il Fatto Quotidiano, 16 maggio 2024
Milano ultras rapper: soliti noti e nuovi affari fuori dalle due curve
Milano. Vecchi coltelli e nuovi affari. In mezzo spedizioni punitive, legami mafiosi e amicizie vip.
A osservare da fuori la sensazione che si ricava è quella di una strana impunità diffusa. Il caso del rapper Federico Leonardo Lucia in arte Fedez indagato per il pestaggio del personal trainer dei vip, il romano Cristiano Iovino, rimette oggi sotto una nuova luce gli ultras della curva Sud del Milan che in agenda non mettono più solo contatti vicini al crimine organizzato, ma ora anche nomi noti della scena rap italiana. Insomma, interessi e dinamiche sono cambiati nel tempo da quando, era il 2005, lo storico gruppo della Fossa dei Leoni fu sciolto favorendo l’ingresso prima di Giancarlo “Sandokan” Lombardi e ora di Luca Lucci.
Partiamo allora da Luca Lucci, il capo incontrastato del secondo anello blu. Lo avevamo lasciato nel dicembre del 2018 dopo il caloroso abbraccio con l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini durante i festeggiamenti per i 50 anni della Curva, lo abbiamo ritrovato nel 2021 in manette per un importante traffico di droga, lo rivediamo oggi ai domiciliari con pena definitiva di poco più di sei anni, ma soprattutto non più trafficante stile narcos, ma barbiere e tatuatore. Non lui materialmente. Ma è a lui che è riferibile direttamente l’80% delle quote della Italian Ink srl con sede a Brugherio e negozi in franchising aperti in mezza Italia, da Milano a Riccione al Garda. Lucci l’imprenditore, dunque. In compagnia di Marianna Tedesco. Lei detiene il restante 20%. Il suo è nome noto nel mondo delle curve milanesi. In particolare sulla sponda interista visto che è la storica compagna di Matteo Norrito detto “Ciak”, vicino al direttivo della curva Nord e al suo leaderMarco Ferdico, pugile e uomo della sicurezza di personaggi noti. Così come l’ultras rossonero Christian Rosiello, pretoriano di Lucci e bodyguard dello stesso Fedez. E con lui presente il 22 aprile alla discoteca “The Club” durante la discussione con Iovino poi scaturita nell’aggressione in via Traiano alla quale avrebbero partecipato, secondo gli inquirenti, anche ultras della Sud. Marianna Tedesco, che in tasca si tiene l’amicizia con Loris Grancini capo dei Viking della Juventus, ha un passato in politica, già consigliere comunale a Cologno Monzese per Fratelli d’Italia. Il suo nome compare nell’esposto che due anni fa diede fuoco alle polveri di una indagine per corruzione su alcuni appalti alla Fiera. Mai indagata, il fratello è oggi amministratore unico della Lu.ma srl, società che si occupa di montaggi e smontaggi per fiere e concerti già di proprietà di Valeria Bonomelli, moglie di Lucci. Bonomelli è anche socia di maggioranza nella Why Event srl, società attiva nel mondo della comunicazione e nell’organizzazione di eventi. Proprietà condivisa con l’immancabile Marianna Tedesco.
Insomma, al di là di tifo e colori, fuori dallo stadio il mondo ultras milanese condivide affari, interessi e amicizie vip. Molti sono cantanti. E molti sono passati per un taglio o un tatuaggio alla Italian Link. Tra questi, naturalmente, Fedez. E dopo di lui Lazza, altro rapper di dichiarata fede milanista e frequentatore della curva Sud. Allo stadio Lazza è spesso scortato dallo stesso Rosiello. Ultima star vicina al nuovo mondo degli ultras rossoneri è Emis Killa ritratto sui social con diversi membri del direttivo della curva. Tra questi Fabiano Capuzzo, già condannato in primo grado per droga e assolto in appello. Capuzzo dal 2009 ha accumulato condanne definitive per tentato omicidio, rissa, lesioni, porto illegale d’armi. Lo stesso Capuzzo è molto amico e condivide la passione curvaiola con Islam Hagag detto “Ale Cologno”. Il nostro Ale Cologno prima di essere arrestato due giorni fa per aver partecipato al pestaggio di un giovane tifoso del Milan di origini romene dopo il match casalingo col Cagliari, è stato personaggio molto vicino allo stesso Fedez tanto da postare un video che lo ritrae con il cantante a bordo della sua nuova Ferrari.
Due mondi che stanno in equilibrio, dunque. E dove al successo mediatico dei rapper fa da controcanto la cupa atmosfera criminale che ruota attorno al gruppo dirigenziale della curva Sud. Non ha dubbi il giudice che due giorni fa ha convalidato l’arresto per Alex Cologno e altri due. Scrive che “le modalità di commissione del fatto” sono “allarmanti, considerato che gli indagati, proprio facendo leva sulla peculiare forza intimidatoria derivante dall’appartenenza a un gruppo numeroso di tifosi, non hanno esitato ad aggredire congiuntamente un ragazzo da solo, anche con l’uso di bottiglie e di un coltello, sino a lasciarlo sanguinante riverso in terra”. E ancora: “Appare necessario limitare drasticamente la libertà di movimento dei prevenuti, i quali hanno dimostrato di non sapere contenere i propri impulsi aggressivi e violenti, anzi sprigionati proprio in occasione di manifestazioni sportive, avvalendosi della peculiare forza intimidatrice del gruppo di appartenenza”.
Di quella sera di sangue e coltelli davanti a un ristorante cinese di piazzale Axum, è stato protagonista anche Alessandro Sticco detto “Shrek”. Anche lui arrestato. Sticco, poi, è un nome noto. Non solo vicino al bodyguard di Fedez, ma anche allo stesso Francesco Lucci, fratello di Luca, che oggi ha in comodato d’uso il comando della curva. Ma c’è di più: secondo gli investigatori e l’antimafia, Sticco-Shrek era nel commando che a inizio aprile nel Comune di Motta Visconti è stato protagonista di una scena messicana. Con cinque auto che si fermano nella piazzetta centrale. Scendono in 15, uno è armato, un altro indossa il mefisto, entrano nel bar centrale e massacrano di botte un ragazzo. Motivo: droga da pagare. La colonna di auto poche ore prima era partita dal Comune di Rosate dove abita Sticco e dove da poco ha aperto l’ennesimo Italian Ink. Su questo episodio indaga Milano. Non solo, anche il fascicolo che riguarda Fedez è sotto osservazione. E il motivo è semplice: secondo alcune fonti inquirenti quelli che hanno fatto l’azione a Motta Visconti sono gli stessi dell’aggressione al personal trainer dei vip. Insomma l’episodio che riguarda Fedez svela solo la punta di un iceberg. A Milano oggi le curve sono spa con indotti da capogiro. Per Inter-Lazio di domenica con festa scudetto ci sono richieste per 210mila biglietti, tanti da riempire tre volte il Meazza, alimentando così di molto il bagarinaggio.