Il Messaggero, 20 maggio 2024
Intervista a Sarah Toscano, vincitrice di Amici
«Era arrivata qui senza aver mai preso una lezione di canto. È stata l’emblema di quello che Amici rappresenta: si è messa in gioco, ha studiato, lavorato sui suoi limiti con umiltà e impegno», ha sottolineato la sua insegnante all’interno della scuola più popolare d’Italia, Lorella Cuccarini, durante la lunga maratona finale di sabato sera che alla fine ha visto la giovane cantante sollevare la coppa di vincitrice assoluta del talent condotto da Maria De Filippi. Del resto la musica fino a pochi mesi fa non era nei piani di Sarah Toscano, 18 anni, da Vigevano in provincia di Pavia, la sesta cantante donna a trionfare in ventitré edizioni del talent show che Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, definisce «la più importante factory dello spettacolo italiano».
«Fino a prima di entrare nella scuola, lo scorso anno, giocavo a tennis a livello professionistico, in seconda categoria», dice Sarah, arrivata in finale insieme ai colleghi Mida, Holden e Petit e ai ballerini Dustin e Marisol dopo otto mesi di permanenza nel talent. Alla fine ha vinto proprio lei, che davanti a 4,48 milioni di spettatori pari al 31,8% di share («Una promessa, una conferma, una garanzia», ha commentato il direttore di rete Giancarlo Scheri a proposito dei dati che hanno permesso al programma di Maria De Filippi di aggiudicarsi la prima serata), ha battuto Marisol in una finalissima tutta al femminile. Il 17 maggio è uscito l’Ep d’esordio, contenente brani presentati nel programma come Touché e Sexy magica (l’1 giugno incontrerà i fan romani al centro commerciale Casilino).
La tennista o la cantante, ha capito cosa vuole fare da grande?
«Sì. Smetterò con il tennis, almeno a livello professionistico. Giocavo e mi allenavo cinque giorni a settimana per competere in seconda categoria e partecipare ai tornei: ora non è più fattibile. Penso di aver capito che la mia vera passione è un’altra. Continuerò a percorrere questa strada, Studierò tanto, perché posso solo che migliorare. Ma voglio vivere di musica».
La motivazione che l’ha spinta a scegliere di esprimersi attraverso il canto quale è stata?
«Ogni estate insieme alla mia famiglia andavamo in vacanza in un villaggio in Sicilia e puntualmente mi iscrivevo al concorso di canto che organizzavano i ragazzi dell’animazione. Aspettavo l’estate solo per quel momento: mi piaceva esibirmi davanti al pubblico. Penso che la musica sia una forma di comunicazione piacevole».
Tutto qui?
«Ho sempre vissuto a stretto contatto con la musica: ho preso lezioni di pianoforte per dodici anni».
La disciplina chi gliel’ha trasmessa?
«Entrambi i miei genitori: grazie a loro ho capito l’importanza e il valore dello studio».
Che lavoro fanno?
«Papà è manager, mamma insegnante di tedesco».
Ora è tutto chiaro.
«Consideri che è proprio tedesca (ride). La rigidità e la disciplina ce l’ho nel sangue».
Quella che omaggia Rettore con “Splendido splendente”, quella che canta “Punteri"a di Shakira, che interpreta “When I Was Your Man” di Bruno Mars: una, nessuna, centomila Sarah. Chi è musicalmente?
«Mi piace l’idea di poter fare tutto: dal pop alla dance. Arriverà il momento di scegliere, ma per ora non mi va di definirmi in un genere».
«Dammi una notte sexy amore magica», canta nella sua “Sexy magica”. Che vuol dire?
«Prenditi la notte, goditela: è un invito a viversi la vita in maniera spensierata e libera».
Dove si vede tra un anno?
«Non lo so: fino a sabato ero nella scuola di Amici».
E tra dieci?
«Peggio mi sento (ride)».
Punta a Sanremo per l’anno prossimo?
«Con una canzone giusta perché no?».
Un sogno nel cassetto?
«Un duetto con Vasco».
Di duetti Vasco non ne fa.
«E allora una sua canzone cantata da me».
È vero che il giorno del suo provino Maria De Filippi l’ha interrogata sul tennis?
«Sì (ride). Mi aveva chiesto chi stessi tifando a Wimbledon. Ma io in quel periodo non stavo seguendo tantissimo. Non sapevo cosa rispondere. Ho sparato un nome a caso, non ricordo quale. Peccato che non fosse tra i partecipanti».