la Repubblica, 9 maggio 2024
Bridgerton e le scene di sesso
Bridgerton sbarca per la prima volta in Italia, prima Milano poi Verona, città romantica per eccellenza. La serie dei record di Shonda Rhimes, celebrazione del romanticismo “senza vergogna” come lo definisce la protagonista della stagione che interpreta Penelope Featherington dietro la quale si nasconde anche la misteriosa Lady Whistledown, arriva il 16 maggio (il 13 giugno la seconda parte) su Netflix per la terza stagione.
Luke Newton e Nicola Coughlan
Luke Newton e Nicola Coughlan (ansa)
A Milano in un giardino pieno di fiori ecco i giovani protagonisti, l’attrice irlandese Nicola Coughlan e l’inglese Luke Newton che interpreta Colin Bridgerton. Penelope è innamorata dell’amico Colin da sempre ma sembra non avere nessuna chance, nel finale della scorsa stagione, in uno dei famosi balli, ha ascoltato la frase infelice “non corteggerei mai Penelope Featherington” e ha accantonato ogni aspettativa, ma le cose sono destinate a cambiare. È una stagione di grande soddisfazione – ha detto l’attrice 37 anni ma perfetta nei panni di questa poco più che adolescente dell’era Regency – la rivincita di tutti quelli che sono stati messi nella casella degli amici (la formula è “friendzonati”). Lei ha passato due anni guardando questo ragazzo consapevole di esserne innamorata ma di non avere speranze. Noi irlandesi diciamo ‘se una cosa è destinata a te troverà il modo di arrivare a te’”.
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E così sarà, certo non senza alti e bassi “vere montagne russe” come le definisce Luke Newton.In queste montagne russe ci sono il grande segreto che conserva Penelope, oltre alle scene di sesso a cui Bridgerton ha abituato al suo pubblico e che non potevano mancare neanche in questa terza stagione. “Sapevamo che saremmo arrivati a queste scene e nel momento in cui siamo arrivati là è stato bello girarle, sono scene scritte benissimo. Penelope è una vera vergine sicuramente lo erano anche Daphne e Kate – per carità – ma su Pen non c’erano dubbi – dice Nicola Coughlan ridendo – non avremmo potuto girare quelle scene con nessun altro, siamo molto amici. Certo le prime sequenze romantiche ci hanno fatto scoppiare a ridere, la scena in cui parlo della sfumatura di azzurro dei suoi occhi è stata la prima, difficilissima da girare io avevo la pancia che brontolava e non smettevamo di ridere ma ci siamo impegnati molto”. E la chimica è scattata.
Fondamentale è stata l’amicizia conferma Luke Newton ma anche l’aiuto dell’intimacy coordinator, una figura fondamentale dei set ormai. “Ci sono alcune attrici più mature che dicono “non ne abbiamo bisogno” ma forse non sanno che un’esperienza straordinaria, non è una cosa routinaria, forse non hanno capito esattamente di che si tratta. Abbiamo parlato di cosa ci faceva sentire a nostro agio e cosa no, si tratta di avere il controllo”. Bridgerton, infatti, è stata una delle serie che ha sdoganato la figura della consulente di intimità (un coreografo delle scene di sesso che ha anche il compito di proteggere i membri del cast artistico e tecnico da situazioni spiacevoli). “Lavoriamo con Lizzy Talbott e il suo team da cinque anni – ha detto Luke Newton – Con lei abbiamo discusso tutte le scene e questo ci ha dato una grande sicurezza”.
Bridgerton è una celebrazione della bellezza sotto ogni aspetto e il lavoro dei singoli reparti, dai costumi alla scenografia, è veramente un protagonista della serie. Tanto che gli stessi protagonisti avrebbero voluto portarsi a casa qualcosa. “Colin ha un anello enorme che ha portato dai suoi viaggi – ha raccontato l’attore inglese – un giorno dopo le riprese ho cercato di portarmelo a casa, dopo venti minuti mi hanno telefonato ‘oh scusate non me ne ero accorto’, dopo altri dieci c’era già un autista che veniva a riprendermelo”. Per Nicola il souvenir è stato “un vaso antico bellissimo nella stanza di Penelope, avevo detto al dipartimento di arredamento quanto mi piacesse e l’ultimo giorno me l’hanno regalato avvolto in un pacco con un biglietto”.
Per quel che riguarda il successo di questa serie Nicola Coughlan è certa che “ci sia una connessione tra la nostra storia e il mondo di oggi, certo Bridgerton è un racconto in costume ma parla di questioni valide ancora oggi per gli esseri umani. Penelope in questa stagione ha deciso di mettersi in gioco, come non ha mai fatto prima, decide che è il momento di prendere marito è molto chiara su questo. Invece che mettersi su una app di appuntamenti, va ad un ballo ma in fondo è la stessa cosa di una ragazza di oggi che sceglie di crearsi un profilo. Soltanto non c’è la chat”.