Corriere della Sera, 11 maggio 2024
Intervista ad Arisa
Si è messa un dente d’oro «perché il mio alter ego è Guè».
«Amo avere piccoli particolari nascosti sul viso, che seguono il passare del tempo. Ho pure un piercing piccolissimo dentro l’orecchio sinistro».
Nello stesso post su Instagram dice che sogna di indossare un vestito da sposa.
«È l’unico momento in cui sei autorizzata a sentirti una principessa. Confidavo di fare scintille il giorno del mio matrimonio, però non è arrivato, non so se per fortuna o sfortuna. Pensavo fosse una priorità, non lo è, per la prima volta nella vita non sento la necessità di stare con qualcuno».
Baciami stupido è il nuovo singolo di Arisa («Ba-ba-ba baciami stupido/subito/un bacio fosse anche l’ultimo, giuralo») appena uscito e già tormentone. Come il video da Fiorello a Viva Rai 2, in cui, per colpa dello zatterone, scivola, casca ma si rialza come niente fosse, cult sul web.
Un invito?
«Un modo per attirare l’attenzione di qualcuno senza fargli vedere che sei troppo interessata. Il brano racconta un momento perfetto tra due persone. Il bacio, che celebra l’amore in ogni sua forma, senza distinzioni di genere».
Il primo per chi è stato?
«Per un compagno di scuola. A stampo. Avevo 13 anni, aspettavo da tanto quel momento. Mi sentivo imbranata, invece mi disse: “Chi ti ha insegnato a baciare così?”».
E l’ultimo?
«Sono espansiva, ogni giorno saluto con un bacio e un abbraccio le persone che lavorano con me e sono famiglia».
Nel mezzo che è successo?
«Il macello, l’apocalisse. Non avrei mai immaginato di fare tutta questa strada, ho cominciato prestissimo, il lavoro è la mia dipendenza. Mi piace condividere cose belle».
E sentimentalmente?
«Vivo lunghi periodi senza relazioni. Il primo vero fidanzato è arrivato a 24 anni, l’autore di Sincerità. Non ho mai avuto particolare bisogno della presenza di qualcuno accanto a me, sono indipendente, da sola sto bene».
Brava.
«Eppure mi dicono: “Rosalba, sistemati, trovati un uomo con una posizione, finisci di fare la trottola”. Ogni tanto anche mamma: “Cercati qualcuno che può badare a te”. Ma io non aspetto uno che mi mantenga o mi risolva i problemi, ma che renda i momenti liberi più divertenti e smorzi quelli di tensione. Però mi scelgo sempre spiriti liberi come me e finisce che non ci si trova».
Ora è innamorata?
«No».
Ha troppo da fare.
«Sono presa da questo ultimo disco, entusiasta della mia nuova squadra. Lavoriamo senza sosta per creare bellezza. La tv mi piace, però la musica è il mio fulcro, ho bisogno di cantare».
L’annuncio matrimoniale sui social com’è andato?
«Ho ricevuto mille, anche 1.500 proposte, ho smesso di contarle. Ma in realtà non cercavo marito, era un modo per denunciare il cinismo dei rapporti che viviamo, filtrati dai social, era ironico. Io non sono soltanto Arisa, ma una donna come le altre, fatta di carne, con le stesse speranze e gli stessi sentimenti di tutti».
In cambio offriva «verità, corpo, anima, cervello, fedeltà e ottima cucina». Sicura che il cervello interessi?
«Gli uomini risolti desiderano accanto una donna intelligente e io lo sono. Mi spiace solo che, se incontro qualcuno che mi attrae e, che so, è un amante delle begonie, io per lui divento una begonia. Se ha la passione dei serpenti, mi faccio serpente. Per essere amata farei qualsiasi cosa».
Pericoloso.
«Se mi vogliono magra, dimagrisco, se grassa, ingrasso. Una volta mi ero lasciata con una ragazzo di cui ero molto innamorata. Ho fatto tanto sport, mi era venuto un fisico pazzesco. Lui tornò. “Ti preferisco curvy”. E in un mese ho ripreso 13 chili. Dovrei vivere l’amore con cautela, trovare qualcuno che mi faccia sentire bene nella mia pelle».
Esatto.
