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 2024  maggio 18 Sabato calendario

Liz Taylor che parla per 70 ore

CANNES – «Ho fatto degli errori e ho pagato per i miei errori. L’impressione però era che non avessi pagato abbastanza». Liz Taylor: the lost tapes di Nanette Burstein, a Cannes Classic, è uno squarcio nella personalità, complessa, piena di arguzia e umorismo, della diva immortale. La regista ha avuto accesso agli archivi privati della star, morta il 23 marzo 2011 a 79 anni: 70 ore di audio intimo, recentemente ritrovato, conversazioni sincere, riflessioni, racconti che rivelano una donna in contrasto con l’immagine pubblica, desiderosa di rispetto e libertà.Quando, bambina, vide per la prima volta come si girava un film ne fu ammaliata, chiese ai genitori di farle fare dei provini e venne messa sotto contratto dalla Mgm, i compleanni sul set, le lezioni dentro gli studios. «Sul set c’era anche la scuola – racconta – e io la odiavo. Stavamo anche otto ore sul set e poi tre sui banchi, era tutto molto ipocrita, dovevamo concentrarci sulle battute ma poi pretendevano che sapessimo anche le lezioni».I film segnano le tappe della sua vita: il primo bacio vero dato appena pochi giorni prima di quello sul set («ed era decisamente meglio il secondo»), i flirt costruiti a tavolino dalle produzioni, il matrimonio a 18 anni con l’erede degli Hilton, un marito manesco che le procurò un aborto. E poi le amicizie con i colleghi gay che aiutava a nascondersi: Roddy McDowall, Montgomery Clift e Rock Hudson. L’amore per il produttore Mike Todd, morto in un incidente aereo, lo scandalo di Eddie Fisher “rubato” a Debbie Reynolds e la tormentata relazione con Burton.Quando girò Cleopatra a Cinecittà, nel pieno della passione extramatrimoniale, anche il Papa arrivò a criticarla. Il 15 aprile 1962 L’osservatore romano bollò il comportamento dell’attrice (senza mai nominarla) “vagabondaggio erotico”. «Il Vaticano mi aveva attaccato frontalmente. Quando girammo una scena importante con migliaia di comparse ero sicura che gli italiani mi avrebbero fatto a pezzi. Invece alla fine della ripresa presero a urlare: “Baci Liz, baci Liz”. Le mie lacrime in quella scena sono vere»