei aver votato Pd, chissà…».
In sala tutti i 50 posti occupati. Sguardo da piacione abituato ai nidi di vipere, il generale che vede il mondo al contrario, firma copie, lima il discorso e si gode il clima di forte fiducia tra tanti militari, leghisti e, udite udite una democratica cristiana: «Esistiamo ancora, Vannacci? Non tutto quel che dice mi convince».
Per un signore 71enne invece è «grandioso. Indica l’ordine che manca al mondo». In tailleur arancio l’eurodeputata della Lega, Alessandra Basso: «Ho i capelli rossi (il riferimento è alla discussa uscita di Vannacci in tv “I capelli rossi non sono normali”, ndr ), ma il generale ha spiegato… Lavoreremo insieme, cercherà casa a Bruxelles».
«L’ambientalismo? Un lusso che solo i ricchi possono permettersi. I diritti? Hanno un costo, non sono gratis. Inclusività? È farlocca, io voglio l’esclusività come lo sono la Ferrari e il parmigiano reggiano». Ammiccamenti alla Russia: «Tornerà di moda studiare il russo»; al fascismo: «Il mondo non si ferma, se ne frega, è fascista»; al luogo che lo ospita: «Ho fatto la prima elementare a Ravenna».
È tutto un selfie, ma se la macchina fotografica non scatta, il generale usa i ricordi: «Si è inceppata». A chi è senza smartphone: «È arrivata disarmata?». Per 30 euro a tavola il bis di primi composto da tortelloni alla salsiccia e mascarpone e garganelli agli asparagi. Poi carne mista alla griglia e patatine fritte e per finire crostata all’albicocca. Replica il discorso di due ore prima riassunto in 10 minuti.
Difende le sue teorie. «Quel che dico piace a tanta gente. Discorsi da bar? E anche se fosse, vogliamo sminuirli?». Ricorda Il conformista (nuovo) cantato da Gaber: «Ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa/È un concentrato di opinioni». Applausi e via prima di mezzanotte. Sorride: «L’ora delle streghe».