La Stampa, 11 maggio 2024
Sul futuro di Fiorello
«E adesso?». Se lo sono chiesti un po’ tutti, ieri, quando Fiorello se ne è andato via, sull’auto rosa guidata da Amadeus, gridando: «Ci si rivede alla prossima idea». Sembrava quasi una scena profetica: gli Amarello, insieme, verso l’orizzonte. Loro passavano e tutt’attorno la gente applaudiva, urlava, tendeva le mani. Qualcuno si è persino commosso. «E ora, cosa guardiamo in tv?», si sente poi mormorare mentre, terminata la puntata, la folla si dirada piano piano. Sono accorsi in tanti, ieri, per celebrare il gran finale di Viva Rai2!: «1700 persone», assicura Fiorello durante la diretta e il colpo d’occhio sembra dargli ragione.Un lungo serpentone di fan ha intasato il Foro Italico: «Ragazzi, che roba! Ok, mi aspettavo un po’ di gente, ma questa è una cosa pazzesca», ringrazia Fiorello, «Pensate se avessimo fatto tutto questo casino a Via Asiago: ci sarebbero state più pattuglie dei carabinieri che pubblico». Molti sono lì dalle due di notte: sono venuti da lontano, partendo la sera prima. Qualcuno in macchina, altri in treno. Volevano un posto in prima fila, costi quel che costi. La tifoseria più nutrita è ovviamente siciliana: c’è chi come Annamaria viene da Palermo, chi da Milazzo, Modica, Taormina. La presenza di Jovanotti ha poi buttato giù dal letto molti romagnoli: «Siamo dei seguaci di Jova, ci manca tantissimo e quindi siamo qui per dargli il nostro ben tornato», spiega un ragazzo di Bologna. C’è pure una coppia di over 60, Albina e Mario, insieme ai loro figli e nipoti: «Abbiamo riunito tre generazioni. Siamo partiti in macchina, ieri sera alle 21. Siamo stanchi ma ne vale la pena: ci sono Fiorello e Jova!». Poco più in là un signore assicura addirittura di essere londinese e sventola una bandierina british come attestato di verità. Tra la folla spicca anche un Batman: un omaggio a una delle tante maschere di Fiorello.Sono insomma tutti lì perché, anche se nessuno lo ha detto ufficialmente, il pubblico ha capito che l’avventura di Viva Rai2! è ormai finita. Questo è l’happy end, che chiude un’epoca e – forse – ne apre una nuova. Lo conferma, a suo modo, anche Fiorello quando, prima di iniziare la diretta, riconosce che «è stata una bellissima storia, forse irripetibile». Il rinnovo dello show pare insomma improbabile. Alla stampa poi precisa: «è inutile parlare di quello che farò: serve un’idea. Dipende tutto da quello. Quindi potrei tornare tra sei mesi, un anno o… mai». A chi gli fa notare che un’idea, in realtà, ci sarebbe già, visto che in passato si era parlato di uno show in prime time con Amadeus, glissa: «era un’invenzione giornalistica». Quel che è certo è che non correrà in aiuto a Carlo Conti: qualora lo showman, o chi per lui, dovesse condurre Sanremo e lo volesse in squadra, riceverebbe un cortese rifiuto. «Sarebbe strategicamente sbagliato. Io a Sanremo dovrei tornarci tra… diciamo mai». E se a chiamarlo fosse invece Amadeus per un’incursione su Nove? «Se me lo chiede domani, la risposta resta no». In questo momento il mattatore siculo ha bisogno di riposare: «sono in video dal Sanremo di Baglioni. Poi ho fatto RaiPlay, oltre 200 date del mio spettacolo teatrale, cinque edizioni del festival e due di Viva Rai2! Ho bisogno di fermarmi». Così il programma del fine settimana è «guardare Eurovision dal divano e fare il tifo per Angelina Mango». Zero dirette, nessun post. Solo il silenzio video.Morale: da oggi su Rai2 si aprirà una voragine in palinsesto. Il celebre morning show di Fiore era diventato un appuntamento per tutti e sarà difficile rimpiazzarlo oltre che, ovviamente, registrare i medesimi ascolti. Nonostante l’orario impervio, questa edizione ha assicurato una media del 19,6% share, con oltre 1 milione di spettatori. Su RaiPlay sono state circa 21 milioni le visualizzazioni e quasi 7 milioni le ore di visione. «Ho ricevuto un messaggio da Clemente Mimun (il direttore del Tg5) che dice: meno male che torni sul divano». Una battuta che ha il sapore della verità. «Nessuno al mondo sa fare questo lavoro come te, Fiorello», ammette Jovanotti. Ieri c’era anche lui, oltre ad Amadeus («è la sua ultima apparizione live in Rai») e il cantante Ultimo, per fare festa tutti insieme. «Jova, da quanto manchi? Dieci mesi? Ma è tantissimo, sarai in astinenza da pubblico: hai scritto una canzone che si chiama Stampella?». E Jovanotti: «Ho scritto tantissimi pezzi ma non so se sono belli perché nessuno può sentirli. Comunque un altro paio di mesi e poi torno sulla mia gamba. Il tour? Spero di riprenderlo la prossima primavera». Il nostro duetta poi sulle note di Azzurro mentre Amadeus tiene a battesimo la prima improvvisata di Fiorello al semaforo del Foro Italico. Risultato: lo showman trascina il conduttore di Affari tuoi direttamente sull’autobus in sosta. «Mi hai fregato: siamo saliti sull’autobus numero nove». Si leggono poi le news, «oggi tutte fake», si lanciano un paio di video amarcord con il meglio del programma e poi ci si congeda, tra una pioggia di nastrini blu e argento che piovono dal cielo. «La Rai ci ha concesso 15’ di sforo: guarda che questo a Nove te lo sogni». Si sorride, si scherza, ci si abbraccia. Biggio quasi si commuove. Dopo 230 puntate, cala infine il sipario. Si spera sia un arrivederci. È il desiderio di tutti, soprattutto dei «vertici dei vertici Rai», come li ribattezza Fiore: per l’occasione c’erano (quasi) tutti. La prima ad arrivare è stata la presidente Marinella Soldi, poi è stata la volta del vicedirettore dell’intrattenimento prime time Claudio Fasulo, seguito dall’ex direttore dell’intrattenimento Stefano Coletta («è lui ad avere avuto l’intuizione di portarci su Rai 2») e dalla direttrice di Rai Play Elena Capparelli. Tutti, alla fine, si sono ritrovati a fare ciao ciao con la manina agli Amarello mentre andavano via insieme. Ironia della sorte o ultimo, profetico, colpo di genio di Fiorello? —