«Se sto con un uomo, ho occhi solo per lui. Se si guarda intorno o fa apprezzamenti su altre donne, ci soffro, non lo capisco. La verità è che l’amore non è una cosa per tutti, non è dividersi l’affitto».
Due anni fa annunciò: «All’amore ci rinuncio».
«Non focalizzo la vita su questo, non mi vesto al mattino pensando di incontrare il principe azzurro. E la sera magari preferisco stare con un’amica o con i miei cani».
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Vinse Sanremo al primo colpo, tra le Nuove Proposte.
«Un turbine di emozioni, fino a una settimana prima facevo ancora l’estetista. Quando vogliono ferirmi mi ricordano questo, come se un’estetista non avesse cervello».
Non voleva andarci.
«Speravo che prendessero il mio ragazzo, che aveva scritto Sincerità. Lo amavo. Eravamo poveri ma felici, la sera suonavamo la chitarra, temevo di perdere la nostra piccola famiglia. Lui era felice per me, ma voleva pure ribadire che l’artista era lui. Avevo già notato delle sue debolezze, ho capito che sarebbe finita».
I Big furono gentili?
«Tutti carinissimi. Un giorno Samuele Bersani mi disse: “Tu sei intonata dentro e fuori”. Amo cantare, le canzoni sono chiavi che aprono anche i lucchetti più blindati».
Esce poco la sera.
«Mi dicono: “Dovresti andare”, ma poi trovo una scusa. Lavoro tanto, il tempo libero lo tengo per me, ho bisogno di stare con i piedi per terra. Ho aperto un negozietto di roba usata a Milano, via di San Gregorio, ci sono anche capi miei che magari costavano tanto, però ho scelto un prezzo politico, mi piace che qualcuno possa sentirsi me».
A Pignola, in Basilicata, dove è cresciuta, ci torna?
«Certo. I miei hanno ancora la stessa casa, in campagna. La sera papà mi racconta degli agnellini, se hanno bevuto, delle galline, se hanno fatto l’uovo. Amo la vita semplice. E mi serve l’abbraccio che ti può dare soltanto un genitore. È rimasto tutto come quando avevo sei anni».
E com’era da bimba?
«Una grande sognatrice. Giocavo da sola, non c’erano altri bambini. Parlavo con gli alberi, con i millepiedi, con i coniglietti».
Da grande la prendevano in giro per la voce infantile?
«Anche oggi, qualche uomo mi ha detto che è stridula e non la sopporta. Ma non mi ha mai toccato».
A chi è grata?
«Alla vita. Ai miei. E a me stessa».
Nella polemica sulla riconoscenza tra Mara Maionchi e Tiziano Ferro, con chi sta?
«Mara è squisita, ma talvolta ha delle uscite che possono sembrare un pochino indelicate. Ci sono cose che, per quanto vere, è meglio non dire. Raccontò che La notte era una canzone per depressi, mi sono risentita. Tiziano passa un momento difficile. Ci vuole tatto».
È fedele?
«Sì, se ti lascio è perché mi hai fatto qualcosa. Spesso sono stata delusa. Sono rigida, però so perdonare».
Anche un tradimento?
«Sì. L’uomo ragiona in maniera diversa, può essere attratto da cose che non posso dargli. Sono gelosa, però comprendo».
La cattiveria ricevuta.
«Tante, ma salutari. Ti fanno capire cosa non devi fare. Papà dice che la gente che ti fa del male, ti educa, ti insegna a vivere. Raccontavano che bevevo, che ero fuori di testa, invece eccomi qui. Mi sono difesa con i fatti. Sto sul pezzo, più parlano male di me e più mi motivano».
Cosa non sappiamo di lei?
«Sapete ciò che vi ho dato modo di capire, ma c’è ancora tanto da scoprire. Vorrei più attenzione per le canzoni che ho scritto, racconti di vita».
Agli ex ci pensa ancora?
«Sì e ogni tanto ci scappa pure la lacrimuccia. Perché se ci sto sono davvero innamorata. Tre anni fa avevo un ragazzo, ci tenevo tanto, per stare con lui non facevo più niente. nemmeno interviste».
Quando chiude con qualcuno, chiude per sempre?
«Sì, però ci penso. Non chiamo, non scrivo, ma controllo sui social che fanno e se stanno bene. Con uno in particolare».
È felice?
«Sì, la sera vado a letto e ringrazio, contenta di me».