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 2024  maggio 18 Sabato calendario

CHIUDERESTE MAI IL VOSTRO AUGELLO IN UNA GABBIETTA? - I FETICISTI BDSM VANNO IN ESTASI A FARSI MARTORIARE IL SESSO IN PICCOLE “PRIGIONI” DI PLASTICA O METALLO - BARBARA COSTA: “SONO UTILIZZATE DAI BDSM CHE VOGLIONO ESSERE OBBLIGATI A NON TOCCARSI. QUELLE A DESIGN APERTO SONO PENSATE PER CHI, DURANTE LA SEDUTA SADO-PENITENZIALE, PREFERISCE CHE IL PENE SIA ACCESSIBILE, PER UNA MASTURBAZIONE, A MANO ALTRUI E NO. SONO MODELLI CHE AMMETTONO I GIOCHI ORALI” - TUTTO CIO’ CHE C’E’ DA SAPERE… -

Chiuditelo, immobilizzatelo, mortificatelo, impediscigli di godere, e fagli del male. Tanto male. Non sei tu a determinare come e SE liberartelo dalla tana. Fino a che punto di pen(e)oso divertimento, e maliosa crudeltà, sei capace di arrivare? E di sopportare? Al bando paurosi e "normali": qui si parla ai prigionieri del piacere avanzato, ai martirizzanti penici, a chi, tra misure diverse, le ha provate proprio tutte, e non gli basta ancora.

Si parla dei feticisti bdsm che cadono in estasi a farsi martoriare il sesso, in parte o intero, e non lo salvano dal padrone più seviziante, padrone che si scelgono apposta, e lo pagano apposta, per farselo chiudere in tali micro ma temibilissime… carceri. Se lo fanno in gloria a chiave serrare, in gabbiette che, se non sono cineserie, vanno approntati 60 euro (minimo) per un esemplare basicamente decente.

I modelli "cobra" – di varie marche – sono i preferiti per questo stringente motivo: sono i più "comodi" da indossare anche per lunghi periodi di tempo. Sono gabbiette a vestibilità aderente bramate da chi fa bdsm a dominazione esperta e ricercata, e non episodica, e da chi si fa sottomettere da un/a padrone/a che gli intima di tenerselo in "cella" per un giorno, se non di più. Si può fare. Ci sono gabbiette del pene che ti permettono di urinare.

Però: meglio le gabbiette in silicone o in metallo? La differenza sta nella spesa (quelle in metallo sono più care, e in metallo se ne può scoprire e comprare pure in oro, in argento) ma soprattutto sta nel peso: quelle in metallo "pesano" di più, sono ben più complicate da portare, e di solito sono utilizzate dai bdsm che vogliono essere obbligati a non toccarsi. Ci sono poi le gabbie in resina, in plastica dura, colorate e ornate da "disegni", e sono le gabbiette consigliate ai principianti.

Sono agevoli da indossare e da regolare, e alcune sono forgiate a vulva. Così si capisce all’istante chi comanda. Le gabbiette del pene a design aperto sono pensate per chi, durante la seduta sado-penitenziale, preferisce che il pene sia accessibile, per una masturbazione, a mano altrui e no, sempre in subordine. Sono modelli che ammettono i giochi orali.

Meno economiche sul mercato, e a ragione, sono le gabbiette del pene collegabili a app: sono le gabbiette per padrone e schiavo a distanza, e padrone e schiavo che fanno fetish online, e sono quelle usate da chi le padrone le "incontra" e le paga sui sex social, e ci fa sesso sado-virtuale. E sono anche le gabbie in cui se lo "murano" i bdsm in sado-autoerotismo, grazie alla modalità auto-bloccante.

Si trovano gabbiette del pene con cui si può uscire, andare in giro, sotto i pantaloni non si vedono, si dissimulano con la cintura. Ci sono gabbiette per pene – non consigliate ai neofiti – che il pene te lo "friggono": gli danno la scossa!!! A comando. Attenzione: più che la scossa, sicura in sé, chi le usa deve temere questo: le gabbie del pene connesse al web sono dispositivi a rischio attacco hacker come ogni altro…! E sono pronte per la AI. Non solo per il minor costo, ma pure per non incappare in fastidi di tal sorta, le gabbie del pene "analogiche" superano in vendite le più all’avanguardia.

Se sulla scatola della gabbietta del pene c’è la sigla CBT, si sappia questo: tale acronimo indica che il giocattolino è un "tortura pene e testicoli", e che per la precisione possiede al suo interno spilli, e spilloni, che, una volta azionati, straziano il sesso. Fa maleeeeeee! Se non siete proni al dolorosamente eccitante, lasciate stare.

Chi nel sesso ama le gabbiette del pene è un feticista che cerca e prova il piacere nella totale perdita del controllo. È un adulto che col suo assoluto consenso e accordo cede al partner disposizione e decisione del suo godimento. Una volta date le chiavi all’altro, è in sua balia. Non è più signore del suo pene, di sé stesso, di nulla. Si affida all’altro, "cede" il suo orgasmo. Che può alla fine anche non sopraggiungere.

Non è certo lui a stabilirlo. Chi usa la gabbia del pene però da solo, è un feticista che smania nel governo e no dei suoi impulsi. Azzarda tensione sessuale mettendosi alla prova, nel sorpasso e no dei suoi limiti, e nella ricerca di altri. Alza l’asticella ogni volta un po’ più su. Non si scherza con le gabbiette del pene. Sono amiche e alleate di sessualità impegnative. Ogni gabbietta è venduta con chiave di riserva. Non si sa mai. Se, a gioco finito, non si riesce a riaprirla, e a liberare l’uccello, si voli al pronto soccorso.