Corriere della Sera, 6 maggio 2024
Buffett parla agli azionisti della Berkshire
Si sono presentati sabato in migliaia allo Chi Health Center, il centro congressi di Omaha in Nebraska, per partecipare a quella che Warren Buffett stesso ha battezzato la Woodstock per i capitalisti. Nell’arena con 20 mila posti si sono accalcati grandi e piccoli investitori – anche dall’India – e risparmiatori, tutti azionisti della Berkshire Hathaway, la società di investimenti in società quotate tra le più grandi al mondo che Buffett ha fondato e di cui possiede una partecipazione. Sono arrivati all’assemblea generale della holding per cogliere «briciole di saggezza» su quali titoli investire ma anche per capire dove sta andando l’industria Usa, i grandi cambiamenti che la attraversano, quelli sui quali il finanziere ha d’altronde costruito le sue fortune e fatto ricchi gli investitori, tanti con in mano gli Squishmallows della See’s Candies, una delle aziende su cui ha scommesso Buffett.
Berkshire poggia su una liquidità stratosferica: 188,9 miliardi di dollari, frutto di un portafoglio di investimenti del valore di 364 miliardi. Buffett – che il 30 agosto compirà 94 anni – non si è risparmiato: ha risposto alle domande degli azionisti. Per tutti quelli che lavorano a Wall Street e investono nelle Borse, Buffett è «l’immortale», il principe della Hall of fame dei mercati che lo ascoltano come un oracolo (il suo soprannome è l’Oracolo di Omaha). La prima assemblea della Berkshire Hathaway dalla morte del co-fondatore (e grande amico) Charlie Munger, ha anche aperto la strada alle scelte legate alla successione al vertice, responsabile di un grande patrimonio nel quale hanno investito anche tanti risparmiatori. Così Buffett ha rotto gli indugi e confermato che sarà Greg Abel (per sbaglio lo ha chiamato Charlie) a prendere come ceo il timone della società. In passato Buffett aveva affermato che sarebbe toccato a due manager entrare nella cabina di regia. Sabato, Buffett ha appoggiato Abel che, oltre a supervisionare le attività operative si occuperà delle acquisizioni. E, ha aggiunto, se il consiglio della Berkshire prenderà una decisione diversa dopo la sua morte, «potrei cercare di tornare a perseguitarli».
Dopo il tandem con Munger – che ha lavorato al fianco di Buffett dal 1965 trasformando Berkshire da industria tessile in declino in uno dei più grandi investitori al mondo – tocca ora al canadese Abel. Economista, una carriera tra la CalEnergy e la MidAmerican Energy, dieci anni fa il manager è entrato in Berkshire. Con lui Buffett disegnerà il nuovo percorso che a volte cerca di tenere sotto riserbo: dalle autorità di Borsa della Sec avrebbe ottenuto l’ok a mantenere segreto un nuovo investimento, forse in una banca, settore che ha sempre amato (in portafoglio Bofa e Citi).
Fin qui tre sono stati i pilastri dei suoi investimenti: Coca Cola, American Express e per ultima Apple che fino allo scorso anno pesava per il 45% del valore del portafoglio di Berkshire. A sorpresa ha venduto un po’ di azioni, circa il 13% del pacchetto. «È il business migliore che possediamo – ha detto Buffett – ma «ci sono tante aziende bellissime». Apple a parte, non ha mai molto amato Big Tech preferendo i trasporti, il minerario, l’oil & gas per accompagnarne la trasformazione tech. Sulla quota negli studios Paramount, in difficoltà, «abbiamo perso soldi e la responsabilità è tutta mia». Agli azionisti ha presentato il bilancio 2023, chiuso con un utile in calo del 64% a 12,7 miliardi. «Non guardate all’ultima riga, sempre soggetta a volatilità, ma all’utile operativo di 11,2 miliardi, in crescita del 39%». Dopo oltre cinque ore di assemblea Buffett si è congedato: «Spero di rivedervi il prossimo anno».