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 2024  maggio 17 Venerdì calendario

GRATTAMOSE: OGGI È VENERDÌ 17 DI UN ANNO BISESTILE! - SE SIETE SUPERSTIZIOSI PRENDETE TUTTE LE PRECAUZIONI - PER ALCUNI, IL 17 È CONSIDERATO UN NUMERO "SFIGATO" PERCHE', IN NUMERI ROMANI, SI SCRIVE "XVII", CHE ANAGRAMMATO DIVENTA VIXI ("HO VISSUTO"), PER ALTRI SAREBBE PERCHE' NELL’ANTICO TESTAMENTO RACCONTA CHE IL DILUVIO UNIVERSALE COMINCIÒ IL 17 DEL "SECONDO MESE" - ANCHE DIETRO ALLA BRUTTA FAMA DEL VENERDÌ CI SAREBBERO DELLE ORIGINI BIBLICHE VISTO CHE… -

Anche se venerdì 17 (o 13, dipende da dove siete nati) ha una brutta reputazione perché considerato un giorno sfortunato, non esistono prove scientifiche che indichino che gli eventi negativi si verifichino con maggior frequenza in questa data. Ma la scienza può, forse, aiutare a capire perché molte persone credono ancora che certe date portino sfortuna e perché, quindi, tendono a modificare i loro comportamenti in quei giorni.

L'EPTACAIDECAFOBIA […] In questo caso si parla di eptacaidecafobia, letteralmente «paura del numero 17» e, per quanto possa sembrare strano, nel mondo occidentale la sperimentano molte più persone di quanto non si creda.

CULTURA CHE VAI, NUMERO CHE TROVI Ma questo non vuol dire che in oriente non accada lo stesso, magari con numeri diversi e diverse situazioni considerate «a rischio sfiga». In Giappone, ad esempio, il 9 è considerato sfortunato probabilmente perché il termine che lo identifica ha un suono simile alla parola che indica «sofferenza». In Cina, invece, il 4 suona come «morte» mentre nella cultura occidentale conosciamo bene l’avversione per il 13 e il 17, per non parlare poi del 666, considerato fortunato in Cina ma associato a Satana dai cristiani.

PERCHÉ IL 17 […] Perché in Italia il 17 è considerato un numero sfortunato e se abbinato al venerdì lo trasforma nel peggior giorno possibile, simbolo di cattiva sorte? Per alcuni il motivo sta nel fatto che il 17, in numeri romani, si scriva XVII che anagrammato diventa VIXI, cioè ho «vissuto», «la mia vita è finita» e dunque sarebbe un presagio di morte. Per altri l’origine sarebbe invece biblica perché nell’Antico Testamento si racconta che il Diluvio Universale cominciò il 17 del secondo mese. Il venerdì, poi, sarebbe considerato sfortunato a causa della morte di Gesù, avvenuta proprio il Venerdì Santo. In questo modo il giorno peggiore per una persona superstiziosa, sarebbe sicuramente venerdì 17 novembre, mese dei defunti. […]

I NOSTRI BIAS COGNITIVI Insomma è un limite del nostro modo di pensare che ci rende preferibili certi schemi e quantità perché ce li fa ritenere, in qualche modo, più completi, più giusti. In altri termini, anche nel caso dell’attribuzione di «poteri negativi» a certi numeri, si tratterebbe di processi simili a certi bias cognitivi come quelli associati, per esempio, agli inesistenti effetti della Luna piena.

Sebbene la credenza che la Luna piena possa influenzare negativamente la salute mentale, far aumentare i tassi di criminalità, gli incidenti e altre calamità umane sia stata completamente sfatata, molte persone tendono comunque a vedere la conferma delle loro convinzioni, attraverso un meccanismo causale (in realtà inesistente) tra fattori non correlati.

È il caso, ad esempio, di un incidente d’auto che si verifica durante la Luna piena o di venerdì 17, che finisce per diventare un evento memorabile e significativo, a scapito di episodi simili avvenuti in altri momenti o in altre date che vengono invece cancellati.

COME SI DIFFONDE UNA DICERIA Il risultato è che una volta cristallizzate, tali credenze diventano molto difficili da scardinare. Quando poi a questo meccanismo psicologico si aggiungono i potenti effetti delle influenze sociali, la nascita di una qualsiasi superstizione in un gruppo sociale è pressoché garantita. Così troviamo la paura del venerdì 17, quella di camminare sotto una scala o di rompere uno specchio o di non sposarsi di martedì e venerdì. […]