la Repubblica, 12 maggio 2024
Sulla fuga di Camila Giorgi
Chiamate Chi l’ha visto?,magari loro riescono a scovarla, la famiglia Giorgi scomparsa in massa: papà Sergio, mamma Claudia Fullone, i fratelli Leandro e Amadeus e poi, ovviamente, lei: Camila. La tennista che ha appeso la racchetta al chiodo senza dirlo a nessuno (fino a ieri), informando solo l’antidoping per non essere disturbata.La famiglia Giorgi: si potrebbe scrivere un libro. Quando si parla di Camila, non si può prescindere dagli altri membri della casa e da una vita segnata dal dramma per la perdita della sorella Antonela in un incidente stradale. I genitori hanno giocato ruoli fondamentali nel destino dell’azzurra, che amava la ginnastica. Invece: tennis. Se la mamma Claudia, insegnante di arte, argentina di origini marchigiane, le ha disegnato i completini, vestendola con il brand Giomila che fa una crasi fra cognome e nome, il padre Sergio, lontane origini perugine, è stato coach, mentore, manager. Tutto, volendo andare per le spicce.Un tipo sanguigno, vulcanico, Sergio. Un soldato che aveva combattuto la guerra delle Falkland, andando al massacro contro laRoyal Navy. Un gaucho irriverente, senza paura di niente e di nessuno. Congedato, sposta la famiglia in Italia, grazie alle radici della consorte a Macerata (dove poi Camila è nata nel ’91). Poi lo sport, e di conseguenza altri spostamenti alla ricerca dell’eccellenza sebbene lui stesso non avesse mai giocato a tennis: Francia, America fino a tornare poi in Italia. Di tutti questi viaggi ci sono le impronte. Per essere più precisi i contenziosi, sempre di tipo economico. Ma, prima di raccontarli, forse val la pena ricordare la prima volta dei Giorgi in Federtennis, a Roma (Camila aveva meno di 14 anni): alla fine del colloquio, Sergio Giorgi chiese 50 euro per il taxi, richiesta che lasciò di stucco l’impiegato di turno. Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino.Ma Sergio Giorgi non s’è mai preoccupato dei pensieri altrui: le sue idee sono sempre state granitiche. Senza essere un maestro, si è inventato un metodo attingendo da altri sport come la boxe e abbeverandosi al mito del Loco Bielsa per un gioco sempre offensvo. Per esempio, ha insegnato alla figlia a tirare sempre i colpi con la racchetta come se non ci fosse un domani. Lui a bordo campo a dare indicazioni, e uno sparring partner a giocare contro Camila. Conclusione? Un tennis bum bum, tipo la roulette russa: o si ottiene il colpo vincente, o la palla finisce in tribuna. Niente mezze misure. Un principio coerente, in fondo: in campo e nella vita.Camila Giorgi, con quel tipo di tennis, di sicuro non è passata inosservata. Vi aggiungeva poi la sua grazia e quei completini glamour da postare su Instagram (oltre 700 mila followers). Il risultato è che ha diviso le folle in due, fra chi oggi la venera e chi ne prova allergia. A lei, al papà e alla mamma in fondo non è importato molto, chiusi com’erano nel loro fortino. Non c’è mai un’intervista autentica, in cui non parlasse il padre per lei, un messaggio da regalare, un pensiero per i posteri. I Giorgi hanno sempre evitato le domande e, se costretti, le risposte sono sempre state monosillabiche con risatine a mo’ di sdegno. Molto meglio il rapporto con i social, in fondo unilaterale e senza possibilità di interagire. E così è riapparsa Camila ieri, su Instagram, invitando a diffidare delle fake news, senza chiarire oltre.Su di lei hanno cercato in passato di scavare riviste come Sports Illustrated e Tennis Magazine, raccontando e riscostruendo i debiti lasciati dai Giorgi presso alcune strutture americane che avevano finanziato la sfida sportiva negli Stati Uniti. Contenzioso poi chiuso anni dopo, con la famiglia Giorgi costretta a transare economicamente. Ma il copione, in fondo, si è poi ripetuto con la Federtennis: un prestito e poi un accordo non mantenuto che ha costretto la federazione a squalificarla, sia pure in maniera molto soft.Ha vinto quattro tornei tutti su superfici rapide, è stata numero 26 del mondo e miglior italiana, è arrivata ai quarti di finale a Wimbledon, ha incassato premi per 6,4 milioni di dollari. Il ricordo sportivo più nobile è stato il trionfo al Wta 1000 del Canada nel 2021. La ricorderemo per tutto questo, Camila Giorgi?