Corriere della Sera, 13 maggio 2024
I russi avanzano e conquistano sette villaggi vicini a Kharkiv
Continua l’avanzata dell’esercito russo in Ucraina. Conquistati sette villaggi nella zona di Kharkiv. Negli ultimi mesi aumentati i raid di Mosca.
Ogni volta che il sergente (un tempo architetto) Dmytro K., 36 anni, torna in licenza nel suo appartamento di Kharkiv – e negli ultimi sei mesi è accaduto una sola volta —, si fa rattoppare la divisa dalla sorella. Mostra le foto: «È bucata. Ma non ce ne danno di nuove, ci sono emergenze peggiori…». I 4 giorni che sconvolsero Kharkiv: sette villaggi conquistati, 106 km quadrati d’Ucraina persi. Giovedì, il Cremlino ha aspettato che finisse la parata sulla Piazza Rossa ed era già tutto deciso: l’alba dopo, 50mila fanti russi erano ammassati al confine e 30mila sono entrati nell’oblast di Kharkiv. Hanno conquistato subito tre paesini della Zona Grigia, Strilecha, Krasne e Pylne, abbandonati da mesi in quell’area cuscinetto fra Kharkiv e il confine. «Ai russi son bastati gruppetti di 20-30 uomini – dice il governatore di Karkhiv, Oleh Synegubov —. Il loro problema, ora, è venire avanti».
La Zona Grigia, 10 km nella terra di nessuno, non aveva più truppe, né fortificazioni. I russi la controllavano già coi droni e per gli ucraini era insensato montarvi trincee: la linea di difesa è più arretrata. Qualche unità è fuggita creando «l’effetto ritirata»: a Kiev, dicono che si tratta di casi isolati. Però ora nella Zona Grigia è allarme rosso, e questo è il primo risultato dei 4 giorni di combattimenti. «Successi tattici», riconoscono gli ucraini. Forse qualcosa di più: le loro forze sono esauste, e quest’avanzata non aiuta.
Ma perché Kharkiv? Il 23 aprile, a Kiev dicevano: «I russi colpiranno in aree inaspettate e potrebbero avanzare su Kharkiv». La città però è un obbiettivo più simbolico che strategico. «Kharkov», la russofona. La vecchia capitale. La seconda metropoli del Paese. Carica di memorie: i morti dell’Holodomor, le fabbriche del tank T-34 che sbaragliò i nazisti e dei razzi che mandarono in orbita Gagarin, le battaglie di Stalin, le vacanze di Brezhnev e la grande piazza centrale di tipo sovietico che, dicono gli abitanti, «è seconda solo a Tienanmen». Oggi Kharkiv sarebbe una conquista capace di far calare ancor di più la popolarità di Zelensky: nei sondaggi è al 65%, lontano dal 95% di 2 anni fa.
La nuova avanzata può avere tre scopi: 1) costringere gli ucraini ad allungare il fronte e a spostare qui le truppe, assottigliando le trincee nel Donetsk; 2) accerchiare Kharkiv; 3) proteggere Belgorod, la città russa a 45 km, colpita spesso dai droni. Nell’immediato, i russi vogliono marciare su Liptsy, Kupiansk e Kramatorsk, prendendo le case distrutte di Chasiv Yar e riconquistando la cittadina principale della zona grigia, Vovchansk, a 15 km da Kharkiv: aveva 17mila abitanti e ne sono rimasti 200, sotto un bombardamento impressionante. Più difficile, puntare sulla metropoli: è troppo grande e ben difesa, Mosca non ha per ora uomini e mezzi. Anche perché fin dal febbraio 2022, fallita la presa di Kiev, l’obbiettivo principale resta il Donbass.
I comandi ucraini non vogliono sentir dire che questa è già la «grande offensiva» di Putin. I video dal fronte mostrano gravi lacune nella difesa. E Zelensky, accusato il colpo, ha deciso di rimpiazzare il capo militare colpevole d’essersi fatto sorprendere. Washington prevede che l’offensiva ci sarà prima dell’estate, mancano sei settimane, e minimizza su quanto accade ora: «Può darsi che la Russia progredisca, ma non prevediamo grandi avanzate», dice il portavoce John Kirby, del Consiglio di sicurezza Usa.
In realtà, nelle truppe russe ci sono grandi progressi: arrivano più armi e Andrei Besulov, neo ministro della Difesa, ha il compito di migliorare i rifornimenti. Putin ha fretta. Vuole forzare, prima che a Kiev entrino a regime gli aiuti occidentali. L’Estonia dice che sta «valutando seriamente l’invio di truppe». Ieri è stato distrutto il primo mezzo italiano, un obice Melara Mod-56. «Non tutto quel che arriva va bene – protesta il sergente Dmytro —: le munizioni tedesche non funzionano sulle armi finlandesi, le finlandesi non s’adattano alle francesi… Anche stavolta, voi europei arrivate in Ucraina divisi».