Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  maggio 08 Mercoledì calendario

Firenze, condominio per anziani

FIRENZE – Maurizio pianifica cineforum e aperitivi, Luana si divide fra cane e gatti, Clelia coccola le quattro orchidee che hanno deciso di rifiorire e Graziano racconta la colazione con «schiacciata all’olio, prosciutto e un bicchiere di vino: e sto a posto». Sembra una casa dello studente e, a vederli, l’euforia è quella («qui ci fanno anche la spesa»). Loro, però, sono gli over 65 che hanno scelto di vivere, da poco meno di tre settimane, nel Villaggio Novoli—Senior housing “Claudia Fiaschi” di Firenze, il condominio sociale realizzato grazie alla collaborazione tra alcune cooperative e al contributo della Fondazione CR Firenze. Con servizi dedicati che vanno dall’assistenza h24 alla spesa a domicilio, in attesa della palestra con tapis roulant e cyclette e dell’ambulatorio, che dovrebbero partire entro l’estate. Un piccolo “eden per la terza età”, «dove sentirsi meno soli e protetti»: dei 37 bilocali e trilocali, sonocirca la metà quelli assegnati, poco meno di un quarto quelli già abitati. Manuela Sabatini è stata fra i primi ad arrivare, assieme al marito Silvano e alla madre Lia, malata di Alzheimer «che in poche settimane qui è rifiorita». Hanno lasciato la casa di Sesto Fiorentino, diventata troppo grande. «Qui ci sentiamo sicuri, c’è una persona fissa in portineria per ogni tipo di bisogno e in casa pulsanti allarme ovunque, oltre a un “Help” grande, in rosso, sul telefono. E l’assistenza interna è garantita anche dalle 22 alle 7» spiega Manuela, che ha scoperto il progetto su Facebook. Fra le critiche sollevate da qualcuno, i canoni di locazione, giudicati eccessivi. Partono da 1.265 euro mensili. «Noi paghiamo 1.430 euro – aggiunge Sabatini – per un trilocale da 75 metri quadrati, più androne condiviso. Ma riusciamo ad avere il contributo, 390 euro, previsto dalla Fondazione Cassa di risparmio Firenze, che non ha vincoli Isee troppo restrittivi».Se per alcuni ospiti l’ex casa era diventata troppo grande, per altri si stava rivelando pericolosa: «Vivevo su due piani e le scale avevano già provato a “uccidermi” due volte: ci ho rimesso un braccio, un polso euna caviglia» lamenta Roberta Treviri. Che qui ha potuto, come altri, portare i suoi mobili e attutire l’effetto straniante del trasferimento. Roberta è la critica del gruppo: «Sono curiosa di capire come si rapporteranno tra loro le cooperative che gestiscono i servizi – sottolinea – e poi c’è ancora qualcosa da mettere a punto, come i nomi sui citofoni o il servizio lavanderia, ma pare che a breve arriverà la lavatrice».Al Villaggio Novoli il citofono suona spesso. In tanti vengono a informarsi. «Mio fratello ha 83 anni, vive in centro e gode di un panorama unico. Ma cento gradini senza ascensore iniziano a pesare» dice Rossana Catanzaro, in missione colmarito. Nella sala ricreativa intanto si socializza, si condividono storie, si gioca a carte o a scacchi. L’appassionato di arrocchi è Maurizio Betti, pensionato, dopo una vita da cuoco e in viaggio. Forse per questo esibisce entusiasmo da capo-animatore: «Ho una grossa collezione di dvd, stiamo organizzand o un cineforum e ci organizzeremo anche per cucinare qui e mangiare tutti assieme, come in quelle famiglie allargate di un tempo» propone Betti. La moglie, Luana, lo aspetta per andare al lavoro, all’ospedale Careggi: «Abbiamo dovuto lasciare casa, dopo tanti anni – rivela lei – e abbiamo scelto questa soluzione perché ci ha permesso di portare il cane e i due gatti, che sono parte della famiglia, e perché gli anni avanzano e abbiamo pensato all’utilità dei servizi garantiti dal progetto».Come Clelia Palmieri, calabrese di Castrovillari, che a Firenze ha raggiunto quattro anni fa fratelli e nipoti, ma non voleva “impegnarli” troppo: «Prima o poi arriverò ad aver bisogno di qualche servizio in più. E qui ho già trovato un’assistenza costante e professionale». A giorni verrà a dormire nella sua nuova residenza: «Ma intanto vengo a parlare con le mie piante, a sistemare casa, a leggere. E a passeggiare nel parco San Donato». Portare con sé mobili e ricordi, oltre ai compagni a quattro zampe, è un plus particolarmente apprezzato. Graziano Callori, 84 anni, mostra una lucerna a olio della Seconda guerra mondiale: «Mi ricorda i bombardamenti di quando ero bambino». Ha abitato due anni a Pisa, poi la compagnia era diventata poco gradita. «E ora “fo” quello che mi pare. Pure la colazione salata». Da chi si sente libero, a chi si sente «coccolata». Come Maria Ventimiglia, catanese, 89 anni, da 52 a Firenze. «Fino a tre settimane fa mi sentivo morire di solitudine, ora sono rinata. Per il resto, malgrado gli acciacchi e i problemi alla vista, cerco di godermi la struttura, di tenermi informata sempre e ogni tanto – conclude, a sorpresa – pure di prepararmi un piatto di pasta alla Norma»